Juan Riedinger a Fattitaliani: fare l'attore è una carriera che fa paura perché non c'è stabilità. L'intervista


Emanuela Del Zompo intervista l'attore Juan Riedinger, Juan Riedinger, attore televisivo e cinematografico canadese, ospite d'onore alla XI edizione di Visioni Corte International Short Film Festival presso il Cinema Teatro Ariston di Gaeta.
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Parlami di te, del tuo lavoro……

Si certo, salve!! Sono nato in Canada.  Mia madre e’ Peruviana e mio padre e’ Tedesco.  Sono attore da tanti anni, penso 17 o 18 e sono anche un FILM MAKER.  Ho presentato un mio cortometraggio a Visione Corte  Festival circa 4 anni fa, sono sempre rimasto in contatto con il festival e faccio parte della giuria per i cortometraggi internazionali.  Proprio per questo sono qui oggi.  Ho recitato molto ma ho anche diretto una dozzina di cortometraggi e adesso sto per produrre il mio film vero e proprio.

Bene.  Adesso sei qui a Visone Corte Film Festival.  E’ la prima volta che sei qui e che fai anche parte della giuria?  Cosa mi puoi dire di questa esperienza?

Non e’ la prima volta.  Ho fatto parte della giuria per questo festival del cinema da 3 anni ormai ma questa e’ la prima volta che riesco ad essere qui di persona. Sono stato in Italia molte volte per altre ragioni perche’ amo questo paese e anche l’Europa in generale.  E quando ho una possibilita’ per venire da queste parti la prendo al volo.

Come hai iniziato la tua carriera e quali sono state le tue difficolta’?

Studiavo inglese e biologia all’universita’ quando ero ventenne, ma non avevo alcuna idea di cosa volessi fare con la mia vita.  Per puro caso ho fatto una lezione di recitazione e mi sono appassionato.  Quell’estate ho guidato fino a Los Angeles, dormivo perfino in macchina, e cercavo di fare tutti i provini possibili.  Non ho fatto scuola di recitazione, la mia ‘scuola’, per cosi dire, era di riuscire a fare tutte le comparse possibili. E’ cosi che ho strutturato la mia carriera. Ci e’ voluto un po’, ma con il passare del tempo ho iniziato ad avere dei ruoli con case di produzioni piu’ importanti, e a costruirmi un nome e una carriera. La tua seconda domanda era sulle sfide?

Si, quelle difficili e  EMOTIONAL

E’ una carriera che fa paura da intraprendere perche’ non c’e’ una vera stabilita’.  Non si sa mai quando verra’ il prossimo lavoro, e’ un po’ come una scommessa, ma bisogna avere fiducia, lavorare sodo.  Ci sono certo state sfide nel percorso…, ci sono degli anni che si lavora tanto e altri anni che non si lavora per niente.  Penso che la soluzione sia di rimanere positivi e una volta finito un lavoro bisogna pensare subito al prossimo e prima o poi ne arriveranno altri.

Hai un attore preferito, oppure hai un mentore che ti ispira?

Non so esattamente se ho un mentore ma ci sono molti attori che ammiro.  Mmmm…questa e’ una domanda difficile.  Per esempio  W…….(joaquin??)  Pheonix,  adoro il suo lavoro.  Per me, quello che cerco di fare, quello che valorizzo nel mio lavoro e’ di interpretare molti ruoli diversi fino al punto di non riconosermi piu’.  Mi ritengo un attore caratterista e quindi questi attori sono quelli che ammiro.

Quando incontri i tuoi fans, i tuoi ammiratori, per esempio sul red carpet….come ti relazioni appunto al pubblico e ai fans?

Non mi considero per niente una star o qualcosa di simile.  E la maggiorparte delle volte nessuno mi riconosce quando cammino per strada.   Ogni tanto qualcuno mi riconosce, e sono contento quando qualcuno apprezza il mio lavoro ma…certo si….sono contento quando vengo apprezzato ma non ho il problema di tenere a bada i fans tutti i giorni!!

Il tuo prossimo progetto. Stai per fare un film come regista. Ci puoi dire qualcosa?

