Quanto
"There is no me" rappresenta il suo mondo artistico?
Lo rappresenta nella misura in cui nella pittura mi trovo e mi perdo, mi disoriento tracciando continuamente nuovi percorsi possibili.
Conosce già le
altre artiste coinvolte nel collettivo?
Avevo già avuto modo di conoscere ed esporre in altre mostre con Linda Randazzo, Daniela Balsamo e con Cetty Previtera, pittrici di cui stimo molto il lavoro.
Come definirebbe il suo stile?
Il mio lavoro ha le caratteristiche di una figurazione che ha sempre avuto a che fare con un immaginario cinematografico e con l’immagine video. La mia è una ricerca multimediale che fa riferimento alle nuove tecnologie ma che si completa con il linguaggio pittorico più tradizionale.
There is no me
Il suo primo
approccio all'arte come e quando è stato? Racconti...
Fin dalla scuola avevo questa predisposizione per cui è stato naturale proseguire anche con gli studi artistici.
Una catanese come Lei che rapporto ha con la Capitale?
Palermo mi affascina e allo stesso tempo mi stanca incredibilmente. È una città
bella e intensa ma difficile, con cui sto ancora cercando di instaurare un
rapporto più equilibrato, nonostante la consideri quasi una seconda casa. Giovanni Zambito.
Samantha Torrisi (Catania, 1977), si è diplomata con il massimo dei voti in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Catania nel 2002. Vive e lavora alle pendici dell’Etna.
Nei suoi dipinti, dà vita a un mondo indefinito ed irreale basando la sua ricerca sulle tante contaminazioni dei media di oggi. Le sue opere fanno parte di diverse collezioni di arte contemporanea pubbliche e private. Ha collaborato a progetti multidisciplinari e si occupa di grafica editoriale. In più di vent’anni di attività, ha partecipato a concorsi, fiere d’arte contemporanea internazionali (tra le quali: Art Market Budapest, Art Athina, Paratissima e The Others a Torino, Affordable Milano, Kracow Art Fair, KunstArt Bolzano, Art Vilnius Lituania, BAF Bergamo) e a numerose mostre collettive e personali in Italia e all’estero.“Dalle parti di me”, a cura di Ivan Quaroni alla Galleria KōArt di Catania nel 2017 e “Dell'infinito il nulla”, a cura di Francesco Piazza alla Galleria Giuseppe Veniero Project a Palermo nel 2019, sono due dei suoi progetti personali più recenti. Tra le collettive del 2021: “Le Cento Sicilie. Il più ibrido dei continenti”, un progetto curatoriale del Parco Archeologico Naxos Taormina, testo critico di Ivan Quaroni, Palazzo Ciampoli, Taormina (ME). “Canone Doppio” a cura di Francesco Piazza, con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Atene, The Project Gallery, Atene (Grecia).