di Andrea Giostra - «Sono una persona assolutamente determinata, ma credo anche che qualcosa nella nostra vita sia deciso dalla dea Fortuna: è lei che tesse le nostre sorti. Sicuramente! Credo che ci voglia coraggio e non avere paura a lasciarsi andare. Davanti alla telecamera io mi sento a casa e questo viene avvertito dal pubblico» (Alessandra Costanza).
Ciao Alessandra, benvenuta e grazie
per avere accettato il nostro invito. Se ti dovessi presentare ai nostri
lettori, cosa racconteresti di te quale giornalista e
conduttrice televisivo della tua emittente “Tele One” di Palermo?
Ciao Andrea, ti ringrazio per l’intervista e per il tempo che mi hai dedicato. Sono una giornalista e conduttrice tv . Da un anno lavoro presso l’emittente siciliana TeleOne visibile sul Canale 19 e 519 del digitale terrestre ed in streaming su tutta la piattaforma multimediale, il sito teleone.it, l’app teleone e i social network YouTube, Facebook e Instagram. All’interno di questa rete mi occupo dei servizi giornalistici in onda al tg Medianews, della conduzione dello stesso 3 volte a settimana e della conduzione di programmi di approfondimento culturale, talent o intrattenimento. Durante questo anno di lavoro sono stata protagonista dei format Mirror One (Musica), 19 Play (spettacolo ed eventi), Cooking Rewind (cucina), Sweets King – La sfida all’ultimo dolce (pasticceria) e da sabato 23 ottobre alle 21.15 il fashion talent The Master Beauty ( Bellezza).
… chi è invece Alessandra Donna nella
sua quotidianità? Cosa ci racconti della tua vita al di là del tuo lavoro?
Sono mamma di tre bambini tutti piccoli. Hanno rispettivamente 6, 4 e quasi due anni. Sono sposata con il cantautore e musicista Alfonso Moscato leader del gruppo Cordepazze che ho conosciuto nel 2008 grazie ad un’intervista. Sono una di quelle donne che tra mille difficoltà cercano di gestire, casa, lavoro e famiglia e vi posso assicurare che non è assolutamente facile. Dormo molto poco, circa 4 massimo 5 ore a notte. L’unico momento della giornata in cui ho un po’ di tempo per riflettere e pensare a me o leggere qualcosa è a fine giornate intorno alle 23.00. Questo è il mio momento magico dove cerco di riordinare le idee per il giorno seguente. Credo che nella mia vita privata si possano rispecchiare molte donne che nonostante la stanchezza fisica e lo stress al quale sono sottoposte non smettono mai di regalare un sorriso o una parola di conforto alle persone che gli sono care.
Come e
quando è nata la tua passione per il giornalismo e qual è stato il tuo percorso
accademico, professionale ed esperienziale che ti ha portato ad essere
riconosciuta oggi come una bravissima professionista palermitana?
Inizio il
mio percorso professionale a 18 anni con TGS con il programma TGS Giovani
che era un tg realizzato da un gruppo di ragazzi giovanissimi e trattava i temi
legati alla scuola. La mia gavetta giornalistica nasce per gioco, con tanta
inconsapevolezza. L’unica cosa di cui sono stata sempre sicura nella mia vita
sin da piccolissima è che volevo fare la conduttrice televisiva ed iniziai con
il giornalismo proprio per questo. Dopo qualche anno a Tgs sono passata alla
conduzione di diversi programmi all’interno anche di altre tv regionali
siciliane come TeleRent, 7 Gold Sicilia, CTS e poi ho lavorato anche in progetti nazionali come
Donna Moderna Experience Store nel 2012 ed in diversi magazine online come
Sicilianews24, SonoDonna Magazine ed in ultimo Emmereports. Prevalentemente
sono sempre stata una giornalista video anche se non mi sono mancate
collaborazioni con magazine on line e canali web.
