Matteo Vari racconta: la mia prima pizza, che disastro!. L'intervista di Fattitaliani

Fattitaliani

Fattitaliani intervista Matteo Vari, il pizzaiolo di Roma, titolare della pizzeria La Piazzetta in Sardegna,  che nella trasmissione Pizza Talent Show ha conquistato il titolo di campione italiano (articolo).

Come sei stato accolto dalla tua Piazzetta da vincitore? 
Dire bene sarebbe riduttivo, lo chef e la brigata della cucina mi ha accolto con un menù personalizzato per l'occasione, la maître con una bottiglia di champagne, il pizzaiolo con un abbraccio stracarico di stima che non dimenticherò, è stata davvero una grande serata.

È da molto che esiste la definizione Arte bianca in riferimento alla pizza?
Da quando faccio il il pizzaiolo, perciò 13 anni, sento questa definizione in merito a questo splendido mestiere, e penso le si addica perché è una vera e propria arte tramandata di padre in figlio, da preservare e valorizzare nel migliore dei modi.
Domanda provocatoria: non sarà un poco esagerata come definizione?
Pensare che sia esagerato definirla arte bianca dopo che l'UNESCO l'ha riconosciuta come patrimonio è come mettere in dubbio le doti vocali di Bocelli.
Personalmente preferisci le pizze gourmet o le tradizionali? 
Per me la pizza prima d'essere innovazione è tradizione perciò classica!
Come rispondi a chi si ostina a pensare che la pizza è cibo spazzatura?
Andate a mangiare da McDonald! 

Condividi con noi un ricordo legato ai tuoi primi tentativi con la pizza?

Uno dei miei primi tentativi con la pizza è stato in casa un disastro nero. Una volta concluso l'impasto e la lievitazione, lo metto in forno alla temperatura massima come da ricetta, ma dimentico di mettere il timer vado in camera passa un bel po' di tempo talmente tanto che mi suona la signora del primo piano preoccupata stesse andando a fuoco qualcosa. Morale della favola: anche il soffitto era tutto completamente nero.
Pensa a un personaggio pubblico che stimi. Che pizza gli prepareresti?
In questo momento penso ai 
Måneskin che, nonostante la giovane età, hanno fatto un percorso artistico mostruoso ed è la conferma del fatto che nonostante il periodo storico poco felice, chi crede nelle proprie capacità arriva! Essendo un gruppo giovane e innovativo gli dedicherei la mia gourmet Nettuno perché ci vedo molte similitudini freschi (inteso come giovani) come un carpaccio, strong come i fili di peperoncino, delicati in molti testi come la pouf di patata, innovativi come l'impasto in riso venere. Giovanni Zambito.
Fattitaliani

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