Barbato, nel 1° disco "Superstiti" il ritratto delle nostre fragilità

Fattitaliani



Sentimenti che mutano come stagioni, una Napoli soleggiata che ferisce come il sole d’estate, idee così strette che ci fanno inciampare e anni di pietra che lasciano lividi. SUPERSTITI, il disco d’esordio di BARBATO, parla dei nostri tempi. È un ritratto dettagliato, sincero e lieve, delle nostre fragilità, articolato come 9 lettere aperte a chi ci ama, ci ha amato e a quella parte di noi che non esponiamo mai.

Il disco è stato interamente registrato a “LeNuvole Studio”, missato agli “Indigo Studios” di Palermo da Fabio Rizzo, masterizzato agli “Schuller Sound” di Valencia da Pablo Schuller e ha visto la produzione artistica di Massimo “Blindur” De Vita.


SUPERSTITI è la necessità di capire chi siamo, al di là di tutto. È la volontà di non ignorare i nostri abissi, ma di accettarli e integrarli in un presente dove c’è spazio per tutto: per le nostre luci e le nostre ombre.

 

BARBATO è un cantautore campano, capace di restituire emozioni complesse, senza avere la necessità di costruire testi macchinosi e cercando, allo stesso tempo, un sound che vesta perfettamente l’indie contemporaneo, tra contaminazioni rock, pop e folk: si presenta con un disco intenso e ispirato, frutto di un lungo percorso di ricerca.

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