Cherrylli a Fattitaliani presenta il 1° album "Nomi": un disco semplice e insieme profondo, zeppo di “cose vere” vissute. L'intervista

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Nomi… 10 brani inediti, accomunati da una intensa propensione alla ricerca lessicale nei testi ed a una non comune cifra stilistica delle melodie.
Nomi, notevole esordio per la giovane ma già nota artista parmense Sofia Malpeli, dalla voce calda e potente al tempo stesso, che per l'occasione assume il nuovo nome d' arte Cherrylli e si affida alle cure del conterraneo autore emiliano "Dici", già in grado di stupire la critica per le sue non comuni doti di paroliere e per i temi sociali trattati. Nomi, un disco semplice e insieme profondo, zeppo di “cose vere” vissute e riportate in modo semplice ma con grande sensibilità. Nomi risulta inoltre pop, dedicato a tutti, perché in fondo, si ritrova la storia di ognuno di noi ed al tempo stesso la proiezione di chi forse non siamo mai ancora stati per davvero: per ogni storia delineata l'epilogo viene lasciato volutamente aperto proprio perché nessun giudizio deve poter trovare luogo. Toccanti in particolare gli accenni alla strage a sfondo calcistico dell'Heysel (in "29 di maggio") o alla persecuzione razziale (in "Theresienwiese" ) ovvero ancora al tema del progresso a tappe forzate ("Caselline" e "nelle sere di Cristallo"). Non mancano storie più intime ("Navy " e "Nuovo fiore ") così come un accenno solo velato al disagio generazionale ("Non credo più" e "Ragazza molto normale") . Un album che nasce fra persone comuni e che spera di farsi ascoltare da persone altrettanto comuni, senza particolari messaggi od ambizioni di sorta.

Parlaci del nuovo album. Che impronta avete voluto dargli tu e l’autore dei testi e delle musiche?

Il nuovo album è in realtà il mio primo album lungamente atteso e sognato.  11  brani  intensi buttati giù di getto dall'autore Dici e condivisi con me ed il mio gruppo di amici collaboratori. Il brano "Navy" è in realtà l'unico scritto da me con Dici a collaborare per parti del testo. L’impronta condivisa con l' autore è ruotata intorno ad una rilettura del cantautorato dei decenni precedenti rivisto nei temi e negli arrangiamenti in chiave  pop folk emiliana

Quali sono i tuoi cantanti di riferimento?

Non a caso ed appunto molti autori emiliani quali Nek, Zucchero, Cesare, Stadio e  i Nomadi, per i quali ebbi in passato l'onore di aprire un loro concerto nella mia Langhirano.

Come definiresti il tuo modo di cantare?

Grintoso ma al tempo stesso dolce, molto influenzato dal soul e dal blues.

Come è stato cantare un pezzo come quello sulla tragedia di Heysel?

Inizialmente ho chiesto a Dici il senso di voler affrontare un tema così particolare e quando mi ha spiegato il motivo, relativo a situazioni a me del tutto ignote, ne sono rimasta così colpita che non ho potuto che accettare. Spesso infatti questo autore prende spunto da episodi della realtà o della cronaca per intrecciarli con ricostruzioni di vicende personali. Il brano si riferisce alla storia di Giuseppina Conti, una ragazzina di Arezzo che fu tra le più giovani vittime della follia degli hooligans quella maledetta sera di Bruxelles.

Qual è stato il tuo rapporto con i testi scritti da Dici?

Inizialmente i testi di Dici mi appaiono carichi di densi e metaforici significati che vanno oltre il senso lessicale delle parole. Più di una volta gli ho infatti chiesto il motivo di certe espressioni ma una volta decifrato il suo stile ora so emozionarmi oppure chiedere spiegazioni ma molto più agevolmente  che all'inizio della collaborazione, forse mi sono avvicinata al suo mondo e lui al mio, siamo migliorati musicalmente insieme, è stato un bel viaggio e spero non termini qui.

Progetti futuri? Farai delle date?

Mancano ancora due canzoni, per completare l' album: "Caselline ", che parla del passaggio dalla TV in bianco e nero al mondo dei social! E "Una canzone per Sara" dedicata appunto a Sara! Poi ci sarebbe anche la bonus track ma di questo magari parliamo più avanti. Stiamo cercando di porre le basi per una formazione a quattro, io alla voce ed accompagnata da un bassista un chitarrista e un batterista.  Se tutto andrà bene vorremmo portare lo spettacolo di "Nomi" in giro per l'Emilia a partire dai primi mesi dell'anno prossimo.

https://open.spotify.com/album/1flfZgW2NxuKGFoVHXhWji?si=RR6UWRtcQ8uWYAOVkL57aQ

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