Quando si parla di Sicilia non si può fare a meno di pensare alla stessa come a quell’immenso contenitore di bellezze artistiche, architettoniche, geografiche e culturali che solo pochi altri luoghi al mondo possono fregiarsi di avere.
Infatti è cosa saputa, lapalissiana e verità scolpita nella roccia il fatto che la Trinacria (non a caso definita in molti miei scritti “Isola Magna”), anche per i profani, rappresenta la fonte e del “Sublime” dell’area mediterranea e continentale. Nonostante le tante contraddizioni e luoghi comuni, questo è un ruolo che assume da millenni e, tra sogno e disincanto, l’energia che sprigiona da sempre continua a forgiare, plasmare e connettersi, in maniera intima e osmotica, con artisti, musicisti, poeti e scrittori che di essa hanno dipinto, creato, musicato e scritto, in maniera così edonistica e catartica, da rendere unici i loro prodotti intellettuali. Per me, che amo la letteratura più di ogni altra arte o tecnica, diventa giocoforza annoverare e ricordare tanti dei suoi geni.Per esempio trabocco di felicità ogni qual
volta penso che lo stesso Dante Alighieri, per primo, rilevò l’importanza
storica e artistica della Scuola poetica siciliana e di Jacopo da Lentini,
inventore del sonetto che fu l’invenzione metrica più originale ed innovativa della
scuola stessa. Anche il ‘600 vide un notevole sviluppo delle idee manieriste
con i suoi massimi rappresentanti: Giambattista Marino, esponente
dell’arzigogolato Barocco letterario, ed il poeta drammaturgo Giuseppe Artale.
Il ‘700 invece è caratterizzato dal
movimento dell’Arcadia,
accademia letteraria che propugnava la reazione al manierismo proponendo un ritorno
ai grandi classici come riferimento.
Per potere ritornare nuovamente all’apoteosi
letteraria, sarà necessario attendere l’800, quando la Sicilia vive la seconda
grande stagione della sua immensa cultura letteraria e diventerà la meta più importante
del Gran Tour europeo. Degno di nota è Giovanni Meli, medico, abate, professore
e poeta, esponente del ritorno all’antica tradizione bucolica della Sicilia. Alla
fine del secolo si diffonderà il neoclassicismo.
Determinanti furono per l’affermazione di questa nuova corrente, gli scavi e le
scoperte archeologiche di Johan Winckelmann che nella sua storia dell’arte
antica pone come ideale di perfezione l’arte classica. L’archeologo e scrittore
Ignazio Paternò Castello, principe di Biscari (Catania 1719 – 1786), fu il
fondatore dell’accademia degli etnei e condusse numerosi scavi archeologici in tutta
la Sicilia, tanto che il suo palazzo barocco diventerà in poco tempo un vero e proprio
museo.
E che dire dell’eccelso poeta e traduttore Mario
Rapisardi (1844 – 1912)
il quale deve il suo successo anche alle spietate e spesso immotivate critiche mosse
da Giosuè Carducci.
Ma è con il Verismo, sorto intorno
al 1870, che la letteratura Siciliana vive una nuova e lunga stagione di successi,
durante la quale viene prodotta una narrativa di qualità eccelsa e sempre più attenta
ai problemi umani e sociali, volta a dare una rappresentazione grafica della vita
e del mondo fedele e tangente la realtà del tempo. I maggiori esponenti di questo
movimento furono Luigi Capuana (Mineo 1839
– Catania 1915), Giovanni Verga (Catania
1840 – 1922) e Federico de Roberto
(1861 – 1926)
Ai primi anni del ‘900 domina il teatro
che tende a rappresentare la vita quotidiana, soprattutto nelle sue tematiche amorose.
I più grandi cambiamenti culturali furono scatenati dalla forza e dall’orrore della
guerra mondiale: nasce in questo periodo il teatro del grottesco, che sulla scia
Shakespeariana fonde il comico ed il tragico, analizzando la vita con un gusto agrodolce.
