photo Diego Mayon |
Tutto questo materiale è stato tradotto in una grande installazione, fatta di bande LED, scritte adesive e suoni, che nello spazio di Careof presenta una versione della storia e del contesto milanese estremamente soggettiva, lasciandone libera e aperta la lettura e l’interpretazione. Il visitatore che entra in questo glossario ha infatti la possibilità di un’interazione attiva nella combinazione di parole e concetti per la creazione della propria città.
“È un'esplorazione della città di Milano in cui arrivando (per la prima volta davvero) scopro porte da aprire, luoghi su cui getto occhiate e in cui raccolgo informazioni. Contesti che offrono uno sguardo su quello che è lo spazio urbano e culturale della città”, racconta Irina Novarese. |
Biografia Irina Novarese Il lavoro di Irina Novarese (Torino, 1972) comprende installazioni, disegni, video, libri d'arte e progetti di collaborazione interdisciplinare in cui agisce come organizzatrice e artista. Si è laureata all'Accademia di Belle Arti di Torino e ha conseguito un Master in Art in Context all'UdK di Berlino, dove vive dal 2000. Ha presentato le sue opere in mostre personali in Italia, Germania, Spagna, Venezuela e Stati Uniti. Ha partecipato a mostre collettive tra cui: la 10ª Biennale di Architettura di Venezia (2006), la 2ª Ghetto Biennale di (Haiti 2012) e al MOR Museo orgánico Romerillo durante la 12ª Biennale dell'Avana (2015). Oltre a numerosi progetti collettivi, dal 2017 è cofondatrice e direttrice artistica dell'iniziativa HIER&JETZT: Connections, che offre un programma di residenza e scambio per artisti esilio a Berlino. Dal 2021 è membro del progetto di residenza The Watch in un ex- torre di guardia della DDR. Fuochi della sua ricerca sono realtà urbane, spazio metropolitano e il nostro diritto alla città, nonché la costante ricerca della creazione di comunità culturali attive basate sull'idea di affinità e su una visione condivisa di una società aperta. |
La ricerca di Irina Novarese è stata resa possibile grazie a Francesco Martelli e Alessandro Mignone, Cittadella degli Archivi; Mario Gorni; Giuseppe Frangi, Casa Testori; Giulia Vallicelli, Compulsive Archive; Nicoletta Vallorani, Gianmarco Torri, Paola Arrigoni, Archivio Docucity - Documenting the Metropolis - Unimi - Archivio Primo Moroni; Casa BASE.
“Do the words” è sostenuto da NEUSTART KULTUR Stipendium (2. Auflage) – Stiftung Kunstfonds HIER&JETZT: Connections - Berlin con il patrocinio del Comune di Milano nell’ambito del progetto Spazi al Talento. |
photo Diego Mayon |
Careof Careof è un’organizzazione non profit per l’arte contemporanea, fondata nel 1987 con sede a Milano, all'interno di Fabbrica del Vapore. È un centro di ricerca e produzione sull’immagine in movimento, uno spazio espositivo, una biblioteca, un archivio fotografico e un archivio video, riconosciuto di interesse storico dal Ministero della Cultura. L’archivio video in continua espansione raccoglie oltre 9000 titoli e restituisce una visione privilegiata sull’evoluzione artistica dagli anni ‘70 a oggi. |
Informazioni Irina Novarese “Do the words” dal 5 al 29 ottobre Careof – Fabbrica del Vapore, via Procaccini 4 Milano Inaugurazione: martedì 4 ottobre 2022, ore 19.00 |