Gianluca Veltri, nel noir "La regola del caos" LA MILANO DELLE PERIFERIE E DELLA MALAVITA INVISIBILE

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 La regola del caos (Mursia, pagg. 344 Euro 17,00) dello scrittore milanese Gianluca Veltri, primo noir della collana Giungla Gialla Milano di Mursia diretta da Fabrizio Carcano, costola tutta meneghina della serie di gialli della storica casa editrice che porta i lettori a scoprire fascino e misteri delle città italiane.

Il corpo di un uomo viene ripescato nelle acque del Ticino, vicino al ponte di barche di Bereguardo. Poiché la morte risulta avvenuta a Milano, il caso passa dalla Questura di Pavia a quella del capoluogo meneghino. L’indagine viene affidata a Crespo, pluridecorato ispettore della Mobile, dai modi spicci ma efficaci, e alla sua squadra. Nel frattempo, un delinquente di medio spessore chiede all’ispettore di aiutarlo a trovare sua figlia che da qualche giorno risulta scomparsa. Due trame parallele che si inseguono a ritmo sostenuto, con diversi cambi di scena, mentre una Milano moderna e sorniona veglierà sulle sorti dei personaggi

Ma quella raccontata da Gianluca Veltri è soprattutto la Milano meno conosciuta, quella delle periferie e della malavita notturna invisibile che inghiotte vite e misteri.

A stupire il lettore anche la minuziosa capacità e originalità descrittiva dei personaggi tipica di Veltri, che mette al centro un ispettore vecchio stampo ma dai tratti assolutamente non banali:

«Leonardo Marazzuti all’anagrafe, ma per tutti Crespo, per l’incredibile somiglianza con l’ex bomber argentino Hernan Crespo, ritiratosi da qualche anno dai riflettori del calcio giocato. Tra le varie squadre italiane in cui aveva militato anche la sua amata Inter, con ottimi risultati peraltro. Era in quegli anni di inizio nuovo millennio che Leonardo era diventato Crespo, in omaggio a quel campione. Gemelli diversi. O quasi. Fisico asciutto e prestante, scolpito da anni di palestra e arti marziali. Carattere forte e deciso, come quei whisky scozzesi torbati che o li ami, o proprio non riesci a buttarli giù. Spigoloso e all’occorrenza cinico, ma solo perché il fine giustifica i mezzi, e il suo fine era sempre la giustizia, per come la concepiva lui: stare dalla parte degli onesti e dei più deboli, a qualunque costo, anche infrangendo le regole se occorreva.»

Ad affiancarlo nell’inchiesta una squadra di sbirri dalle maniere spicce che spesso per contrastare la malavita non esita a spingere le regole un po’ più in là e che, durante le indagini, si lascia guidare dal ritmo, lo slang e il linguaggio di strada dei rapper milanesi Mahmood e Marracash che ben incarnano i racconti di una vita vissuta nelle periferie milanesi.


Gianluca Veltri
 nasce a Milano dove tutt’ora vive. È titolare di Anadema Haircut Milano (#anadema), prestigioso indirizzo milanese dedicato al binomio arte e capelli, e dell’omonima agenzia di truccatori e parrucchieri protagonista indiscussa dello showbiz e del panorama fashion. Da oltre venticinque anni lavora per la moda, le sfilate, la tv e la pubblicità curando il look di molte celebrity. Organizza corsi di hairstyle e backstage hair per diversi brand di settore. Ha partecipato per oltre due anni alla trasmissione radiofonica (Rai Radio 2), di Marco Santin (Gialappa’s Band), Grazie per. È amante del rap italiano e grande conoscitore delle periferie metropolitane che ha già esplorato in L’odore dell’asfaltoLa dimora del SantoHotel FloraE poi succede, e in numerosi racconti.

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