Purtroppo non ho mai trovato una persona in particolare che mi abbia messo sotto la sua ala protettrice e mi abbia insegnato tutto. Sono sempre stata un tipo vivace ed ho appreso in maniera autodidatta. Ovviamente ho conseguito una laurea magistrale ma non credo che il mio percorso di studi abbia sostenuto il mio percorso professionale. Ho trovato diverse persone dalle quali ho appreso, ho ascoltato. Il primo sicuramente che ricordo con tanto affetto è stato l’ingegnere Cappello del Giornale di Sicilia che è stato l’ideatore di Tgs Giovani. Poi Paolo di Girolamo di Telerent che più altro è un amico al quale sono legata e che conosco anche lui da quando avevo 18 anni. In questo ultimo anno ringrazio Roberto Marco Oddo direttore di produzione di TeleOne e regista, nonché autore di diversi programmi che conduco ed ovviamente l’editore Giuseppe Speciale per avermi scelta all’interno della loro squadra. Credo fermamente invece che il metro per conoscere se facciamo bene o meno il nostro mestiere sia il pubblico. Al pubblico sono sempre grata ogni giorno e cerco di coltivare un dialogo continuo attraverso i canali social.
Quali sono secondo te i punti di debolezza e quali quelli di forza in un lavoro come il tuo da fare a Palermo, e in Italia più in generale?
Palermo è distante dalle grandi emittenti nazionali: questo è il suo punto di debolezza. Secondo me vi è poca collaborazione tra colleghi, poco sostegno, poca voglia di fare squadra, assolutamente poco ascolto. Il punto di forza è che vi tanta creatività, arte ed ancora tanta voglia di produrre e sperimentare da parte degli artisti, cosa molto interessante per chi come me segue il settore spettacolo e vede nascere tanti talenti che poi vengono apprezzati e riconosciuti anche a livello nazionale.
Cosa si potrebbe e dovrebbe migliorare
nella tua professione per facilitare le donne a fare carriera e a crescere
professionalmente, dal tuo punto di vista e alla luce della tua esperienza
professionale?
Già aiutare le donne ponendo delle strutture che possano accogliere i propri figli accanto o all’interno del luogo di lavoro sarebbe una grande cosa. Un aiuto vero, concreto che darebbe una grande svolta al settore lavorativo femminile. Non aggiungo altro perché a me già andrebbe bene così.
«Appartengo a quella categoria di
persone che ritiene che ogni azione debba essere portata a termine. Non mi sono
mai chiesto se dovevo affrontare o no un certo problema, ma solo come
affrontarlo.» (Giovanni Falcone, “Cose di cosa nostra”, VII ed., Rizzoli libri
spa, Milano, 2016, p. 25 | I edizione 1991). Tu a quale
categoria di persone appartieni, volendo rimanere nelle parole di Giovanni
Falcone? Sei una persona che punta un obiettivo e cerca in tutti i modi di
raggiungerlo con determinazione e impegno, oppure pensi che conti molto il fato
e la fortuna per avere successo nella vita e nelle cose che si fanno, al di là
dei talenti posseduti e dell’impegno e della disciplina che mettiamo in quello
che facciamo?
Credo che ci voglia coraggio e non avere paura a lasciarsi andare. Davanti alla telecamera io mi sento a casa e questo viene avvertito dal pubblico.
«Un giornalista è la vedetta sul
ponte di comando della nave dello Stato. Prende nota delle vele di passaggio e
di tutte le piccole presenze di qualche interesse che punteggiano l’orizzonte
quando c’è bel tempo. Riferisce di naufraghi alla deriva che la nave può trarre
in salvo. Scruta attraverso la nebbia e la burrasca per allertare sui pericoli
incombenti. Non agisce in base al proprio reddito né ai profitti del
proprietario. Resta al suo posto per vigilare sulla sicurezza e il benessere
delle persone che confidano in lui.» (Joseph Pulitzer, “Sul giornalismo”,
Ed. Bollati Boringhieri, Torino, 2009). Cosa ti viene in mente leggendo queste
parole di chi, negli Stati Uniti, alla fine dell’Ottocento, ha ideato e
inventato il giornalismo moderno? Oggi, secondo te, i giornalisti fanno questo,
gli interessi del popolo e dello stato, oppure hanno indossato le vesti di
semplici servitori dei loro padroni-editori e delle lobby di potere che
rappresentano le società per le quali lavorano? Qual è il tuo pensiero da donna
che vive e lavora nel mondo della comunicazione e dell’informazione?
Esistono
diverse tipologie di persone, come esistono diverse tipologie di giornalisti.
C’è chi va avanti solo per seguire i propri interessi e chi informa con professionalità e passione. Non giudico nessuno. Il giornalista dovrebbe esclusivamente raccontare cercando di essere il più obiettivo possibile.
