Fattitaliani: Intervista alla letterata e teologa Ileana Mortari

Disponibile negli store digitali e, previa prenotazione, nelle librerie Feltrinelli “I Testimoni di Geova. Saggio critico sulla Watch Tower” della dott.ssa Ileana Mortari, letterata, teologa e studiosa dei NMR e dei MRA.

Nel testo vengono affrontate le questioni relative alla Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova. Il saggio offre una disamina dei principali aspetti della stessa: dalla storia della congregazione agli impegni richiesti all'adepto, alla manipolazione mentale, alla struttura organizzativa, al rapporto tra i responsabili e i membri, al drammatico fenomeno dell'ostracismo, ai modi in cui è possibile un recupero delle persone fuoriuscite. La trattazione si avvale degli studi più recenti di sociologia religiosa, psicologia, movimenti religiosi alternativi, nonché di molte testimonianze ed esperienze sul campo.

L’abbiamo intervistata per saperne di più. Ecco cosa ci ha raccontato.

Perchè ha scritto il libro “I Testimoni di Geova. Saggio critico sulla Watch Tower”?

Un giorno, per caso (o per Provvidenza, secondo i punti di vista!) mi capitò sotto gli occhi una pagina che descriveva il modo in cui i Testimoni di Geova allevano i loro figli; la maggioranza lo fa in maniera fanatica, inculcando fin da piccoli il terrore di Geova e proibendo tante attività normali per i bambini, sia a scuola che nel tempo libero. La cosa mi colpì molto e da lì iniziarono i miei studi sulla Congregazione dei Testimoni, da tutti i punti di vista. Mi resi anche conto che, complici i mass media che parlano solo, e raramente, di emotrasfusioni e assemblee affollate, la quasi totalità degli italiani ignora completamente che cosa significa passare un breve o lungo periodo frequentando le sale del Regno. Infine il divieto di informarsi al di fuori della Congregazione mi indusse a scrivere questo testo, quale 2° campana che in un paese democratico ognuno ha il diritto di conoscere, prima di prendere una decisione che potrà essere determinante per tutto il resto della sua vita.

La trattazione si avvale degli studi più recenti di sociologia religiosa, psicologia, movimenti religiosi alternativi, nonché di molte testimonianze ed esperienze sul campo. Quanto tempo ha impiegato a scrivere il saggio?

Dopo 3 anni di studi, consultazioni di esperti e partecipazione attiva ai gruppi Facebook di fuoriusciti, ho impiegato più di un anno a scrivere il testo, e con almeno due rifacimenti.

Qual è la “spiritualità” dei TdG?

La 1° cosa che mi colpì quando indagai su questo aspetto fu che tra i TdG manca quasi completamente quella dimensione individuale di meditazione e silenzio (con giornate di “ritiro”) che caratterizza ogni forma di spiritualità; in pratica la “preghiera a Geova” consiste in cantici alle adunanze, e praticamente è una preghiera pubblica, oltre che personale. Inoltre la spiritualità e il rapporto con Dio sono strettamente disciplinati dalla Watchtower Society, che si propone come unico portavoce e mediatore tra Dio e l’uomo.

Cos’è che accade nei rapporti interni dei TdG?

Farò solo un tentativo di risposta, perché il discorso sarebbe assai ampio. Anzitutto Geova viene prima di ogni rapporto anche amicale, addirittura filiale. Si inculca agli adepti che il primo loro dovere è obbedire a Geova, anche a costo di trascurare il lavoro e la famiglia. Inoltre, essendoci un vuoto culturale impressionante, avanzano i pettegolezzi, il controllo reciproco, i comportamento moralmente discutibili, il carrierismo. Purtroppo sono sempre più numerosi coloro che non credono più al geovismo; ma per non incorrere nell’ostracismo e quindi nella totale separazione da familiari, conducono una “doppia vita”, comportandosi esteriormente in modo corretto, ma “sgarrando” di nscosto.

Spesso e volentieri si sente dire che i TdG sono una “setta”. Ma che cosa si intende oggi con questo termine?

Oggi si sconsiglia l’uso di questa parola che, dati certi precedenti esiziali, ha una connotazione decisamente negativa. Si preferisce dire NMR (Nuovi Movimenti Religiosi) o MRA (Movimenti Religiosi Alternativi). Comunque, al di là delle parole, ci sono caratteristiche che designano chiaramente un gruppo come “settario”. Le "guide spirituali" di questi movimenti si arrogano un'autorità eccessiva, tendente ad avere un controllo totale dei propri membri: ogni singolo aspetto della vita degli aderenti è sottoposto a regole, ancorché spacciate come "consigli", che non vengono messe in discussione. Le guide usano tecniche di pressione psicologica per ottenere il controllo e la fedeltà dei propri membri. Le tecniche di manipolazione più usate sono: uso del senso di colpa, pressione del gruppo, minacce di castigo di Dio a chi disubbidisce, etc. ) Stile di vita improntato all'osservanza rigida di norme e divieti in merito ad abbigliamento, rapporti con l'altro sesso, possibilità di partecipare alla vita sociale, etc. Condanna delle altre chiese: tutte le altre chiese indistintamente fanno parte del "sistema satanico" in opposizione a Dio che invece "riconosce" esclusivamente gli aderenti a quella specifica “setta”. Complesso di persecuzione: è la conseguenza del precedente; ogni critica verso la setta da parte di singoli o di gruppi viene vista come una forma di persecuzione e di conseguenza una "prova" che si tratta della "vera chiesa" perseguitata da Satana. Abbandono doloroso: i membri delle “sette”, anche quando nutrono dei dubbi, hanno paura di abbandonarle a causa dell'intimidazione, dei sensi di colpa, della pressione psicologica e della minaccia dei castighi: isolamento subito e giudizio di Dio dopo. (informazione presa dal sito www.infotdgeova.it)


Fattitaliani

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