Straid con “Fantasmi” propone un assaggio della sua nuova visione musicale. Intervista

In occasione dell’uscita del nuovo EP intitolato “Fantasmi”, abbiamo intervistato Straid. Con questo nuovo progetto discografico, l'artista propone un assaggio della sua nuova visione musicale con quattro pezzi molto diversi fra loro ma uniti da una trama ed obiettivo comune, far conoscere la sua nuova visione artistica.

 

Il 3 giugno è uscito in digitale il tuo nuovo EP dal titolo “Fantasmi”. Qual è il filo conduttore che lega i brani dell’EP?

ll filo dell’EP è prettamente personale ho deciso di fare un EP di sole quattro canzoni proprio perché queste sono nate con l’intento di dire cose che avrei voluto dire al momento giusto ma che invece non ho mai detto. Sono rimaste nella mia testa per tanto tempo, che la necessità di tirarle fuori era essenziale.

Parliamo dell’omonimo singolo. Com’è nato? Cosa rappresenta per te?

Fantasmi nasce circa un anno fa da alcune idee confuse. Allora, non sapevo ancora che sarei arrivato a pubblicare questo EP, ma sentivo che avevo voglia e bisogno di ricominciare da delle canzoni che mi liberassero un po’ la testa da pensieri scomodi. Da lì, insieme a Giulio Belviso abbiamo iniziato ad ascoltare queste idee e dopo circa un anno di lavoro… eccoci qua.

Per me rappresenta l’inizio di tutto.

A quale idea si ispira il videoclip?

Il videoclip è stato pensato, creato e realizzato da Margherita Cammelli, non c’è un’ispirazione specifica è stato seguito il modo che la canzone aveva.

 

Quali sono le tue influenze musicali?

Ho sempre apprezzato stili diversi tra loro senza creare mai un contrasto nella mia testa. Nelle mie canzoni cerco sempre di creare qualcosa che sia il più personale possibile, a partire dalla scelta dei suoni o proprio dalla scrittura in sé. Poi se devo nominarti un paio di artisti che mi hanno influenzato ti dico Talk Talk e Zucchero.

Come e quando è iniziata la tua passione per la musica?

Il mio avvicinamento alla musica è stato un processo graduale partito fin da bambino, i miei genitori sono sempre stati appassionati di musica, non come musicisti ma come ascoltatori, grazie ai loro stimoli ho iniziato a studiarla. E da lì è partito tutto.

Con quale artista ti piacerebbe collaborare e perché?

In questo momento l’artista con cui mi piacerebbe collaborare di più è Emma Nolde, perché penso sia un uno dei prospetti musicali più interessanti del panorama italiano.

Progetti futuri?

Tante cose bollono in pentola, per ora mi sto godendo l’uscita dell’EP e sto preparando qualcosa di nuovo.


Fattitaliani

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