La canzone paragona la vita alla porta girevole di un lussuosissimo hotel a mille stelle: le persone entrano, escono e talvolta tornano. Cosa lasciano? Nulla, che è tutto quello che abbiamo.
La metafora viene allargata e così una camera d'albergo simboleggia la gabbia toracica che rinchiude e protegge il cuore, le lenzuola stropicciate dopo la notte sono occhi pieni di lacrime, puri.
L'intento del brano è quello di consegnare all'ascoltatore un'opera apparentemente incompleta.
Il ritornello solo strumentale è pensato per dare la possibilità di farlo proprio e ascoltarsi.
"Come facevamo da piccoli, vi lascio un disegno da colorare.
Scegliete i vostri colori preferiti e divertitevi.
Qualora doveste uscire dai margini non preoccupatevi, nessuno vi giudicherà. Siete voi con voi stessi. Nessuno è più importante."
Con questa raccomandazione l'autore augura buon ascolto a chiunque voglia dedicare un momento a "Hotel MilleStelle".
Alessio Santi, in arte Avus Ars è una persona curiosa, poliedrica e libera alla continua ricerca di emozioni vere.
Ritiene che l'arte sia l'unica speranza e una via di salvezza.
Avus deriva dal latino, significa Nonno.
Ars significa Arte.
È attivo anche come regista e il suo corto "Rivoluzione" ha vinto il primo premio al Festival Internazionale Del Film Corto - Tulipani Di Seta Nera
L'artista è anche autore del libro "A.C.M. - Questo non è un libro" disponibile su Amazon.