Appuntamento a Parigi

Fattitaliani

 


Un certo giorno di  sabato  alle 16,00  un piccolo incontro a Vavin,  di fronte al caffè la Rotonde e  al caffé Charivari, dove si leva il monumento  allo scrittore Balzac, al quale Rodin diede, dopo non pochi tentativi e esperimenti,  il volto  di  Celestino, modello ciociaro della Valcomino, padre di Rosalina, la Semeuse! Incredibile i  miracoli dell’arte: l’umile Celestino è diventato Balzac e Balzac…Celestino!

Ci troviamo in un luogo classico di Parigi, all’incrocio del Boulevard du Montparnasse col Boulevard Raspail, al Municipio 14, luogo dove si trovano ancora caffè e ristoranti  risalenti alla fine del 1800, che hanno ospitato la crema artistica e letteraria e politica e diplomatica e finanziaria mondiale, oggi sempre attivi e ricercati: la Coupole, le Dôme, le Select, la Clôserie des Lilas, la Rotonde….Le cronache, tra il tanto, ricordano che  Modigliani, il grande artista,  passava tra i tavoli, cantando e declamando, offrendo in vendita  i propri disegni,  per guadagnare qualche soldo! Quale umiliazione: oggi le sue opere,  terribile nemesi, sono le più costose e le più ricercate! Ma questo luogo è memorabile anche perché vi aveva luogo ogni giorno una iniziativa unica e tipica della Parigi dell’epoca e cioè il cosiddetto mercato delle modelle di artista  e dei modelli, dove i pittori e scultori, all’epoca  in numero elevatissimo provenienti da tutto il mondo,   si recavano a individuare  la modella o modello desiderato e contrattare il prezzo per le sedute, ecc.  Siamo in un luogo strategico di Parigi per ritrovare e ricordare certe memorie che hanno fatto la storia dell’arte. A poche decine di metri si distende una stradina,  Rue Campagne Première, dove al n.3, oggi un informe palazzone, si trovava la trattoria Chez Rosalie tenuta da Rosalia Tobia,  con addentellati di Picinisco, nella gioventù modella dal corpo statuario, come si ammira nelle opere di Bouguereau: qui solo cucina e vino italiani, Modigliani e Utrillo erano di casa, frequentata anche da Apollinaire, Ungaretti, Arago, Picasso, da Susanne Valadon, dalla leggendaria amatrice Kiki di  Montparnasse; nei pressi gli studi di  numerosi artisti, ancora sui luoghi. A pochi metri Rue de la Grande Chaumière dove al n.10 ancora si leva il palazzetto che ospitava l’Académie Colarossi fondata  nel 1870 da Filippo Colarossi, da Picinisco,  a Parigi col fratello già nel 1855-56 e rimasta attiva fino agli anni ’30  del Novecento. Assieme alla Accademia di Belle Arti statale, era une delle due scuole private più ricercate di Parigi: qui fu per la prima volta possibile insegnare pittura e scultura  alle donne, in massima parte straniere  e da modelli maschili o femminili viventi, già dagli anni ’70 dell’Ottocento, cosa prima di allora  impossibile e proibito, solo maschilismo. Altra novità quasi rivoluzionaria all’Académie Colarossi fu che per la prima volta salì in cattedra una donna, nel 1910! Migliaia hanno frequentato l’Académie Colarossi  nel corso dei suoi quasi ottanta anni di vita sia in  questa via sia in una succursale in altra parte della città: Camille Claudel, Gauguin, Modigliani, Alphonse Mucha, Lionel Feininger  e decine di altri grandi artisti oltre a migliaia di sconosciuti di tutto il mondo, presero lezioni all’Académie Colarossi dove, tra l’altro, uomini e donne frequentavano assieme. Oggi l’attività didattica continua sotto un altro nome. A poche centinaia di metri si leva ancora, in un angolo, la sempre attiva e  frequentata Clôserie des Lilas, ristorante  e birreria dove era  abitudine vedere seduti Hemingway, Picasso, Apollinaire, Salmon, Stravinskji: si racconta che più di una volta il povero Modigliani, in preda ai fumi dell’alcol, veniva trovato disteso su una panchina là davanti, talvolta sotto la pioggia: qualche caro amico, Soutine o Moỉse Kisling, lo alzavano e accompagnavano da Rosalie, lì vicino, che l’accoglieva e faceva riposare  in angolo su una coperta, per terra, fino al risveglio. 

Nelle vicinanze al n.49 del Bd.du Montparnasse in una stanza al primo piano cui si accedeva a mezzo di una scala esterna, operò con successo per una ventina d’anni l’Académie Vitti, scuola d’arte anche essa fondata e gestita da ciociari della Valcomino. Nel contesto delle scuole di disegno operate da ciociari va ricordata anche l’Académie Carmen, gestita da una famosa modella ciociara, detta la Venere di  Montparnasse, con grande successo, frequentata da allievi in gran parte americani sotto la guida del grande pittore Whistler; altra scuola analoga pure guidata da un ciociaro di Atina, fu quella fondata personalmente da Rodin e frequentata anche da Matisse.

Ancora nelle vicinanze si trova Rue du Maine dove abitavano in gran parte solo gallinaresi quali i Pignatelli e i Bevilacqua al.n.16 e nei pressi, all’Avenue du Maine, al nr. 51, nel cortile, abitò per molti anni la famiglia di Celestino e l’ultima inquilina fu la figlia Rosalina, la Seminatrice;  davanti si levava l’Hotel de Paris, oggi ancora sui luoghi. Una passeggiata nei dintorni, a pochi passi dal cimitero, si irradiano una serie di stradine tutte in gran parte abitate, all’epoca, da ciociari: Rue Delambre, Rue Vandamme, Rue Huyghens, Rue Poinsot, Rue du Cange…Quanti ricordi, quale nostalgia…

                                                                                              Michele Santulli

Fattitaliani

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