Intervista a Omar Costenaro, uno scrittore che ama rischiare


di Laura Gorini

Lo scrittore rimane un artista in quanto riesce a creare da sé un qualcosa che non esiste se non per merito della sua penna

E' giovane e ama profondamente il genere fantasy. Si considera un nerd e ama scrivere fin da bambino, il veneto Omar Costenaro.

Non per nulla a soli sedici anni ha pubblicato Gemini, la sua prima opera, che ha dato il fischio di inizio alla creazione di  una saga composta -al momento- da altri due libri: The Invisible Eye e Origins. Di questo e di molto altro ancora ci ha parlato l'autore in questa intervista che ci ha gentilmente concesso...

La tua saga si era presentata come una trilogia ma ora pare che si stia allargando... Vuoi dirci qualcosa di più in merito?

In principio i libri dovevano essere è vero, ma ho il vizio di dilungarmi, soprattutto quando scrivo ( sorride) e la trama si è sviluppata al punto da rendere impossibile la stesura di tre soli romanzi. Attualmente sto iniziando il quarto capitolo e -se tutto va come deve andare - dovrei chiudere con il quinto.


Da dove prendi ispirazione quando scrivi? Quando capisci che è il momento di dare adito alla fantasia e incontrare i tuoi personaggi?

Credo che oggigiorno sia impossibile non essere influenzati da ciò che ci circonda: film, serie tv, videogames e -soprattutto- i  libri fantasy di altri colleghi. Nel mio caso ho sempre cercato di dare vita mondi e personaggi con la forza della mia fantasia.

Con quali parole descriveresti il tuo rapporto con loro?

Per quanto riguarda i protagonisti dei miei libri, il mio rapporto con loro è molto simile all’amicizia; uno scrittore inevitabilmente si affeziona alle proprie “creature”. Alcuni di essi sono ispirati proprio al sottoscritto! (ride)

Scrivi direttamente al pc o a volte degli appunti li fai anche su carta?

Nella maggior parte dei casi scrivo al pc, ma come ogni scrittore che si rispetti, ho numerosi appunti scritti su carta sparsi per tutta  la casa.

Ami leggere ebook o preferisci di gran lunga leggere su un libro fisico?

Il fascino della carta non muore mai, ma non nego che negli ultimi anni ho iniziato molto a leggere e-book per comodità (leggo spesso prima di dormire e in spiaggia e il kindle aiuta…) e per risparmiare spazio sulla mia libreria, che sta letteralmente per crollare su stessa!

In generale dove ami leggere le notizie? Sei un appassionati di giornali online e Social Network?

Sono una persona che solitamente non segue telegiornali e nemmeno la TV in chiaro (meglio Netflix e Disney plus a mio giudizio ) in quanto credo siano molto pilotati da chi sta in alto, se così si può dire.

Utilizzo prevalentemente Instagram e Youtube come Social e tramite essi le notizie principali alla fine arrivano in ogni caso agli italiani.

Si dice che gli scrittori siano sovente dei nerd, tu che ne pensi?

Io lo sono abbastanza e  non lo nego, del resto il fantasy solitamente si affaccia molto bene con l’ambiente nerd. Credo che però non sia così per tutti, le passioni variano da persona a persona, dopotutto.

Ma che cosa significa essere uno scrittore oggi? Come è cambiato il ruolo di esso nel corso del tempo? Secondo te è vero che ha perso la sua famosa aurea?

Nel corso del tempo il ruolo dello scrittore è molto cambiato. In passato la scrittura era insegnamento, era lirica, era studio della lingua o della psiche umana. Oggi -a mio parere -lo scrittore rimane un’artista in quanto riesce a creare da sé un qualcosa che non esiste ,se non per merito della sua penna. Sicuramente ha perso -però- quella famosa aurea che aveva un tempo...

Che cosa ti senti di consigliare a un ragazzo tuo coetaneo che si sta accingendo ora a scrivere un fantasy? Qualche dritta?

Rischiate. Non abbiate paura o vergogna di scrivere su carta ciò che la vostra mente riesce a immaginare, non ve ne pentirete. Dopotutto, nel bene o nel male, la cosa più importante è averci provato.

 

 

Fattitaliani

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