Si…ho gia’ diretto circa una dozzina di cortometraggi e mi sono detto che un giorno voglio fare un film vero e proprio.  Non deve essere necessariamente un film scritto da me perche’ nel mio lavoro come regista mi piace molto dirigere le sceneggiature scritte da altre persone.  Mi ci sono voluti anni, ma tanti tanti anni per trovare un copione che mi appassionasse e finalmente l’ho trovato.  E cosi ho deciso che quello sarebbe stato il mio primo film come regista.   Si chiama ‘With the Wolves’  (con i lupi).  Abbiamo cercato  di realizzarlo da qualche anno e di mettere insieme i fondi per produrlo.  Ma sono sicuro, sono certo, che si fara’.  Ancora pero’ non so esattamente quando.  Potrebbe essere l’anno prossimo o fra 3 anni, o forse fra 5.  Non lo so.  Ma di sicuro lo voglio fare prima o poi.  

Tratta di  ‘gang’, e di traffico di droga in Canada.  Temi che non si vedono al cinema.  E’ basato su una storia vera e come mio primo film, proprio il tema del crimine, e’ qualcosa che mi si addice, mi stimola.  Ho avuto molti ruoli come criminale in TV e ho diretto qualche film incentrato sul tema del crimine.   Quindi penso che il mio primo film  sara’ centrato attorno a questo tema.

Preferisci lavorare come attore o come regista?

Per favore, non farmi rispondere a questa domanda!!!!  Mi piacciono entrambi.  E non mischio i vari ruoli.  Non recito nei miei progetti, li tengo separati.  Preferirei fare l’attore finche ci sono lavori disponibili, ma mi piace anche raccontare le storie.  Sono due cose diverse ma valorizzo entrambi i ruoli.   

Quando pensi ai personaggi delle tue storie e quando scegli un attore o un’attrice per un ruolo specifico, quale criterio usi per le  tue scelte. 

Be’, in quasi tutti i miei film fino ad ora ho assegnato ruoli a  persone o attori che gia’ conosco personalmente perche’ da dove vengo, a Vancouver in Canada, esiste una scuola fortissima di attore.  Ci sono moltissimi attori talentosi, e quindi e’ facile per me.  Quando vedo un ruolo sulla carta penso capisco subito chi sarebbe fantastico e adatto per un ruolo specifico.   Raramente faccio casting….di solito offro subito un ruolo in un film quando sento nel mio cuore che la persona e’ quella giusta per il ruolo. 

Tu viaggi spesso.  Qual e’ il posto, la citta’, il paese che preferisci?

Ha ha ha.  Viaggio il piu’ possibile.  Ovviamente e’ stato piu’ difficile farlo negli ultimi anni causa il Covid. Ha rallenato tutto….ma…pero’ devo proprio dire che amo l’Italia.  E non lo dico perche’ sto qui adesso.  Ogni volta che vengo e’ un’esperienza fantastica….gli italiani, il cibo italiano…

Il vestire…..?

Si, certo, il vestire, lo stile…. Si, certo, voglio passare il piu’ tempo possibile in Italia. Anche l’Europa in generale….  Io e mia moglie spesso parliamo di venire in pensione in Europa un giorno!  Ancora non sappiamo esattamente in quale paese in Europa, forse l’Italia, forse la Spagna…adoriamo la Spagna.  Sono stato li’ a trovare mio cugino prima di venire qui.  Abbiamo fatto un viaggio attraverso l’Europa proprio prima del Covid.  Siamo andati in Germania, in Austria, in Italia, Spagnia e Francia.  Abbiamo guidato attraverso 5 paesi in un mese.  Si, devo proprio dire che l’Europa e’ uno dei miei posti preferiti.

Per terminare questa intervista, qual e’ il messaggio che vuoi dare ai nostri  lettori?  Insomma…il tuo messaggio a chi ti ascolta…..

Messaggio….bene….penso che il mio messaggio sia ….beh….la vita e’ piena di sfide specialmente adesso che attraversiamo un tempo buio nella storia.  Ma anche prima che iniziasse tutta questa pazzia, penso che la vita abbia sempre i suoi alti e bassi.  La soluzione e’ nel trovare un equilibrio nella vita e fare cose che rendono felici.  E una volta trovato un equilibrio e’ piu facile anche avere successo in tanti aspetti nella vita.  Bisogna sempre andare avanti e stringere i denti anche quando i tempi sono duri.  E rimanere positivi.

 

 

 

Fattitaliani

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