Intervista a Mauro Marsu e Salvatore Torregrossa sul progetto "Post Fata Resurgo"

P.F.R. (Post Fata Resurgo) è un progetto che omaggia e incarna musicalmente quel “Post Fata Resurgo”, da sempre motto della città di Castellammare di Stabia (NA), nonché titolo dell’album.

Il duo è formato dal rapper/MC Mauro Marsu, (tra i frontman dei Resurrextion dal 2002) e dal polistrumentista Salvatore Torregrossa, che spazia tra tastiere, chitarra, sax, tromba, basso, fisarmonica, percussioni e tutto ciò che suona.

 

I due artisti, dopo aver collaborato per il disco "Prima dell'alba", per il brano “HavaNapolis” (col cubano Alex Acosta) e dopo varie collaborazioni in “lockdown” nel 2020, hanno deciso di dar via a un progetto condiviso.

Post Fata Resurgo è il frutto di questo lavoro (anticipato dall’EP “Assaggi”, uscito il 16 dicembre 2020).

 

Una musica catartica, provocatoria, liberatoria. 

 

Più che di Musica Rap il progetto è… Rap su Musica, 1000 influenze, 0 barriere.

Letteralmente: nel disco infatti ci sono molteplici influenze oltre al rap: funk, soul, jazz, ballad, napoletana, rock, punk-rock, disco, folk, tradizionale, scat fino al pezzo “22 e 55 Museca” che miscela insieme 15 generi differenti!

Il minimo comune denominatore è il Rap, ma declinato su strumentali che raccolgono e miscelano anni di ascolti, studi, ricerca e passione per la musica.

 

Il disco è stato registrato a Castellammare di Stabia, nel “Sanamusica Studio” di Salvatore Torregrossa, che ha curato i mix dell’album (ad eccezione delle tracce 2,3 e 4, missate da DJ Spider). Il Coro degli Ultras presente nell’ultima traccia è stato registrato al SDM Recording Studio, Gragnano (NA).

I master sono stati curati da DJ Spider (membro dei Resurrextion e del team di produzione Overmuzik).

 

Parlaci del nuovo singolo / del nuovo album. Che impronta hai voluto dargli?

 

Mauro Marsu: L’album “Post Fata Resurgo” è frutto di un bellissimo processo creativo realizzato insieme a Salvatore Torregrossa e a tutti gli ospiti che hanno impreziosito il disco. Come ci piace dire: più che musica Rap… è Rap su Musica, 1000 influenze 0 barriere. Le produzioni musicali miscelano anni di ascolti nel disco infatti  ci sono molteplici influenze oltre al rap: funk, soul, jazz, ballad, napoletana, rock, punk-rock, disco, folk, tradizionale, scat fino al pezzo “22 e 55 Museca” dove abbiamo portato al massimo questo concetto di sperimentazione, facendo un brano che spazia tra 15 generi differenti!

Per quanto riguarda il singolo di lancio, “Mamma d’’o Carmene!” con la preziosa collaborazione di Daniele Sepe al sax, si tratta sicuramente del brano che spinge l’acceleratore sull’ironia, che come mi piace dire “è il modo più serio di affrontare la vita”. È stato molto bello realizzare il video, che vi invito a vedere su Youtube, con la collaborazione della “Compagnia degli Sbuffi”: Aldo de Martino e Violetta Ercolano, hanno realizzato dei pupi ad immagine mia e di Salvatore, che si alternano a noi in scena.

 

Salvatore Torregrossa: Mamma d’’o Carmene!... è il titolo del nuovo singolo dell’album PFR ma era proprio una esclamazione in verità! Ed è l’impronta che con Mauro abbiamo voluto dare a tutto l’album. Una cosa che lasciasse entusiasmo partendo da riflessioni forti ma anche da atmosfere molto varie e sempre sorprendenti!

 

Quali sono i tuoi cantanti di riferimento?

Mauro Marsu: Non ne ho uno in particolare, un po’ come per la parte musicale del disco, anche i miei ascolti sono variegati. Mi piace la musica che comunica qualcosa di forte, che emozioni e provochi reazioni, al di là del genere che accompagna quel “certo tipo di testo”. Sono un collezionista di musica black, principalmente rap, ho centinaia e centinaia di dischi, ma son cresciuto anche ascoltando il cantautorato italiano, la musica napoletana e del buon rock. Ricordo che da  piccolo, ad esempio, ho consumato la musicassetta de “La Gatta Cenerentola” della Nuova Compagnia di Canto Popolare, che ascoltavano i miei genitori: la stragrande maggioranza dei brani è in rima!

 

Salvatore Torregrossa:  I miei musicisti di riferimento... Miles sicuramente. Come potenza enzimatica e diffusore di talenti. Ogni suo musicista è diventata un caposcuola...

E poi qui in Italia tra i tanti uber alles James Senese. Talento puro e grande capacità di arrivare all’anima degli ascoltatori.

 

Qual è l’esperienza lavorativa che più ti ha segnato fino ad ora?

Mauro Marsu: Per quanto riguarda il duo P.F.R. nato sul finire del 2020, sicuramente è stata significativa la partecipazione all’Arezzo Wawe contest che ci ha visto vincere il titolo di “Best Arezzo Wawe Band 2021” per la Campania! Speriamo si possa fare una fase finale nazionale dal vivo!

Io e Salvatore poi abbiamo entrambi lunghi percorsi alle spalle, io ad esempio dal 2002 sono parte della crew Hip Hop “Resurrextion”, ad ottobre festeggeremo i 19 anni dalla Fondazione, un percorso sicuramente significativo e ricco di bei momenti.

 

Salvatore Torregrossa: Tutta la mia attività, tra musica, teatro, scrittura, musicoterapia è quotidianamente formante.

Per me non contano tanto i nomi ma le emozioni e i percorsi.

 

Invece quella mai fatta e che ti piacerebbe fare?

Mauro Marsu: Mi piacerebbe avere l’occasione di fare un tour con la band che abbiamo messo su per suonare dal vivo il disco “Post Fata Resurgo”, speriamo che le condizioni particolari nelle quali ci troviamo lo consentano. Il 30 Settembre avremo il primo concerto di presentazione, a Piano di Sorrento, nel “Campetto di Mortora” con la band al completo: Rosalba Alfano alla voce, Antonello Buonocore al basso, Pasquale Ferraioli alla batteria e Antonio Suarato alla chitarra.

 

Salvatore Torregrossa:  Mi piacerebbe suonare con Senese. Davvero lo stimo moltissimo.

 

Progetti futuri? Farai un tour?

Mauro Marsu:  Ci auguriamo ci siano le condizioni giuste per suonare dal vivo e portare l’anima del nostro disco dalle mille influenze e 0 barriere, i suoi forti messaggi, in giro. Prossima tappa obbligatoria Castellammare di Stabia, la città alla quale è dedicato buona parte del disco (Post Fata Resurgo è il motto cittadino). Sarebbe bello anche fare registrazioni dei brani “suonati dal vivo”.

L’album è uscito relativamente da poco, siamo curiosi di raccogliere feedback e sensazioni dagli ascoltatori, per scambiare opinioni costruttive e avere nuovi stimoli per nuove produzioni.

 

Salvatore Torregrossa:  Progetti per il futuro... ‘na parmigiana’e mulignane!

Come dice Avitabile in un suo brano.

Speriamo di portare in giro in tutta Italia e oltre PFR live.

Un progetto che parte dal disco ma va molto oltre a mio avviso.

Fattitaliani

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