Giorgio Mannucci: “Nelle tue scarpe nasce dopo la tremenda alluvione che colpì la mia città, Livorno, nel settembre del 2017”

Cantautore livornese, ha all'attivo cinque album con band come Sinfonico Honolulu e Mandrake.

Ha collaborato con l’artista americana Lisa Papineau (Air; Jun Miyake). Vince nel 2016 il Rock Contest con la migliore canzone in italiano “Clinomania”.
"Acquario" (2017, ManitaDischi/Santeria Records) è il suo primo disco solista prodotto insieme ad Ale Bavo (Subsonica, Mina). Lo porta in giro per lo stivale aprendo i live di artisti del calibro di Diodato e Gazzelle. È tra i vincitori del concorso "Mai in Silenzio - musica contro la violenza di genere" indetto da Controradio Firenze e Regione Toscana con in giuria Brunori Sas e Irene Grandi.

Nel 2020 esce il singolo “Ogni notte scoperta”, una struggente ballata nata durante il lockdown.

Dall'estate 2021 crea "Musiche per film che non esistono" (Blackcandy Produzioni), una serie di cui cura musiche e video. Da alcuni episodi di questa serie vengono estratti gli audio che vanno a comporre il micro-album omonimo uscito nel marzo 2022.

 

In questa intervista Giorgio Mannucci presenta il suo ultimo singolo “Nelle tue scarpe”, che racconta ciò che avvenne dopo l'alluvione di Livorno nel settembre del 2017.

 

Cosa ti ha spinto ad intraprendere il tuo percorso da cantautore?

All’eta di 16 anni insieme alla mia prima band - gli walrus, in cui militava pure Maestro Pellegrini chitarrista degli Zen Circus - ho scritto la mia prima canzone.

Da lì non ho più smesso di mettere in musica certi pensieri, ragionamenti, amori.

Tutt’oggi all’età di 38, con tutte le numerose difficoltà che questo percorso incontra sempre, non smetto di regalarmi il momento - estremamente terapeutico - per la scrittura.

 

Cos’è per te fare Musica oggi?

Ricerca, sperimentazione, incontro con se stessi. Non finire di sorprendersi, mai. Cercare la meraviglia in ogni momento. Una splendida valvola di sfogo che mi permette di risparmiare sullo psicologo (ihihiihi).

 

Il 9 settembre è uscito “Nelle tue scarpe” il tuo nuovo singolo. Com’è nato? Cosa rappresenta per te?

Questa canzone nasce dopo la tremenda alluvione che colpì la mia città, Livorno, nel Settembre del 2017.

Una vastità di individui, dinanzi alla tragedia, si compattava e si faceva comunità.

Eravamo tantissimi in quel cortile del condominio di Ardenza a lavorare duro, senza sosta, nella ricerca di dare una mano a chi era stato più sfortunato di noi e di regalare un po’ di speranza, un sollievo. Serviva a loro. Serviva a noi.

L’alluvione diventa il pretesto per parlare di comunità, perché certi sforzi vadano oltre l’urgenza di momenti tragici.

 


Perché hai deciso di intitolarlo “Nelle tue scarpe”?

Le scarpe, gli stivali fangosi, in quel periodo erano il simbolo della resistenza, della solidarietà, del lavoro. Potevi valutare i tuoi sforzi lavorativi, in base a quanto fango avevi nelle tue scarpe.

Le scarpe sono inoltre il simbolo del camminare, dell’andare avanti.

 

Quali sono le tue riflessioni sul panorama musicale oggi in Italia?

Sono un po’ impaurito dall’enorme distacco che c’è tra il mainstream e la musica underground, indipendente. E il mainstream mi sembra sempre troppo confezionato, impacchettato. C’è poca personalità in quel mondo.

Mentre nel ramo indipendente si fa sempre più fatica ad emergere, perché ci sono pochi soldi. Non c’è una distribuzione equa vera e propria. Mi sembra che il lockdown abbia indebolito maggiormente questa cosa, dopo le chiusure dei vari locali. Vorrei tanto sbagliarmi.

Sono certo della qualità di certa musica italiana. Sono un grande estimatore di Giovanni Truppi sin dalla prima ora. Adoro cantautori che quando ritornano lo fanno sempre alla grande come Samuele Bersani o Daniele Silvestri.

Chi circola però, ha un pubblico di teenager.

I trentenni e i quarantenni mi sembrano un po’ addormentati. Vanno poco ai concerti e questo farà soltanto male ai cantautori della mia generazione. C’è bisogno di una bella sveglia.

 

Quali sono i tuoi progetti futuri?

A Novembre 2022 uscirà il mio secondo disco solista “Scoprire”. “Nelle tue scarpe” è il primo degli otto capitoli che andranno a comporre questo lavoro. Sono molto entusiasta per questa uscita. L’ultima volta che ho pubblicato qualcosa che segue la forma canzone classica è stato il 2020 con “ogni notte scoperta”. Vi invito ad andarvi a fare un giro sulle produzioni fatte in passato. Magari così vi preparate al nuovo disco.


Grazie a Fattitaliani e ai suoi lettori

Un caro abbraccio da Giorgio



Fattitaliani

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