Tra i suoi rappresentanti annoveriamo Enrico Cavicchioli (Pazzalio 1885 –
1954) ed il nisseno Pier Maria Rosso (1887 – 1956), la cui fama è stata oscurata
dalla fortuna di Luigi Pirandello (Agrigento
1867 – Roma 1936), il più grande tra gli scrittori di teatro siciliano.
La grandezza di questo autore consiste nell’aver
inventato un teatro nuovo, con personaggi drammatici e tormentati, uomini agitati
da dubbi ossessivi, afflitti da problemi insolubili, prigionieri di apparenze che
si sovrappongono alla realtà, il più delle volte, celandola.
La Sicilia, dopo i veristi e Pirandello, continua
ad essere terra di grandi scrittori. Salvatore Quasimodo (Modica
1901 – Napoli 1968) sensibile all’ermetismo, nelle sua prime poesie tratta la contemplazione
della natura nelle varie stagioni e l’amore per la sua terra d’origine per poi spostare,
in tempi più maturi, la sua attenzione verso i grandi dilemmi dell’uomo: l’amore,
il dolore, e la solitudine dell’essere umano.
Promotore
ed anticipatore di numerose correnti, Elio
Vittorini nacque a Siracusa ma trascorse l’infanzia in giro per
svariate località della Sicilia.
Giuseppe Tomasi di Lampedusa è l’autore de “Il Gattopardo”,
pubblicato postumo nel 1958. Ebbe uno straordinario successo tanto che fu la
prima opera in Italia a superare le 100.000 copie vendute ed il regista Luchino
Visconti ne trasse ispirazione per il celebre e omonimo film, ormai un cult
del cinema italiano.
E che dire di Vitaliano Brancati, di
Leonardo Sciascia e, per citare uno
dei più recenti, lo stesso Andrea Camilleri? Insomma, l’elenco sarebbe ancora molto ricco ma, tutto ciò,
ci serve solo per dire e sottolineare che il fermento letterario e culturale non
si è mai arrestato e la splendida Sicilia, dalle mille contraddizioni e la sua letteratura
di denuncia, di svago, dell’ironia e della diffidenza, continua a regalarci grandi
opere pregne di orgoglio siculo.
Ed è proprio sulla scia di questo interminabile
moto ondoso che questa piacevole “tramontana letteraria” continua a lambire menti
fini ed inchiostri pregiati; in uno dei tanti mi sono imbattuto, curiosando su internet.
Sto parlando di uno scrittore siciliano che di certo non avrà il blasone dei grandi
prima menzionati, del resto è risaputo il fatto che nemo est profeta in patria,
ma sicuramente è destinato ad arricchire la “mia lista” e ad irrompere con veemenza
e meritata maniera nella migliore bibliografia della scuola siciliana. Sto parlando
di Andrea Giostra, che solo da poco tempo posso fregiarmi di potere chiamare
amico, ma che ho conosciuto solo per mera casualità e piacevole coincidenza, prima
attraverso i suoi libri e, dopo, attraverso conoscenti comuni. Psicologo, criminologo
e scrittore palermitano, ben noto nella sua città ma anche a livello nazionale proprio
per aver vinto importanti premi, è anche autore di “Novelle brevi di Sicilia”,
opera che ho trovato online e gratuita.
Le
mie considerazioni vanno al di là dei motivi che abbiano spinto lo scrittore ad
aver editato e offerto alla libera fruizione pubblica questo capolavoro letterario,
anche perché, se così non fosse stato, difficilmente avrei scoperto e comprato i
suoi libri. Infatti, oggi più che mai, ci troviamo tempestati da un flusso oceanico
di testi che è sempre più difficile seguire, leggere e recensire: nella sola Italia
si parla infatti di 500 pubblicazioni al giorno, di autori che grazie all’esistenza
di “critici” ed opinionisti a pagamento compiacenti, vengono dipinti con enfasi
come prossimi capolavori letterari del momento; questa è una prassi diffusa che
spesso confonde e, naturalmente, depista l’orientamento dei lettori, i quali, una
volta comprato il libro e resesi conto dell’abbaglio, si ritrovano in mano solo
un libro le cui pagine saranno buone solo per accendere il camino o il barbecue.
