1944. Appennino centrale. Il paesaggio innevato è testimone della fuga di quattro partigiani braccati. Mentre vagano nella tormenta in cerca di un riparo, incontrano una giovane ragazza. Una fuga tra le montagne innevate che apre crepe sul senso profondo delle parole amore e libertà, parole che guidano da sempre le azioni degli uomini e delle donne.
Il regista, Fabrizio Ferraro, si chiede: “Cosa ci dicono i morti e perché difficilmente ci mettiamo ad ascoltarli? Continuamente ci dicono qualcosa… anche di questo nostro presente, un Piano fisso bianco. Certo, le immagini potranno aiutarci purché si astengano dal dire. Allora, forse, finalmente riusciranno ad incontrare la vita pulsante nel momento stesso del suo farsi e a farci sentire che le nostre grandi paure non vengono mai dal futuro ma dal passato, come ci ricorda Primo Levi.”
Distribuito da Boudu-Passepartout, come i lavori precedenti di Ferraro, sarà in sala da novembre in una serie di date evento nelle varie città italiane e all'interno delle istituzioni culturali, artistiche e museali che hanno mostrato interesse nei confronti del cinema d’arte in Italia e all'estero.
I morti rimangono con la bocca andrà in onda su Rai Tre-Fuori orario Cose (mai) viste venerdì 11 novembre 2022 (dalle ore 01.35).