Argo nelle strofe espone a trecentosessanta gradi il fenomeno psicologico dell’overthinking che costringe l’artista, come molte persone, in un vortice di pensieri, preoccupazioni e ragionamenti disordinati che non si riescono a gestire in alcun modo. Nel ritornello, invece, la realizzazione. “Ed è già metà settembre”, come se tutti quei pensieri abbiano reso impossibile mantenere una cognizione del tempo lineare, facendoci cadere dal cielo in una sorta di checkpoint dove si ricomincia tutto da capo. La produzione, abbozzata da Argo, è stata arricchita ed arrangiata in seguito da Trem che ha saputo valorizzare al meglio l’intenzione emotiva del pezzo.
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BIO:
Argo nasce nel 2016, l’anno in cui si trasferisce con i suoi genitori da Brescia a Roma, dove vive gran parte della sua famiglia. Cresce ascoltando tanta bella musica, prendendo molta ispirazione soprattutto dal primissimo rap italiano e da importanti cantautori come Rino Gaetanoe Vasco Rossi. Nella città lombarda, oltre agli amici, saluta la sua innocente spensieratezza e i suoi ritmi rilassanti. Il caos e la frenesia della capitale travolgono un sedicenne abituato alla vita di provincia, che inizia ad impegnarsi sempre di più in qualcosa che ha sempre e solo visto come un passatempo senza impegno: la scrittura. Comincia un vero e proprio interesse nei confronti della scelta delle parole, iniziando ad esercitarsi nel freestyle e nella stesura di testi.
La sua passione si sposta dalle panchine dei parchi comunali ai palchi dei locali della periferia romana (Defrag, Spin Time, Ex Magazzini, Atlantico, ecc). Tra il 2019 e il 2020 pubblica un album di undici tracce (Cenere) e un EP di cinque (Caro Diario) distribuiti da Thaurus Publishing. Nel 2021 pubblica svariati singoli distribuiti da The Orchard, cercando di trovare la strada più giusta da percorrere. È presente in “Stanotte”, una traccia di Commi pubblicata nell’EP “Luci” del 2021 e scrive su una produzione di Moci il pezzo “Nudo”, pubblicato a giugno dello stesso anno. D’ora in poi si concentra sul suo rapporto collaborativo con Trem, smettendo di pubblicare nuovi brani per più di un anno per definire meglio la sua identità artistica.
Argo non riesce a svincolare i suoi testi dalla sua persona e dalle sue esperienze dirette e, in quanto membro attivo della famigerata “Gen-Z”, non riesce a fare a meno di vomitare nelle sue canzoni tutte le sue ansie, preoccupazioni e angosce dettate da una spaventosa quanto affascinante incertezza sul domani. Argo è un ragazzo normale che tocca i suoi tasti più dolenti in ogni verso, mostrando le sua fragilità come prova della sua forza. Scrive e canta i suoi testi perché è l’unico modo in cui riesce ad essere completamente sincero con sé stesso.