Massimiliano
Ambrosino, in arte AmbrOsino è sicuramente un cantastorie atipico, un
singolare cantautore e autore (non ultima Pietra Montecorvino ha scelto per il
suo ultimo album di reinterpretare il brano “Na Mullica ‘e pane” di
Massimiliano).
Nato e cresciuto a San Giorgio a Cremano (Napoli), Ambrosino è un musicista autodidatta, legato alle tante sfumature della sua terra, dotato di cifra stilistica originale e spontanea, incuriosisce il pubblico e gli addetti ai lavori. Ha all’attivo 2 album “AmbrOsino” (2015) e “Edicola Votiva” (2018). Nell’autunno del 2022 pubblicherà il suo terzo progetto discografico, un EP con 6 tracce dal titolo ancora riservato.
In occasione del nuovo singolo dal titolo “BlaBla” abbiamo scambiato quattro chiacchiere con lui!
Parliamo del tuo nuovo singolo “BlaBla” Com’è nato? Cosa
rappresenta per te?
È nato durante il periodo del lockdown, in alcune ore di noia totale. La voglia di saltare giù dal letto ed uscire, anche senza una meta, era l’assoluta priorità nei miei pensieri, ma nella realtà eravamo, ahimè, bloccati in casa. Così imbracciando la chitarra e buttando giù delle idee, delle impressioni, è venuta fuori velocemente “BlaBla”. Per me rappresenta appunto un momento, quel momento specifico, che ci ha visti un po’ tutti in difficoltà e in cui tutti abbiamo riversato speranze.
Questo singolo anticipa il tuo terzo progetto discografico.
Che musicalità saranno presenti al suo interno?
Il
mood generale sarà vicino a quello di “BlaBla”, anche se con varie sfumature e
colori diversi: un brano, per esempio, ha un suono più “british”, più scuro e
“sporco”, un altro è più vicino al sound del Napolitan Power anni ’80, un altro
ancora è stato arrangiato per sottrazione e quindi svuotato dell’impatto sonoro;
e poi trova spazio anche un brano più sperimentale che dal balcone di casa mia
guarda a Bahia (sorride ndr).
Comunque, sono tutti brani legati senza riserve dal sangue e dal mio territorio,
che è Napoli.
Napoli è fondamentale nella tua musica?
Assolutamente. È tutto. È costantemente una musa, ma anche una madre.
Con quale artista ti piacerebbe collaborare e perché?
In Italia mi vengono subito in mente Frah Quintale che ha un talento pazzesco, adoro la sua musicalità e Dario Brunori un visionario delle storie di questo meraviglioso e imperfetto Paese. Se potessi scegliere invece un artista estero, in questo momento, direi Donavon Frankenreiter, perché le sue canzoni e il suo suono mi regalano energia pura e mi fanno sentire il profumo dell’oceano.
Qual è l’insegnamento più importante che hai appreso fino
adesso dalla musica?
Che prima di ogni altra cosa rappresenta una passione e come tutte le passioni è balsamo. La musica va coltivata, curata, ricercata e qualcosa di buono ti farà ritornare. La musica apre la mente e insegna il valore dell’inclusività, ci aiuta a fotografare i periodi decisivi della nostra vita con grazia. Come le canzoni che segnano e fermano precisamente un momento della vita: una canzone spesse volte è per sempre, preziosa come un diamante.
Prossimi impegni oltre il nuovo EP?
In
questa fase penso alla promozione di “BlaBla”, sono concentrato sul video. A
settembre uscirà il secondo singolo e a ottobre il terzo con l’EP… e spero di
portare negli angoli nascosti d’Italia questo lavoro e far conoscere meglio il
progetto “AmbrOsino”.