Recupero dell'essenziale di Michela Zanarella: poesie per nutrire lo spirito di bellezza. La recensione

Fattitaliani



Rileggo per l'ennesima volta "Recupero dell'essenziale" di Michela 
Zanarella che avevo già sottolineato con più colori nei passaggi che mi avevano colpito.
Molto è stato scritto di questo libro che vanta la prefazione di Dante Maffia e la postfazione di Anna Santoliquido, e molto ancora si dirà, pertanto la mia voce si pone come una forma di testimonianza senza alcuna pretesa di critica. La lettura di queste poesie ci riporta al desiderio di una relazione col Cosmo e con l'infinito in quella ricerca spasmodica della luce che è tipica della poetica di Michela Zanarella.
Una novità è la sezione dedicata a poeti storicizzati benché tutta la raccolta sia dedicata a Marcella Continanza, una grande poeta e promotrice culturale ora scomparsa che ha trascorso la sua vita a Francoforte senza mai dimenticare la poesia italiana, bellissima la poesia Là accanto alla Rosa di Ghoete, a lei dedicata .
In questa silloge ci sono molti componimenti dedicati all'infanzia della poetessa pertanto tutta la natura diventa voce autentica che racconta la neve di ieri e le stelle nel fieno; ma questi argini della memoria che si aprono a caso tra le righe di Michela sono un monito a prestare attenzione a ciò che la vita ci manda fuori programma e questo è un messaggio di autentica filosofia che sembrerebbe richiamare al carpe diem, ma che in realtà ci sprona a non essere rigidi programmatori e a riprenderci gli spazi della casualità e a gioire di ogni evenienza che ci offre la vita, anche se gli imprevisti possono, nostro malgrado, modificare il corso degli eventi.

Oltre la parola luce molte volte è ripetuta la parola estate che assume in questo libro un significato metaforico, in quanto sta ad indicare la funzione chiarificatrice del primo sole che illumina come faro tra gli scogli e pare voglia evidenziare ciò che è essenziale nella nostra vita. 
Il recupero dell'essenziale si pone dunque nel titolo e nel contenuto come un piccolo viatico del viandante nella notte scura perché impari a porsi in ascolto della natura e impari la pazienza del cielo, nell'attesa di una sorgente di luce che tenga al caldo un amore.
Un libro da leggere e rileggere per nutrire lo spirito di bellezza, stupore e fede nell'umanità più illuminata.
Claudia Piccinno

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