Ma, naturalmente, questo non è il caso di Andrea Giostra e della sua pubblicazione
gratuita che di certo andrò a comprare. Al di là dello stile originale e alla competenza
linguistica ciò che, a mio avviso, rende superba questa raccolta, è il registro
narrativo sempre spontaneo, lineare, aggiungerei defaticante, da un lato e, dall’altro,
i preziosismi e le originali e sempre volute discrasie di una scelta glottologica
che solo in apparenza sembra rivolta ai lettori Siciliani, perché, in realtà, è
ben colta e apprezzata (sembra un paradosso) da chi Siciliano non è. Aver letto
“Novelle brevi di Sicilia” per me è stato un po’ come rispolverare il meglio
della produzione artistico-letteraria isolana, una magia che solo un eccellente
scrittore, conoscitore della sicilianità e, soprattutto, caparbio e indiscusso lettore,
è in grado di far vivere e respirare. Non aggiungo altro per non privare il lettore
del gusto sopraffino di leggere questa raccolta, visto che, come ho detto pocanzi,
è gratuita su internet e, prendendo in prestito una celebre citazione di Sciascia,
lasciate che vi dica: “… la Sicilia è quel continente fantastico in cui è impossibile
vivere senza immaginazione”, ma se volete cogliere ed assaporare ogni sua singola
fibra non potete fare a meno di leggere i classici… verissimo, ma non potete non
leggere Andrea Giostra il quale magari per molti non sarà un “Leone di Sicilia”,
o forse un maculato “Gattopardo”, ma penso che non me ne vorrà nessuno se
lo paragono (restando sempre in tema di felini) ad un bellissimo, ipnotico, fascinoso
ed ammaliante esemplare di “Persiano”. E il gatto, come è ben noto a tutti,
è l’unico animale capace di rubarci l’anima e il cuore.
Antonello
Di Carlo (critico letterario, traduttore, scrittore, poeta)
https://www.facebook.com/antonello.dicarlo
Per
leggere gratuitamente online la III edizione delle “Novelle brevi di Sicilia”, clicca
qui:
https://andreagiostrafilm.blogspot.com/2017/09/novelle-brevi-di-sicilia-mia-nonna-vita.html
L’Autore: Andrea Giostra
https://www.facebook.com/andreagiostrafilm/
https://andreagiostrafilm.blogspot.it
https://www.youtube.com/channel/UCJvCBdZmn_o9bWQA1IuD0Pg
Interviste
ad Andrea Giostra | Play List di YouTube:
https://www.youtube.com/playlist?list=PLwBvbICCL566fjtyqsPwctGuJ4YDekbKq
Interviste
ad Andrea Giostra | Play List di Facebook:
https://www.facebook.com/watch/124219894392445/2499554480294100/
“CTL editore”, Livorno, “Novelle brevi di Sicilia”, IV edizione, aprile 2022,
https://www.ctleditorelivorno.it/product-page/novelle-brevi-di-sicilia
“Casa Cărții de çtiință” ed., Cluj-Napoca, Transilvania, Romania, settembre
2021. “Povestiri scurte din Sicilia”,
IV edizione,
https://www.casacartii.ro/editura/carte/povestiri-din-sicilia/
“Biblios ed.”, Milano, dicembre 2020. “Novelle brevi di Sicilia”, IV edizione,
https://www.amazon.it/Novelle-brevi-Sicilia-Andrea-Giostra/dp/8894565521/
“Rupe Mutevole ed.”, Bedonia (Parma), novembre 2020. “Novelle brevi di Sicilia”, IV edizione,
https://www.rupemutevole.com/shop-online?ecmAdv=true&page=5
“La Macina onlus ed.”, Roma, ottobre 2020. “Novelle brevi di Sicilia”, IV edizione,
https://www.amazon.it/Novelle-brevi-Sicilia-Andrea-Giostra/dp/8894261425/
https://www.lamacinamagazine.it/pubblicato-il-libro-novelle-brevi-di-sicilia/