Anversa, “Fin de partie” di Beckett-Kurtág: fra gli artisti Leonardo Cortellazzi

Fattitaliani

 


Musica contemporanea di alta classe, dove musicalità dolci drammatiche complesse si mescolano creando un amalgama con le bellissime voci dei quattro artisti e l’orchestra diretta dal M° Johannes Kalitzke. L’opera concerto è in programma fino a stasera al “De Singel” di Anversa, a cura dell’Opera Ballet Vlaanderen.

“Fin de partie” è la prima opera lirica scritta dal compositore ungherese György Kurtág: sette anni di lavoro per raccontare in musica il senso tragico della vita, in maniera essenziale e secca e restituita al pubblico attraverso l’interpretazione di Frode Olsen (Hamm in carrozzina), Morgan Moody (Clov claudicante), Hilary Summers e Leonardo Cortellazzi (Neil e Nagg, genitori nei bidoni).

Prende il nome da una particolare condizione del gioco degli scacchi che si verifica quando, pur mancando ancora un certo numero di mosse, uno dei due giocatori si rende conto di avere irrimediabilmente perso la partita, dichiarando la sconfitta.

È l’antiretorica della storia: con Beckett siamo nell’ambito del teatro dell’assurdo e del nichilismo dove si svolgono le vicende di un’umanità marginale che esprime il tragico dell’esistenza. Non c’è un vero e proprio intrigo narrativo e i personaggi sembrano incarnare più delle attitudini che dei veri e propri caratteri.

L’handicap fisico dei personaggi esprime una sorta di handicap esistenziale. Non si capisce bene né il contesto né le relazioni fra i personaggi. Sembra una riflessione sulla miseria dell’uomo senza Dio.

Una riflessione lucida espressa da qualche barlume di lucidità dei personaggi che sembrano coscienti dell’imminenza della fine, indifferenti gli uni alla situazione degli altri, in una permanente situazione di stallo. Una fine che si presenta come una attesa liberazione espressa efficacemente in musica dall'orchestra.

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