Paride Benassai, primo attore siciliano a lavorare a Hollywood, è tra i protagonisti di "From Scratch. La forza di un amore", mini-serie americana su Netflix

Fattitaliani



L’attore palermitano, 
regista e autore di testi teatrali Paride Benassai è tra i protagonisti di “From Scratch. La forza di un amore”, miniserie drammatica di Netflix, una storia interculturale tratta dal libro di memorie dell’attrice Tembi Locke. Uscita il 21 ottobre e diretta da Dennie Gordon e Nzingha Stewart, la serie è stata accolta favorevolmente dalla critica internazionale e ha registrato un travolgente successo di interazioni con oltre 106 milioni di ore di visualizzazioni, piazzandosi al primo posto tra le più viste al mondo.

Benassai, primo attore siciliano a lavorare a Hollywood, ha conquistato la Mecca del cinema e il pubblico con la sua interpretazione di Giacomo Ortolano, anziano padre siciliano radicato ai principi della terra che si scontra con l’integrazione culturale e la continuità generazionale di un figlio, Lino (interpretato da Eugenio Mastrandrea), che si innamora di una studentessa afroamericana Ami (interpretata da Zoe Saldana): Giacomo Ortolano è un personaggio difficile – racconta Benassai, noto per aver partecipato a tanti film di successo come “Baarìa” di Tornatore, a “L’ora legale” “Il sette e l’otto” di Ficarra e Picone, “Il Commissario Montalbano”, “Solo per passione – Letizia Battaglia fotografa”, “La Fuitina Sbagliata - un padre siciliano, radicato alle tradizioni, maschilista che si scontra con il suo forte pregiudizio sulla diversità culturale. È un uomo di poche parole, la gestualità e l’intensità dello sguardo sono il suo linguaggio. La dolcezza e l’amore per il figlio non sono mai raccontati esplicitamente. È una storia che parla di amore puro, di dolore del distacco e di continuità negata. Io sono lontano da lui, per entrare nel ruolo bisogna dimenticarsi di se stessi, mi sono immedesimato nel padre cinicamente distante che alla fine però accoglie sempre il suo sangue”.

 

“Questa serie è tratta da una storia vera, che arriva dalle campagne siciliane, dal Paese di Aliminusa nelle Madonie (in provincia di Palermo): “uno dei tanti aneddoti che mi sono capitati dopo l’uscita della serie – prosegue l’attore - è stato la testimonianza di un’abitante di Aliminusa che conosceva la coppia realmente vissuta, interpretata da Eugenio Mastrandrea e Zoe Saldana. Mi ha fatto fatto vedere una foto dell’epoca e, dopo aver visto le puntate, mi ha raccontato di aver portato i fiori al cimitero dove giace la coppia.”

 

Un altro aneddoto è legato al dialetto siciliana: “Il dialetto siciliano è stato l’unico a non essere stato doppiato nei 130 paesi in cui è stata trasmessa la serie. Ho ricevuto tanti messaggi di stima e orgoglio perché molti conterranei, soprattutto coloro che oggi vivono lontano dalla Sicilia, si sono riconosciuti nel nostro dialetto e si sono sentiti più vicini a casa. Una piccola curiosità molto divertente: ho insegnato il dialetto siciliano ad Eugenio Mastandrea e adesso lo scambiano come originario della Sicilia.”

 

“Lavorare Hollywood – conclude Benassai - è stata un’esperienza carica di emozioni, un contesto unico dove ho visto un mondo possibile per noi attori che ci nutriamo di arte cinematografica. A Hollywood mi sono sentito una risorsa fondamentale, una sensazione sconosciuta, la prima volta che ho incontrato la regista, Dennie Gordon, mi ha chiesto come mi piacesse essere diretto, era la prima volta che accadeva, sono rimasto sorpreso nel percepire l’amore tangibile per i suoi attori”.

 

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