XVIII edizione de “La scena delle donne” in Friuli Venezia Giulia, al via l'8 marzo

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Un 8 marzo lunghissimo quello della Compagnia di Arti e Mestieri diretta da Bruna Braidotti, impegnata dal 1987 in un percorso di approfondimento sui temi della specificità delle donne attraverso la cultura e il teatro.
Ripartono domani in Friuli Venezia Giulia gli spettacoli della “La scena delle donne”, il festival di teatro femminile che giunge alla XVIII edizione. Il primo round della manifestazione, che si terrà fino al 2 aprile grazie al contributo del Comune di Fontanafredda, il sostegno di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Fondazione Friuli, e la collaborazione con il Comune di Cordenons e il centro antiviolenza Voce Donna Onlus Pordenone, ricomincia proprio dalla Giornata internazionale della donna. Parte così una lunga cavalcata di eventi che culmineranno in ottobre con l’ospitalità di compagnie internazionali.

“Connessioni generazionali” è il sottotitolo scelto per celebrare il diciottesimo anno di vita della storica manifestazione, che, spiega Bruna Braidotti, punta quest’anno a «creare connessioni tra le generazioni in vista del programma di settembre che sarà incentrato sulla tradizione teatrale delle donne nei secoli facendo incontrare le grandi autrici del passato con registe, autrici contemporanee e giovani leve del teatro».

Domani 8 marzo, nella Sala Consiliare di Vigonovo di Fontanafredda alle 18.30, “La scena delle donne” si apre con uno spettacolo di consolidato successo della Compagnia di Arti e Mestieri. Va in scena “Italia. Le donne italiane al voto”, scritto, diretto e interpretato da Bruna Braidotti, affiancata sul palco da Bianca Manzari, spettacolo vincitore del Premio Donne e Teatro 2007, che, come spiega la motivazione del premio, rappresenta un «notevole e raro esempio di teatro civile osservato con occhio femminile». Una storia di democrazia e speranza che inizia nel 1945, in tempi bellici, e arriva al voto del 1946 per riflettere sul difficile rapporto fra donne e politica. Lo fa scorrendo sul filo della memoria di una donna battezzata con il nome di Italia e della sorella Margherita.

Dal fascismo ai giorni nostri si delinea la storia dell’Italia secondo la particolare visione di una donna del popolo che insieme alla sorella è andata via dal Friuli proprio negli anni della guerra per lavorare a Milano come cameriera. Si susseguono nei ricordi e rivivono sulla scena fatti e vicende che coinvolgono le due giovani ragazze friulane fra Milano, dove hanno modo di venire a contatto con i gruppi di difesa delle donne, il lago di Iseo e il Friuli durante l’occupazione dei tedeschi e la Resistenza. Il voto conclude i ricordi di questo passato epico e segna la svolta. Dopo, il mondo è cambiato. Lo spettacolo illustra in che modo il voto delle donne ha aperto il contrastato cammino delle successive conquiste femminili con l’augurio che si realizzino quelle ancora da raggiungere.

 

 

 

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T. 0434 40115; +39 340 0718557

info@compagniadiartiemestieri.it;

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