«Quale sarà la condizione della società e della politica di questa
Repubblica di qui a settant’anni, quando
«I perdenti, come gli autodidatti,
hanno sempre conoscenze più vaste dei vincenti, se vuoi vincere devi sapere una
cosa sola e non perdere tempo a saperle tutte, il piacere dell’erudizione è
riservato ai perdenti». (Umberto Eco, “Numero
Zero”, Bompiani ed., Milano, 2015). Cosa ne pensi di questa frase del
grande maestro Umberto Eco? Come secondo te va interpretata considerato che
oggi le TV, i mass media, i giornali, i social sono popolati da “opinionisti-tuttologi”
che si presentano come coloro che sanno “tutto di tutto” ma poi non
sanno “niente di niente”, ma vengono subdolamente utilizzati per creare
“opinione” nella gente comune e, se vogliamo, nel “popolo” che magari di
alcuni argomenti e temi sa poco? Come mai secondo te oggi il mondo
contemporaneo occidentale non si affida più a chi le cose le sa veramente, dal
punto di vista professionale, accademico, scientifico, conoscitivo ed
esperienziale, ma si affida e utilizza esclusivamente personaggi che
giustamente Umberto Eco definisce “autodidatti” – e che io chiamo “tuttologi
incompetenti” - ma che hanno assunto una posizione di visibilità
predominante che certamente influenza perversamente il loro pubblico? Una
posizione di predominio culturale all’insegna della tuttologia e per certi
versi di una sorta di disonestà intellettuale che da questa prospettiva ha
invaso il nostro Paese? Come ne esce la corretta informazione, la comunicazione
onesta da tutto questo secondo te?
Questi tuttologi, come li chiami tu, fanno infotainment quindi è intrattenimento travestito da informazione e cerca di prendere il cosiddetto pubblico generalista che magari segue determinati personaggi prima nei social e poi in tv. Oggi si cerca di prendere più possibile pubblico da tutte le parti. L’offerta è vastissima dal web ai canali a pagamento al digitale, quindi, secondo me, la tv nazionale sta cercando ancora una nuova strada ed un nuovo modo per fare ascolti e per fare show.
«… mi sono
trovato più volte a riflettere sul concetto di bellezza, e mi sono accorto che
potrei benissimo (…) ripetere in proposito quanto rispondeva Agostino alla
domanda su cosa fosse il tempo: “Se nessuno me lo chiede, lo so; se voglio
spiegarlo a chi me lo chiede, non lo so.”» (Umberto Eco, “La
bellezza”, GEDI gruppo editoriale ed., 2021, pp. 5-6). Per te cos’è la
bellezza? Prova a definire la bellezza dal tuo punto di vista. Come si fa a
riconoscere la bellezza secondo te?
La bellezza è un concetto che riguarda l’estetica ma anche secondo me il modo in cui si riesce a rompere un filtro, quindi riuscire ad emozionare attraverso i sensi. Rompere una barriera tra ciò che viene visto e colui che lo guarda.
«Io vivo in una specie di fornace di
affetti, amori, desideri, invenzioni, creazioni, attività e sogni. Non posso
descrivere la mia vita in base ai fatti perché l’estasi non risiede nei fatti,
in quello che succede o in quello che faccio, ma in ciò che viene suscitato in
me e in ciò che viene creato grazie a tutto questo… Quello che voglio dire è
che vivo una realtà al tempo stesso fisica e metafisica…» (Anaïs Nin, “Fuoco” in “Diari d’amore” terzo
volume, 1986). Cosa pensi di queste parole della grandissima scrittrice Anaïs
Nin? E quanto l’amore e i sentimenti così poderosi sono importanti per te e
incidono nella tua professione?
Io sono una donna di sentimento. Ho sempre e solo ragionato con il cuore. È la mia natura e non posso farci nulla. Seguo l’istinto, la passione e gli affetti. So che dovrei essere più pragmatica, sicuramente nel tempo e con l’età sono diventata molto diplomatica ma purtroppo mai fredda e calcolatrice. Non ho mai avuto paura di bruciarmi. Specialmente in questo periodo della mia vita desidero aprire tutte le porte e valicare le soglie. Mi innamoro sempre come una bambina di qualsiasi cosa e credo che ciò che è bello arriva inaspettatamente se il cuore è libero e la mente aperta.
