Dopo il successo della micro stagione che ha animato il palcoscenico per tutto il mese di maggio, il Teatro Lo Spazio, nel cuore del quartiere San Giovanni a Roma, non va in vacanza e inaugura la sua prima stagione estiva, all’aperto, dal 25 giugno al 16 luglio, intitolata “Lo Spazio en plein air".
Dieci serate per otto imperdibili eventi tra teatro canzone, monologhi, reading, concerti, incursioni artistiche e musicali, performance estemporanee e di strada, che renderanno l’ora dell’aperitivo un rituale ancora più piacevole, all’ombra della basilica di San Giovanni.
Uno spazio “en plein air”, appunto, che tiene conto delle“Impressioni di Teatro “, una nuova e inevitabile formula che trasforma la sala di Via Locri in un luogo che guarda al passato, adun periodo in cui gli artisti impressionisti si affermano sulla cena artistica mondiale per delineare un nuovo linguaggio pittorico che restituisce al fruitore l’impressione leggera, quanto penetrante,della luce che cambia e plasma la vita facendo vibrare gli oggetti come i personaggi.
Così “ per dare l’impressione, nonostante il periodo, di stare bene“, afferma Manuel Paruccini, direttore artistico del Teatro Lo Spazio, “portiamo nel cortile antistante il teatro tutta la leggerezza di momenti , performance teatrali che sono schegge di vita di un estate che mai come adesso vuole essere simbolo del ritorno.”
Apre la rassegna il 25 giugno ( in replica 1-8-15/07/2021)“Lustrascarpe”
A seguire il 29 giugno, l’ omaggio a un altro immenso artista come Giorgio Gaber con “Oddio come siamo libere” di e con Marzia Ercolani e Valentin
Spazio poi a “A modo mio” ( il 30 giugno) con Riccardo Castagnari, un concerto per solistae pianoforte, con pochi pochi orpelli e tante canzoni eseguite al Piano dal maestro Andrea Calvani in un susseguirsi di omaggi e citazioni, da Milly a Gabriella Ferri, da Leopoldo Mastelloni a Paolo Poli, da Marlene Dietrich a Frank Sinatra, dall’evergreen americano alla canzone napoletana, da Ute Lemper a Gloria Gaynor, con altre sorprese.
Il 6 luglio sarà la volta di “Psicosi del 2121” di e con Ludovica Bei e Franco Savi. Che cos’hanno in comune una trentenne di Spinaceto che fa l’attrice ma anche la cameriera e un ragazzo di Roma nord che non ha mai lavorato un giorno in vita sua? Apparentemente nulla, se non il fatto che parlano, parlano, parlano senza sapere minimamente dove andare a parare: dalla quarantena al body positive, dalla famiglia alla masturbazione. Condividono le loro psicosi in un momento in cui queste affiorano più forti che mai.
Il 7 luglio ci si immergerà, invece, nelle atmosfere del “Cafe’Chantant” di Adele
Chiude la stagione, il 16 luglio, Attilio Fontana con “