"Allucinante" è il titolo dell'album d'esordio del SantøSpirito, uscito il 25 novembre 2022 per Dischi Rurali, distribuito da Artist First.
L'ingresso nel panorama musicale della band abruzzese è stato annunciato alla fine della stagione estiva con l'uscita del primo singolo "Stato di trance", seguito ad ottobre dal secondo singolo "Brucia per me" e, infine, dal terzo ed ultimo singolo "Giovani di adesso".
Registrato in concomitanza con lo scoppio della pandemia, "Allucinante" emana tutta la rabbia, l'incertezza e l'insoddisfazione di più generazioni, un comune sentire di sensazioni cupe e misteriose, compresse in un sound liberamente esagerato e coordinato dalla produzione artistica di Marco "Diniz" Di Nardo (chitarrista Management).
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Parlateci dell'album. Come è nato?
Nasce dalla bufera pandemica, ma allo stesso tempo in un clima sereno ed amico. Abbiamo affittato uno studio di registrazione nel bel mezzo del nulla, con poco tempo a disposizione, risorse limitate e una strumentazione fatiscente...è stato divertente.
Parlaci del declino della civiltà occidentale...
Quello della canzone o quello che possiamo osservare nella vita di tutti i giorni? In tutti e due i casi si tratta di un lento, ma inesorabile incedere di una civiltà in decadenza, che ormai ci giudica solo per quello che guadagniamo, ma non per quello che valiamo realmente.
Lattepiù ha a che fare con Arancia meccanica?
No, si...forse. Sicuramente il titolo proviene dal capolavoro di Kubrick, ma il "Lattepiù" della canzone è diverso dal latte-droga di Arancia Meccanica, questo non contiene nessuna sostanza psicoattiva, ma provoca effetti peggiori, perché agisce sui sentimenti.
C’è una specie di Korova Milk Bar in Italia?
Il Korova Milk Bar si trova in ognuno di noi. Non è facile trovarlo, ma c'è. Alle volte entrarci è piacevole, altre può essere un incubo.
Quale è l’artista che maggiormente vi ha inspirato?
Ce ne sono tanti, troppi...
Se proprio volete qualche nome, tra gli artisti che più ci hanno ispirato ci sono sicuramente gli Stooges, David Bowie, Radiohead, Morphine, Mudhoney, Velvet Underground, Daniel Johnston, Alcest, Edvard Grieg, Sparklehorse, Kyuss... Ma sicuramente ne sto dimenticando altri altrettanto importanti.
Cosa ne pensi della scena musicale italiana e dei media musicali del nostro paese?
Personalmente ascolto poca musica italiana, qualcosa di buono c'è, come in tutto, però bisogna scavare a fondo.
Per quanto riguarda i media del nostro paese, vale più o meno quello che ho detto per la musica italiana. Penso che il problema più grande dei media (non solo italiani) sia l'approssimazione, spesso si danno per scontate molte cose che andrebbero approfondite, hanno un grande potere tra le mani, ma spesso lo dimenticano.
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