Uscito "Alti momenti di crisi", l'album di debutto dei Dejawood, fuori su tutte le piattaforme digitali per Pioggia Rossa Dischi. Finalmente il capitolo definitivo per la band di stanza a Roma che segue i singoli "Trenchtown", "Uroboro" e il più recente "Simbolo". Un disco che contiene i primi due anni del progetto musicale, nato nel più complicato dei periodi, e qui rappresentato dalla focus track "Intrisi", il primo brano, che racchiude in sé tutte le sonorità dell'album: analogiche ed elettroniche, il sound desertico e quello urban, un racconto di una notte all'eccesso, tra luci ed ombre, in cui i momenti di lucidità si mescolano a percezioni incerte. Fattitaliani li ha intervistati.
BIO:
Il progetto Dejawood nasce nel 2019 dallo sfogo musicale di tre artisti che si ritrovavano dopo molte esperienze a comporre brani per il semplice gusto di farlo. Tutti e tre (Andrea Proietti, Matteo Teodori e Luca Rossi) si conoscevano già da qualche anno ed avevano condiviso in passato ed in varie formazioni, il piacere di suonare insieme. Ritrovandosi, hanno saputo coniugare i loro diversi gusti musicali in un linguaggio che entusiasmava tutti; nella musica dei Dejawood infatti è possibile trovare riferimenti musicali che vanno dal Blues al Rock, dalla World Music all’Ethnic music, dal Rap alla Trap, dal Folk nordafricano ai ritmi caraibici, dall’elettronica all’ Indie ed altri ancora. Nonostante i loro gusti musicale siano attualmente distanti, in realtà esiste un trait d'union culturale e amicale che lega saldamente i tre artisti.
Inizialmente non pensavano alla produzione artistica con lo scopo di racchiuderla in un album ma ne capirono da subito le potenzialità quando, brano dopo brano, iniziava a prendere concretezza la loro creatività. Il progetto Dejawood inizia a prendere forma durante il primo lockdown, lavorando a distanza e componendo bozze che prendevano forma man mano che l’un l’altro imprimeva il proprio stato d’animo su software digitali, per poi ricondividerli con gli altri del gruppo così da creare una vera e propria catena di montaggio artistica quotidiana e salvifica. Quel momento di sospensione spazio temporale, che abbiamo provato tutti, ha potuto stimolare l’espressione artistica degli ancora prematuri Dejawood: “la musica e l’amicizia in quel periodo così drammatico, ci ha davvero salvati da un alto momento di crisi!”, così gli artisti definiscono la loro gestazione artistica, facendo riferimento proprio al loro primo album ufficiale dal titolo appunto: Alti Momenti Di Crisi, registrato alla fine del 2020.
Il nome del gruppo vuole dare il senso che qualcosa di nuovo incontra qualcosa di vecchio (tutti i gruppi musicali in cui avevano gravitato insieme): come in un déjà-vu quando si ha l’impressione di rivivere emozioni e percezioni tanto ingannevoli quanto stupefancenti e viscerali. Modificano il Voo con Wood, in un semplice gioco di parole, per identificarsi con qualcosa di atavico, ancestrale quale il legno.
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