“QUELLO CHE NON SONO”, è un brano folk rock che nasce in un momento di profonda introspezione dell’artista, riflettendo sull’autenticità delle persone, che per dimostrare il proprio valore e sentirsi in qualche modo vive, si avventurano in una perenne finzione, restituendo agli altri un’immagine patinata di sé; stillando la loro vera essenza attraverso filtri fotografici e narrazioni non sempre veritiere.
Ragionando su questo tema, LA VOCE DEL GUERRIERO si interroga sulla propria autenticità, rendendosi conto di essere lui il primo a non rispettare la propria essenza, nello sforzo di mostrarsi sempre perfetto e al meglio di sé: intelligente, acuto, spiritoso… celando agli altri la sua parte più fragile ed intima.
“QUELLO CHE NON SONO”, rappresenta pertanto un momento di riscatto per liberarsi dagli orpelli e ritrovarsi in un’essenza più pura che si nasconde dietro al turbinio di queste nostre vite così ostinate nell’inseguire un successo irraggiungibile.
Un brano con cui immergersi nell’oscurità, scavando nel proprio magma interiore, per ritrovare la propria similitudine con il prossimo, una promessa per vedere sé nell’altro senza paura di venire privati di qualcosa.
Il singolo è il primo della “Trilogia dell’Oscurità”, tre canzoni in cui il cantautore prova a raccontare uno stato che oggi noi chiamiamo depressione ma che per lui rappresenta molto di più: un modo per provare a conoscersi, abitando senza paura i propri angoli bui e trovando attraverso ciò una via per la liberazione, e la verità.
Per raccontare questo tumulto interiore, LA VOCE DEL GUERRIERO si affida ad un ritmo incalzante che rappresenta lo spirito del nostro tempo, con chitarre dalle sonorità oscure e desertiche, con un canto che da sussurro diviene urlo, miscelando il racconto in una cavalcata dinamica, senza respiro.
