Teatro, la rinascita di Alexandra Filotei sul palco. L'intervista di Fattitaliani

Tornare a teatro come spettatore e come professionista è un gran traguardo, un nuovo inizio, una ripresa. Per Alexandra Filotei è qualcosa che va ancora oltre: l'attrice, infatti, cinque anni fa è stata coinvolta nel terremoto di Pescara del Tronto, rimanendo per nove interminabili ore sotto le macerie: «Ho tenuto gli occhi chiusi per paura di ciò che avrei visto» aveva dichiarato al Corriere l'attrice romana, salvata dalle macerie della casa di famiglia. Adesso, l'artista è pronta a tornare al Teatro de' Servi con lo spettacolo “Sesso, amore e altri impicci” dal 28 al 30 maggio assieme a Mimmo Strati. Fattitaliani l'ha intervistata.

Quali sono gli altri impicci che s'intersecano con amore e sesso?
Gli IMPICCI sono sempre tanti… sono quelle situazioni giornaliere strane (tipo: lasciarsi col fidanzato, incontrare persone assurde, farsi prestare un cellulare perché il tuo è scarico…) che parlano d’amore e si trasformano in sesso…e viceversa. Cose che capitano a tutti noi!...nessuno escluso!
Ci parli dei due ruoli che s'alternano e s'incontrano sulla scena?
Mimmo ed io faremo tanti personaggi diversi...
Più semplice ridere e far ridere dell'amore o del sesso?
È più facile far ridere parlando d’amore, perché riuscire a far divertire il pubblico parlando di sesso è più complicato… basta una battuta detta nel tono sbagliato e rischi di essere volgare! E noi ci teniamo ad essere sempre eleganti in scena, anche parlando di sesso!
Più facile scrivere un testo a quattro mani o dividere la scena al 50%?
A volte l’idea nasce scherzando insieme, ma spesso ognuno porta il suo pezzo e poi lo condivide per migliorarlo.
Con quale spirito torni a recitare sul palco dopo lo stop forzato?
S
ono passati già 5 anni da quel giorno ed i primi mesi non sapevo neanche se sarei tornata in piedi a camminare, dopo l’immobilità, la sedia a rotelle, il deambulatore ed il bastone (che mi porterò in scena per sicurezza!)… e altre disabilità che non si vedono. La forza me la danno tutte le persone che non ce l’hanno fatta, e quelle che hanno rischiato la loro vita per salvarmi! scavando, curandomi, ecc.. Il Sopravvissuto per me ha una responsabilità, quella di vivere bene e percepire la grandezza della vita! Altrimenti hanno fatto una fatica inutile per salvarmi…compreso me! Ed nel finale dello spettacolo farò un accenno alla mia rinascita, presentando il mio spettacolo di Novembre intitolato “Nove ore sotto casa!”. Giovanni Zambito.


INFO:

Orario spettacoli

dal martedì al sabato ore 20 - domenica ore 17.30

 

Biglietti

posto unico 18 euro

 

Teatro de’ Servi

Via del Mortaro 22, Roma

info: 06 6795130

www.teatroservi.it

Fattitaliani

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