Cortellino aka Enrico
Cortellino è un cantautore triestino. Dopo 10 anni di musica sotto lo
pseudonimo di Cortex, nel 2018 Enrico intraprende un nuovo percorso musicale,
più maturo e introspettivo, sotto il nome Cortellino.
Inaugura questo nuovo
progetto nell’ottobre dello stesso anno col singolo “140 km/h”, cover di Ivan
Graziani, e relativa videoclip con Nikita Pelizon. Il brano, assieme ai
successivi singoli “Usami”, “Cuore Logico” e “Solo quando sbaglio” (presentato
in anteprima su Rolling Stone Italia), anticipa l’album “Solo quando sbaglio”
(LaPOP 2019), seguito in estate dal #soloquandosbaglioTOUR. Nel 2020 escono
poi: “Un sorriso” feat. Yane; “Elettra” e “Un discorso da coniglio”. Il 2021 è
segnato dall’uscita del singolo “Il pensiero da nulla fugge”, dalla
collaborazione col producer Glitch, autore del rework in chiave dance di alcuni
classici del cantautore e dall’uscita della cover de “La stagione dell’amore”
di Battiato, mentre nel gennaio del 2022 esce la cover dello storico brano di
Lucio Dalla “Caruso”.
Il 15 aprile è uscito il
nuovo singolo dal titolo “Non ho bisogno di niente”, brano tenero dedicato
alla libertà, al mare e all’amore, che comanda sempre le dinamiche
universali. Il singolo è un esame di coscienza di Cortellino sulle distrazioni
e sui difetti, il tutto condito con una chitarra dal suono psichedelico.
Ciao Enrico, benvenuto. “Non ho bisogno di niente” è il tuo nuovo singolo
dedicato alla libertà, al mare e all’amore. Com’è nato? Cosa rappresenta per
te?
Ciao! “Non ho bisogno di niente” è una canzone che avevo nel cassetto da un
poco di tempo, parla del momento in cui mi sono accorto che quando sei felice
non hai bisogno di niente ed è un poco come se il tempo si fermasse, come quando Ivan
Graziani cantando diceva “perché son così corti i momenti belli”, nasce da
questa riflessione, da quanto la felicità apporta in noi la libertà, ho cercato
di fare una fotografia dell’emozione che mi ha portato a comporre questo brano.
Dopo
10 anni di musica sotto lo pseudonimo di Cortex, nel 2018 hai deciso di
intraprende un nuovo percorso musicale. Perché?
Più
che intraprendere un nuovo percorso musicale, ho voluto prendere coscienza di
me stesso e mi son voluto rappresentare con il mio cognome, e non più con uno
pseudonimo, credo sia stato più questo, una sorta di rendermi conto della mia
identità del non volermi nascondere dietro un personaggio, è una sorta di sfida con me stesso, l’ho sentito più come
farmi vedere nudo , spoglio e più puro, poi posso capire che questo cambiamento
possa turbare qualcuno ma io rimango sempre lo stesso e non rinnego nulla di
ciò che suonava cortex, anzi, live mi piace molto cantarne tutte le canzoni :-)
Hai reinterpretare la cover de “La stagione dell’amore” di Battiato, e
quella dello storico brano di Lucio Dalla “Caruso”. Cosa rappresentano per te questi due brani?
Sono
due brani storici che ormai ho dentro da tempo, mi piace suonarli live e credo
sia stato giusto dare loro una forma in versione registrata. Mi piace
reinterpretare le cover per far venir fuori il mio carattere, metterci qualcosa
di diverso per non finire a fare una copia esatta dell’originale.
Con quale artista ti piacerebbe collaborare e perché?
Il mio sogno sarebbe suonare una canzone con Neil Young, perché credo sia
il mio idolo, credo sia una cosa abbastanza irrealizzabile oggigiorno.
Rimanendo con i piedi a terra quando faccio una canzone in collaborazione credo
sia fondamentale creare la giusta atmosfera e portarla nel brano.
Prossimi impegni?
A
giugno uscirà un nuovo singolo. Per ora sto perlustrando il metaverso di The
Sandbox.