In un viaggio alla ricerca delle radici profonde della paura e del pregiudizio verso “gli altri”, gli abitanti di questa Europa in miniatura sono chiamati a mettere in discussione la propria identità, a partire dall'icona stessa della loro fede: un Gesù nero.
Ieri sera, A Black Jesus è stati proiettato nella suggestiva piazza Umberto I di Siculiana. Il regista Luca Lucchesi ha presentato il film insieme ai suoi protagonisti. Tra di loro anche Edward Zorobah, il giovane migrante ghanese che dal 2018 al 2019 è stato ospite del Centro di Accoglienza Speciale (CAS) Villa Sikania di Siculiana e la cui storia è al centro della vicenda narrata nel documentario.
Ad aprire la serata la ministra alle Pari Opportunià, Elena Bonetti, con un video messaggio: “ Un saluto grato a tutta la comunità di Siculiana, al Sindaco Giuseppe Zambito e a Luca Lucchesi, regista di questa importante produzione cinematografica. È un’occasione importante, non solo per la comunità di Siculiana, ma per tutto il nostro Paese, di riflettere e di osservare con uno sguardo nuovo la necessità di farci portatori di un modello sociale inclusivo e accogliente, per un nuovo modello di Europa, che anche la nostra bella terra della Sicilia vuole e sa interpretare, attraverso il coraggio della solidarietà e affrontando le difficoltà che derivano dall’incontro con le diversità e con la sofferenza di popoli che ancora oggi attraversano il nostro mare per raggiungere la nostra terra e cercare attraverso il nostro Paese il raggiungimento di una speranza possibile.
È uno nuovo sguardo disincantato quello di cui dobbiamo farci portatori, ma uno sguardo di umanità profonda, che sa guardare le criticità, che sa riconoscere le reciproche paure ma che nello stesso tempo in queste paure e resistenze trova la ragione di un coraggio che va messo in campo: quello dell’incontro e di un modello di società che si renda corresponsabile, in particolare nell’ambito europeo.
È uno sguardo delicato quello che racconta la vita delle donne e degli uomini di Siculiana e di questi giovani ragazzi e ragazze che entrano a far parte di questa comunità e ne colgono l’antica tradizione di incontro e accoglienza, di umanità ferita e rinnovata. Vi sono davvero grata per questa bella occasione e auguro non solo alla vostra comunità e a tutta la Regione Siciliana, ma a tutti noi di sapere interpretare, anche dopo questo momento drammaticamente aggravato dalla pandemia, uno sguardo di umanità capace del coraggio della solidarietà e dell’incontro e anche della speranza. “
Nel corso della serata è stata conferita a Edward Zorobah e al produttore e regista tedesco Wim
Il sindaco di Siculiana dott. Giuseppe Zambito saluta l’arrivo a Siculiana del film A Black Jesus e annuncia il conferimento della cittadinanza onoraria al protagonista del documentario Edward Zorobah:
“ Una serata straordinaria. Un film realista e poetico. Un racconto carico di umanità, che partendo da Siculiana, assume un linguaggio universale.
Una comunità allo specchio, che non nasconde paure, preoccupazioni, pregiudizi e dimostra di essere capace di grandi gesti di solidarietà e accoglienza.
Con il conferimento della cittadinanza onoraria Edward Zorobah, diventa il nostro ambasciatore nel mondo. E' la risposta vera e concreta, di una inclusione possibile.
Le immagini di Luca Lucchesi, grazie ad una regia priva di facili strumentalizzazioni, accompagnate dalle bellissime musiche di Roy Paci, consegnano un quadro carico di emozioni. Un'alternanza di sensazioni che ci costringono a pensare. L'amarezza, la solitudine, il coraggio, e poi lo sguardo che si posa lucido tra le nostre vie, sui nostri volti. Il Simulacro del Cristo Nero che accompagna le storie che si intrecciano, abbattendo barriere e pregiudizi, per riscoprire la bellezza di una umanità rinnovata, rigenerata e, soprattutto, possibile”.
