Ispirandosi alla scultura Le Tre Grazie di Antonio Canova, tre interpreti maschili (Siro Guglielmi, Matteo Marchesi e Giacomo Citton) insieme a Silvia Gribaudi cercano nuovi significati della parola “grazia”. Cos’è la “grazia”? Da questa domanda, partendo dai canoni di bellezza cristallizzati dalle sculture di Canova, la coreografa costruisce un’esilarante e coinvolgente performance che si interroga sugli stereotipi, sull’identità e sul concetto di virtuosismo nella danza, andando oltre la forma apparente e cercando la leggerezza, l’ironia e lo humour nelle trasformazioni fisiche, nell’invecchiamento e nell’ammorbidirsi dei corpi in dialogo col tempo.
Graces è un progetto di performance ispirato alla scultura e al concetto di bellezza e natura che Antonio Canova realizzò tra il 1812 e il 1817. L’ispirazione è mitologica. Le tre figlie di Zeus – Aglaia, Eufrosine e Talia – erano creature divine che diffondevano splendore, gioia e prosperità. In scena tre corpi maschili, tre danzatori, dentro ad un’opera scultorea che simboleggia la bellezza in un viaggio di abilità e tecnica che li porta in un luogo e in un tempo sospesi tra l’umano e l’astratto.
Qui il maschile e il femminile si incontrano, lontano da stereotipi e ruoli, liberi, danzando il ritmo stesso della natura. In scena anche l’autrice Silvia Gribaudi che ama definirsi “autrice del corpo” perché la sua poetica trasforma in modo costruttivo le imperfezioni elevandole a forma d’arte con una comicità diretta, crudele ed empatica in cui non ci sono confini tra danza, teatro e performing arts. Graces si è realizzato grazie allo sguardo registico e visivo di Matteo Maffesanti (regista, formatore e videomaker) che ha seguito con Silvia Gribaudi tutto il processo artistico che si è sviluppato con tappe di lavoro che comprendevano laboratori con cittadini sui materiali coreografici.
Silvia Gribaudi è una coreografa italiana attiva nelle arti performative. Dal 2004 focalizza la propria ricerca artistica sull’impatto sociale del corpo, mettendo al centro del linguaggio coreografico la comicità e la relazione tra spettatore e performer. Premio Giovane Danza D’Autore con “A CORPO LIBERO”(2009), finalista Premio UBU come migliore spettacolo di danza e finalista Premio Rete Critica con R.OSA (2017), Premio CollaborAction#4 2018-2019, finalista Premio Rete Critica 2019, Premio DANZA&DANZA 2019 come miglior produzione Italiana con GRACES e Premio Hystrio Corpo a Corpo 2021. Ha partecipato a progetti artistici di ricerca quali: CHOREOROAM (2011), TRIPTYCH (2013), ACT YOUR AGE (2014) progetto europeo sull’invecchiamento attivo attraverso l’ arte della danza, da cui è nata la performance WHAT AGE ARE YOU ACTING? e il progetto territoriale OVER 60; PERFORMING GENDER (2015); CORPO LINKS CLUSTER (2019/2020) in cui la relazione tra danza, montagna e comunità montana ha dato vita al progetto site specific TREKKING COREOGRAFICO e allo spettacolo MONJOUR (2021) prodotto da Torinodanza Festival in collaborazione con Teatro Stabile del Veneto e Les Halles de Schaerbeek – Bruxelles. Nel 2021 è coreografa ospite per “Danser Encore, 30 solos pour 30 danseurs” progetto per l’ Opéra de Lyon ed è selezionata dal network internazionale Big Pulse Dance Alliance. I suoi spettacoli sono presenti in numerosi Festival Nazionali ed Internazionali e vengono realizzati in processi creativi al cui centro c’è il dialogo e l’incontro poetico con altri/e artisti/e, compagnie e comunità.
Teatro Biblioteca Quarticciolo
Direzione Giorgio Andriani, Antonino Pirillo, Valentina Marini
Consulenza culturale Valentina Valentini
Luogo spettacolo:
via Ostuni 8 – 00171 Roma
Info
tel 06 69426222 biglietteria@
Botteghino
aperto tre ore prima dell’orario di spettacolo
Biglietti
Prevendite disponibili su ciaotickets.com e nelle rivendite autorizzate
Tariffe
Intero: 12€ – Ridotto: 10€ (over 65, under 24, convenzioni)
Ridotto Under 12: 7€ – Promo 2 persone: 15€
Incontri: ingresso libero
Canali digitali:
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