Dodici tracce in cui il cantautore campobassano ha messo pezzi di strada, libri, esperienze, ambizioni ed auspici, consapevolezze, speranze, buone energie. Ma anche fallimenti, autori classici, viaggi nella profondità della sua anima e del suo inconscio - che gli hanno illuminato il presente - ha messo le cadute e le faticose riprese con le ginocchia sbucciate, ha messo tutto quello che gli è sbattuto addosso, cercando di dargli un senso logico e cronologico. Spidalieri ha quindi cercato di inserire queste cose nelle sue canzoni, sperando che in qualche modo possano accendere delle piccole fiammelle di nuova vita in chi le ascolta, dice infatti: La vita è breve, ma poi ritorna. E ritorna, e ritorna. Tanto vale saperlo subito… Del resto, Per quanto tempo è per sempre? A volte, solo un secondo. Parte di questo progetto sono, insieme alla voce, chitarre e synth di Raffaele Spidalieri, anche: Mauro Grossi al pianoforte e tastiere, Luca Ravagni ai fiati, tastiere e programmazioni elettroniche, Diego Perugini alle chitarre, Franco Fabbrini e Ares Tavolazzi ai bassi elettrici e contrabbasso, Andrea Beninati, Gianni Cerone, Gianluca Meconcelli alla batteria e alle percussioni. |