Luci al Neon, tre ragazze diverse unite dalla musica e dall'amicizia spassionata. L'intervista di Fattitaliani

 

1.    (video) Il trio al femminile LUCI AL NEON da qualche giorno ha pubblicato il singolo “Kawasaki”, prodotto da Leo Pari: un brano pop che spezza il luogo comune rock/velocità e sfata al contempo il luogo comune donne e motori. Qui la donna non è la pin up dallo stacco di gamba mozzafiato, ma è il pilota con una chiara identità. E musicalmente non ci sono chitarre distorte, ma un più rassicurante synth-pop leggermente anni ’80. L'intervista di Fattitaliani a Kris (voce e autrice), Alena Mengo (basso) e Francesca Avolio (batteria).

         Cominciamo dal vostro pseudonimo: come nasce?

Luci al neon nasce dall’idea di viaggiare con la stessa velocità di propagazione delle onde elettromagnetiche e far percepire visivamente l’immagine di colore e luminosità abbandonando le zone di penombra.

2.   Facile andare d'accordo tra di voi? Cosa vi unisce oltre all'amore per la musica?

Siamo tre ragazze molto diverse tra loro ma forse è proprio questa diversità che ci ha fatto unire e sposare questo progetto insieme! D’altra parte “gli opposti si attraggono!” Siamo come tre calamite che si uniscono dai lati opposti! Oltre ovviamente alla musica, ci unisce l’amicizia, quella spassionata e che nulla pretende, e quel pizzico di ambizione e rivalsa in una società che corre troppo veloce.

“Kawasaki" rappresenta la libertà: è possibile rimanere libere nella discografia?

Sicuramente non è semplice sdoganare quel concetto di discografia che sembra ormai essere imperante per genere e sound…crediamo fermamente però che la musica, in quanto arte, non abbia confini e debba lasciare spazio all’artista di esprimersi come meglio crede perché in fondo è solo essendo se stessi e trasmettendo la propria verità che è possibile arrivare al cuore delle persone.

4.   

In Italia i gruppi femminili non sembrano avere molta fortuna: da cosa dipende secondo voi?

In primis crediamo sia difficile trovare un equilibrio tra donne che duri nel tempo, senza che le competizioni inutili o le invidie distruttive prendano il sopravvento sul focus del progetto. E poi anche perché, purtroppo, la donna deve essere sempre dieci passi avanti rispetto a un uomo per poter trovare il suo spazio. Tutto ciò genera un’ansia da prestazione che non giova affatto.

5.  Vi aspetta un progetto più ampio prossimamente?

Stiamo lavorando ad altri brani che usciranno prossimamente e confluiranno in un Ep di inediti. In autunno metteremo in piedi con tutto l’entusiasmo del mondo il nostro primo live tour nei locali e …finalmente accenderemo LE LUCI! Cercheremo di diffondere la nostra musica porta a porta!!

In che cosa attraverso “Kawasaki" il pubblico vi potrà conoscere bene?
Con Kawasaki ci piacerebbe farci conoscere come vere musiciste, il videoclip del brano non a caso ne è la sua riproduzione quasi interamente live, con tutta la nostra verve che ci caratterizza. Giovanni Zambito.