Fanelli Demolizioni presentano l'album "Aspettando Depot", un disco pieno di vita, vibrazioni positive, entusiasmo

Fattitaliani


Demolire la negatività dei nostri giorni “bui” sembra la missione di Fanelli Demolizioni. Tra groove funk, riff assassini ed energici, beats quasi sempre uptempo e testi fantasiosi, mai scontati (guarda caso Vasco Brondi citò Nanni Fanelli come una grande fonte di ispirazione ai tempi del primo disco di Le Luci..), un disco di grande impatto, colonna sonora perfetta per le movide a venire (legali o illegali che siano).  Da sottolineare poi la presenza di un’eminenza grigia come Giorgio Canali. Il disco infatti esce per la sua label e non sarebbe potuto essere diversamente visto che Canali ha già lavorato tre volte ai progetti di Fanelli, nel 2003 e 2006 con i Quinto Stato e nel 2011 con i Nolatzco. Inoltre Nanni ha suonato il basso nel disco Rojo di Giorgio Canali & Rossofuoco. L'intervista.

Parlaci del nuovo album. Che impronta avete voluto dargli?

Il disco Aspettando Depot ha un impronta vagamente lisergica, cerca di entrare negli abissi della psiche umana quasi sotto l’effetto di una qualche sostanza, esplorando così un caleidoscopio di situazioni grottesche, naïf, paradossali e straordinarie declinandole in un mood scanzonato e obliquo.

Quali sono i tuoi cantanti di riferimento? 

I miei cantanti di riferimento sono stati i più disparati negli anni: Mark Oliver Everett, Rosa Balistreri, Giorgio Canali, Cat Power per citarne solo alcuni.. 

Qual è l’esperienza lavorativa che più ti ha segnato fino ad ora?

L’esperienza lavorativa in ambito musicale che più mi ha segnato l’ho sicuramente vissuta girando l'Italia con Giorgio Canali quando suonavo nei Rosso Fuoco. È stato bello anche lavorare come backliner per l'Orchestra di Piazza Vittorio e PGR. Tutte esperienze dalle quali ho imparato tanto tecnicamente e umanamente. 

Invece quella mai fatta e che ti piacerebbe fare?

Mi piacerebbe riuscire a creare un laboratorio musicale che coinvolga utenti psichiatrici nella composizione di brani inediti. Attualmente la mia principale occupazione è nell’ambito della Salute Mentale, da anni provo a costruire qualcosa che vada in questa direzione ma ancora non sono riuscito a ritagliarmi uno spazio per farlo. Speriamo in futuro! 

Progetti futuri? Farai un tour? 

 Per ora vediamo come va il disco e se qualcuno è interessato a farci suonare in giro. Anzi, ne approfitto dello spazio per fare un apello a tutti i promoter in ascolto: fateci sonà!!! 


TRACK BY TRACK

 

1.Semiautomatica: un’eclettica chitarra funky ci catapulta nella psiche di un povero illuso e ci fa ballare sulle debolezze del genere umano. 

 

2.Depot: cortocircuito onirico dalle morbide sonorità elettroniche disturbato da riff di chitarra che si appiccicano al cervello. 

Il testo intelligente e disimpegnato è una sospirata ventata d'aria fresca da un condizionatore in avaria.

 

3. Tutto Perfetto: tappeti elettrici rarefatti e il racconto di una relazione finita che ci dice quanto spesso siamo stronzi e impauriti di fronte ai sentimenti profondi.

 

4.Tutto svanisce: una apocalisse vista dall’alto, sul dorso di un unicorno alato che scorreggia arcobaleni propulsori, tra fanfare di chitarre che ridono e circuiti elettronici in tilt. 

 

5.Pipistrelli rosa: quando il sushi è avariato, esageri col wasabi e il vino bianco finendo sotto lenzuola di zenzero. Chitarre a rischio denuncia per molestie sessuali. 

 

6.Che casino: Uno schizofrenico delirio noise. Parole che rimbalzano in loop nella testa vuota e si immergono nel magma degli oscillatori.

 

7.Borderline: un inno inquieto, epico, rivolto a chi sta ai margini e combatte con la propria personalità spesso stigmatizzata e definita da una semplice etichetta o da una diagnosi. 

 

8.Evoluzioni olimpioniche: una chitarra impertinente accompagna questa ballata energica. il testo sembra un invito a non accomodarsi sul divano dell’ ordinario per uscire (anche in pigiama va bene) a esplorare tutto ciò che non è abitudine o ripetizione. 

 

9.Spillover: il tentativo di descrivere l’attuale situazione con lo sguardo di chi è sicuro di non sapere. Che quando poi credi di aver capito, succede che il suono di una notifica dal telefono o il rumore di un sacchetto di patatine ti distrae, ti viene fame, ti dimentichi di ciò a cui stavi riflettendo. 

 

10.Balena: affresco pop in acido su base blues sbilenca. 

 

CREDITS

Nanni Fanelli: Testi, voce, basso.

Alessandro Adamo: chitarra elettrica.

Marcello Santi: programmazioni elettroniche.

Prodotto da Giorgio Canali.

Registrato, mixato e masterizzato al Cliprecordingstudio da Daniel Ursini, tra febbraio 2020 e febbraio 2021. 

 

FANELLI DEMOLIZIONI BIO

Nanni Fanelli (ex-Rossofuoco di Giorgio Canali) mette in piedi un nuovo progetto assieme al chitarrista Alessandro Adamo con cui già dai primi anni 2000 militava nei Quinto Stato , formazione ferrarese tanto cara al Vasco Brondi degli esordi, come afferma lo stesso in una delle sue prime interviste per il mensile Rumore. A completare il trio c’è Marcello Santi, abile tessitore di trame elettroniche, già chitarrista dei Nolatzco, altro progetto dello stesso Fanelli, ora alle prese con un immaginario narrativo e sonoro più maturo e ricercato.



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