Se per un momento dovessi pensare alle
persone che ti hanno dato una mano, che ti hanno aiutata significativamente
nella tua vita professionale e umana, soprattutto nei momenti di difficoltà e
di insicurezza che avrai vissuto, che sono state determinanti per le tue scelte
professionali e di vita portandoti a prendere quelle decisioni che ti hanno
condotto dove sei oggi, a realizzare i tuoi sogni, a chi penseresti? Chi sono
queste persone che ti senti di ringraziare pubblicamente in questa intervista,
e perché proprio loro?
Le persone in generale ti lasciano sola. Sempre. Specialmente nei momenti difficili: io sono caduta ed io mi sono rialzata, anzi ho sempre trovato persone pronte a buttarmi a terra, nonostante io abbia sempre avuto un pensiero carino per tutti. Le uniche persone che ci sostengono veramente con amore sono i genitori, sin dalla nascita. Sono decisamente testarda e seguo l’intuito. Quel poco che ho ottenuto e perché non ho mai perso la speranza nel mio percorso di vita ed ho curato sempre nei singoli dettagli ogni mio progetto.
Gli autori e i libri che secondo te
andrebbero letti assolutamente quali sono? Consiglia ai nostri lettori almeno
tre libri e tre autori da leggere nei prossimi mesi dicendoci il motivo della
tua scelta.
Adoro i libri di Paolo Coelho . Li ho letti quasi tutti. I miei preferiti sono L’alchimista, Brida e Undici minuti. Mi piace molto Gramellini ed il suo libro Fai Bei Sogni, forse perché anche io ho perso un genitore e capisco a pieno le sue descrizioni. Leggo poi molti libri di settore come Psicoanalisi della moda di Lemoine Luccioni. Credo che il più grande percorso che dobbiamo fare è dentro noi stessi, il nostro corpo, le nostre vicissitudini giornaliere sono uno star gate per arrivare a ben altro. Sono tutti libri che fanno riflettere sul proprio cammino interiore.
Ti andrebbe di consigliare ai nostri
lettori tre film da vedere? E perché secondo te proprio questi?
La la Land (2016), Father and Daughter (2015) e Metropolis (1927) di Fritz Lang. Adoro anche tutti i film di Gabriele Muccino e di Ferzan Ozpetek e naturalmente Kubrick. Il cinema lo amo tutto non a caso sono laureata al Dams. Sono film che emozionano o per musica, immagini estetiche o per il plot.
Ci parli dei tuoi imminenti e prossimi
impegni professionali? A cosa stai lavorando in questo momento che vuoi
condividere con i nostri lettori?
Il 23 Ottobre alle 21.15 su TeleOne
andrà in onda per 8 settimane il fashion
talent The Master Beauty . La
conduzione è affidata a me, mentre la regia è di Roberto Marco Oddo anche
autore del format insieme a Salvuccio Canfora, famoso Hair Stylist.
Le puntate : 4
di eliminazione diretta, 2 di semifinale, 1 finale e una rewind che racconterà
dell'intero percorso del format, terranno compagnia il pubblico che si farà
coinvolgere dai cambi look ideati dagli esperti acconciatori che hanno pensato
anche agli outfit ed al trucco delle
modelle.
Otto hair
stylist selezionati online grazie
all’invio di video candidature si sfideranno
per contendersi l’ambito titolo “ The Master Beauty Hair.
“The Master Beauty è stata una grande sfida
portata a termine con tanto amore e passione da una ricca squadra di tecnici,
autori, fotografi professionisti ed hair
stylist. È un piacere vedere nascere un’idea e metterla in atto con impegno e determinazione. Non
finirò mai di essere grata a tutte le persone con le quali lavoro per tutti i
momenti condivisi insieme, per il rispetto e la professionalità che ci
accomuna. Sono sicura che è un programma che piacerà molto al pubblico. “
POTETE SEGUIRE THE MASTER BEAUTY SU:
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Dove potranno seguirti le persone he
leggeranno questa intervista?
Il pubblico mi può seguire naturalmente su TeleOne o sui canali social scritti sotto.
Per concludere, cosa vuoi dire chi
leggerà questa nostra chiacchierata?
Abbiate cura di voi ed Amate e soprattutto grazie per aver letto tutta l’intervista sino alla fine!!!!!
Foto copertina: Tony Rappa
Alessandra Costanza
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Andrea Giostra
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