Scritto da Goldreick e prodotto da Giumo, il brano fa seguito al singolo Casa che in questa prima parte di 2022 ha permesso a Goldreick - cantautore, regista e art director - di farsi apprezzare sia a livello musicale che per la produzione multimediale a supporto delle sue uscite discografiche..
Così è anche per questo nuovo singolo, che Goldreick ha deciso di accompagnare con un videoclip di grande impatto emotivo: il timelapse di 10 anni di fotografie, un selfie al giorno, che l'autore si è scattato con costanza maniacale. E con un intento preciso: immortalare la somiglianza con papà.
Il risultato è una sequenza di oltre 3500 immagini scattate dal 2012 ad oggi - il progetto il più longevo di questo genere in Italia - in cui i fotogrammi del volto di Goldreick si alternano a quelli di suo padre, dando vita alla controparte visiva del racconto del brano.
"A differenza dei soliti timelapse focalizzati sui cambiamenti fisionomici dei protagonisti - spiega
Tornando al brano, nel testo Goldreick riflette sul rapporto con la sua famiglia, in particolare appunto il padre: "La canzone è divisa in due parti: nei primi due versi sono io stesso a parlare, rivolgendomi a mio papà, cosciente del grande uomo che è lui e del pessimo figlio che sono io. Invece negli altri due versi cito due frasi che dice sempre lui: mi consiglia sempre di ridere e fottermene perché si vive una volta soltanto".