Il regista Luca Lucchesi commenta così la notizia della cittadinanza onoraria per Edward:
“Ho conosciuto Edward durante la processione del Cristo nero di Siculiana. Era arrivato a Siculiana da qualche giorno. I suoi occhi erano ancora sospesi su un orizzonte di dolore, da qualche parte nel
Mediterraneo tra la Libia e la Sicilia. L’incontro con quel cristo nero come lui, sollevato per le vie del paese dai miei compaesani, avrebbe iniziato per lui un cammino nuovo. Non lo sapeva Edward. Non lo sapevo io. Abbiamo avuto la fortuna entrambi di essere testimoni di un miracolo. E in parte di esserne stati anche gli artefici. Il 25 luglio Edward riceverà la cittadinanza onoraria di Siculiana. Quello che giudici e commissioni, leggi e burocrati, non sono ancora stati in grado di certificare, verrà una volta e per tutte proclamato da un’intera comunità di uomini e donne: Edward è uno di noi.“
Il produttore Wim Wenders commenta così l’onorificenza conferita a Edward: “Sono molto orgoglioso di aver prodotto A Black Jesus. Non solo per il valore cinematografico dell'opera prima del mio assistente di lunga data Luca Lucchesi. Ma anche e soprattutto per aver contribuito ad innescare un dialogo su uno dei temi più drammatici del nostro tempo. Come cittadini di questa Europa, abbiamo una grande responsabilità nei confronti delle moltitudini di esseri umani che ogni giorno intraprendono un drammatico viaggio verso le nostre coste. Una responsabilità che purtroppo trascuriamo.
La notizia della cittadinanza onoraria per Edward Zorobah, protagonista del film, è un piccolo gesto di speranza e maturità civile che segna una tappa importante nella storia della cittadina di Siculiana. Dopo anni di diffidenza e paura, ora è il momento del dialogo e del coraggio.
Mi auguro che Edward adesso possa finalmente ottenere il documento necessario per restare in Italia, a Siculiana. È stato lui il vero artefice di questo piccolo miracolo di integrazione e rispetto reciproco: un vero atto di coraggio civile che ora deve essere ufficialmente premiato e riconosciuto. ”
Il compositore della colonna sonora originale Roy Paci, presente a Siculiana per la proiezione del film A Black Jesus, commenta con queste parole:
“ È stata una grande gioia, dopo un periodo che ci ha tenuto lontani, riabbracciare Luca ed Edward e già mi emoziono al pensiero di poter assistere alla proiezione di “A Black Jesus” a Siculiana, condividendo con tutta questa splendida comunità l’idea di un futuro da ridisegnare, riportando al centro l’umanità.
Attraverso l’accoglienza e soprattutto l’integrazione, si può ridare dignità a questi nostri fratelli e sorelle che raggiungono, dopo difficili e pericolosi viaggi, la nostra terra.
Scrivere questa colonna sonora è stato un dono, un flusso di emozioni che mi ha invaso e che si è trasformato in una composizione musicale intensa, dando voce alla tradizione delle bande ed esaltandone la potenza comunicativa corale; spero di essere riuscito con questa mia narrazione sonora ad aggiungere le giuste sfumature ad una storia che mi è entrata nel cuore, come il suo protagonista e mi auguro che grazie a questo lavoro ed all’impegno di tutti noi, Edward possa finalmente ottenere, dopo quattro anni, i documenti necessari per proseguire il coraggioso cammino per realizzare i suoi sogni. ”
"Siculiana è una comunità viva, che accoglie, che non nasconde i problemi. Il rapporto della comunità con Villa Sikania, che adesso è centro per la quarantena anti-Covid, è sempre stato un rapporto difficile, ma pieno di gesti di attenzione e solidarietà. Siculiana credo che sia un paese, una comunità molto coraggiosa". Lo ha detto, ieri sera, a margine della presentazione del film documentario "A Black Jesus", il prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa. "Questo film, che andrà in giro per il mondo, darà un'idea di cosa significa veramente convivere con il fenomeno migratorio - ha aggiunto il prefetto - . E' un'esperienza difficile in cui può venire fuori il peggio, ma anche tanto bene come quello che abbiamo visto, la storia di Edward Zorobah"
Trailer del film: https://vimeo.com/466663519
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