L'incontro di due storie fortemente radicate nella memoria degli italiani che, caso ha voluto, si sono svolte negli stessi giorni: la vicenda di Alfredino Rampi e quella di Roberto Peci.
Lo spettacolo ripercorre i momenti delle due storie con la volontà di risvegliare la memoria emotiva collettiva e trarre insegnamenti dall'esperienza comune.
Il 10 giugno 1981 Roberto trova pistole puntate, cade in un bagagliaio e non lo vede nessuno. Alfredino trova un buco nel terreno, cade e non lo vede nessuno.
Una diretta televisiva di tre giorni che racconta i tentativi di salvare Alfredino e il circo mediatico che genera l'evento. Cinquantaquattro giorni di prigionia documentati da video. Due innocenti sotto l'occhio della telecamera. Due pubbliche solitudini date in pasto al pubblico. La televisione si trasforma e modifica il linguaggio con cui dialoga con gli italiani chiusi nelle proprie case.
L’inizio del buio è un racconto emozionante e coinvolgente a due voci che chiede di riflettere sull'ingresso prepotente della televisione nelle nostre vite.
Note di regia
Si pensa sempre dopo. Quando tutto è finito. Mentre per le cose accadono abbiamo la vista corta.
Ma il dopo arriva quando ormai è tardi.
Dopo si può solo raccontare. Il racconto è un modo per ripercorrere, ricostruire, ricordare; serve a mettere in ordine gli eventi, stabilendo connessioni tra cause ed effetti, nella speranza, forse vana, di poter arrivare più lucidi e consapevoli all’appuntamento con il prossimo incidente, la prossima emergenza.
Non tutti gli anni sono uguali. Alcuni restano, altri scompaiono. Alcuni passano in fretta altri sembrano non finire mai.
Il 1981 è stato un anno eretico, che ricordiamo perché una tragedia, che ha colpito qualcuno che neanche conoscevamo, ci ha travolto come se fosse accaduta a noi in prima persona. Il dolore di un prossimo del tutto anonimo ci è sembrato fosse il nostro dolore.
Nel giugno del 1981 l’esperienza privata, invece di ripiegare su se stessa, rimanendo nei confini protetti dell’intimo, si espande fino a coincidere con quella di un’intera comunità. Il 1981 è il primo anno di una nuova era.
Per la prima volta il dolore privato diventava esperienza pubblica, materiale mediatico da spolpare fino a scarnificarlo.
Ma il dopo non è stato quello della riflessione, della comprensione e della rettifica; è stato il dopo militante dei media sciacalli, dell’uso e dell’abuso pubblico della sofferenza privata, della fine del pudore, giustiziato nella pubblica piazza in nome dell’ostentazione oscena senza se e senza ma.
L’inizio del buio
Debutto nazionale
28 agosto ore 21.00
Dal romanzo di Walter Veltroni
Adattamento teatrale di Sara Valerio
Regia Peppino Mazzotta
Con Sara Valerio e Giancarlo Fares
Light Designer Francesco Barbera
Musiche inedite e sonorizzazioni Massimo Cordovani
XXXV Todi Festival
Teatro Comunale
Biglietti disponibili su
https://ticketitalia.com/l-
Prezzo: 15.00 euro + prevendita