90 anni di Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di  Venezia raccontati attraverso le carriere  di nove sceneggiatrici, registe e attrici 

Fattitaliani



La Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia parla al femminile. Il Lido di Venezia, dal 31 agosto al 10 settembre, si colora di cinema grazie alla 79esima edizione del primo festival cinematografico mai organizzato al mondo, nel 1932, che nel corso della sua storia ha subito delle interruzioni a causa anche dei conflitti mondiali. A guidare quest’anno la giuria sarà la pluripremiata attrice americana Julianne Moore. Prima di lei, otto tra attrici, registe e sceneggiatrici hanno presieduto la giuria del festival, premiando interpreti, registi e pellicole e contribuendo a scrivere la storia della settima arte nel mondo.  

La prima tra tutte è stata la sceneggiatrice italiana Suso, al secolo Giovanna Cecchi D’Amico, che con più di trent’anni di carriera alle spalle, un fedele sodalizio con Luchino Visconti e numerose sceneggiature di successo, nel 1980 è stata la prima donna al timone della giuria della 37esima edizione del festival. Una professionista attenta, che ha descritto il Novecento italiano in pellicole di successo, come Ladri di biciclette e Il Gattopardo.   

Passeranno sette anni prima che un’altra donna, questa volta un’attrice, prenda le redini della giuria. Arrivava dalla Grecia, donna dal temperamento forte e con un talento unico per la recitazione che la portò nell’Olimpo del teatro e della tragedia greca a soli 20 anni. A presiedere la giuria della 44esima edizione del festival fu Irene Papas, che in quell’edizione consegnò ben due Leoni d’oro alla carriera ai registi Luigi Comencini e Joseph Leo Mankiewicz.   

Sul finire degli anni ’90, la protagonista del tavolo dei giurati della 54esima edizione del festival veneziano fu la pluripremiata cineasta neozelandese Jane Campion, scelta come presidente di giuria della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia. Figlia d’arte, un’infanzia passata tra attori di teatro, vinse una Palma d’oro nel 1993 e poi un Oscar per la migliore sceneggiatura del film Lezioni di piano, che la consacrarono come una delle registe più apprezzate nel panorama della settima arte. 

Dalla cinepresa al set, nel 2002 a presiedere la giuria del festival fu un’attrice che critici e giornalisti del mondo dell’arte cinematografica definirono come la reincarnazione perfetta di una Cina misteriosa e affascinante e che proprio a Venezia, dieci anni prima, vinse la Coppa Volpi come miglior attrice. A guidare la giuria durante la 59esima edizione del festival fu Gong Li, con un vero e proprio ritorno trionfale nella città lagunare che l’aveva premiata non solo nel 1992, ma anche nel 1991 con il Leone d’argento per Lanterne Rosse.   

E dall’Oriente si ritorna in Occidente con un’icona internazionale, premiata per la prima volta proprio a Venezia con una Coppa Volpi per aver interpretato magnificamente Marianne in Place Vendôme. Catherine Deneuve - che proprio quest’anno, nell’anniversario dei 90 anni del festival, riceverà il Leone d’oro alla Carriera – fu la quinta donna a presiedere la giuria durante la 63esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia nel 2006, tornando al Lido in veste di presidente.   

Undici anni dopo, il testimone portato da Catherine, viene raccolto da un’altra star internazionale: Annette Bening. È il 2017, la mostra è ormai volta alla sua 74esima edizione e Annette ne presiede la giuria. Quattro candidature all’Oscar, un “Bafta” ricevuto come migliore attrice protagonista, uno “Screen Actors Guild Award” per la migliore attrice cinematografica e due Golden Globe spalancano alla Bening i cancelli del festival. Interpretazioni indimenticabili le sue, che hanno lasciato il segno e incantato generazioni di spettatori guardandola recitare accanto a icone hollywoodiane come Michael Douglas, Kevin Costern e Meg Ryan. 

Lucrecia Martel e Cate Blanchett sono state le ultime due donne, protagoniste del mondo del cinema, a presiedere la giuria del festival durante la 76esima e la 77esima edizione del festival. La prima arriva dall’Argentina, ha esordito nel 2001 come regista ed è subito stata consacrata come colei che è riuscita a riportare in auge il nuovo cinema argentino. La seconda, invece, ha all’attivo una Coppa Volpi, due Oscar e tre Golden Globe che hanno segnato il suo cammino di interprete fin dai tempi di Elizabeth. 

Otto donne, attrici, registe e sceneggiatrici che hanno scritto e continuano a scrivere, copione dopo copione, sceneggiatura dopo sceneggiatura, la storia nel mondo del cinema. Otto donne che, in questa 79esima edizione che marca i 90 anni del festival, hanno un’altra erede. Sguardo intenso, chioma rossa e talento da vendere, quest’anno a presiedere la giuria della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia sarà Julianne Moore, indimenticabile in Still Alice e pluripremiata in tutti i festival cinematografici del mondo, inclusa Venezia. 

Foto: julianne_moore_passerella_giorgio_zucchiatti_.courtesy_archivio_storico_della_biennale_asacjpeg

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