“E se ti fermi, convinto che ti si può ricordare, hai davanti un altro viaggio e una città per cantare”: suona così il ritornello di “Una città per cantare”, contenuta nell’album omonimo pubblicato da Ron nel 1980. Il testo, scritto e adattato da Lucio Dalla, sulla base dell’originale “The Road” dello statunitense Danny O'Keefe, in questa puntata viene minuziosamente analizzato da Alberto Salerno, fino a far emergere il suo significato più profondo, in “STORIE DI MUSICA”, il format che racconta le storie intorno a dischi, autori e cantanti italiani, che si può seguire online sul canale Youtube: http://bit.ly/AlbertoSalerno_
Sul canale Youtube di Alberto Salerno trovate le precedenti puntate dove si è parlato della musica di Mango, Mia Martini, Mariella Nava, Vasco Rossi, Laura Valente, Ivano Fossati, Rossana Casale, Roberto Vecchioni, New Trolls, Grazia Di Michele, Alberto Fortis, Gruppo Italiano, Toto Cutugno, Lucio Dalla, Antonello Venditti, Aida Cooper e tanti altri.
Alberto Salerno, figlio d'arte, il
padre, Nicola Salerno in arte Nisa, che lo aiuta in quella che poi
diventerà non solo una passione, ma una vera e propria professione. A diciotto
anni ha il suo primo successo come paroliere “Avevo un cuore” cantata da Mino
Reitano (autore con il fratello della musica). Un altro buon successo dello
stesso anno è “Un uomo molte cose non le sa”, scritta con Elio Isola, per
Nicola Di Bari. È la volta dei Nomadi per cui ha scritto “Io Vagabondo”,
canzone che ha conquistato i gusti di molte generazioni; sempre per il gruppo
emiliano ha scritto “Quanti anni ho?”, “Tutto a posto” e “Senza
discutere”. Collabora con Roberto Vecchioni, scrivendo il testo di “Alba
Corallo” che sarà cantata da Renati Pareti. Negli anni Ottanta inizia a
collaborare con Eros Ramazzotti per cui scrive “Terra promessa”, primo grande
successo dell'artista romano, collaborazione che è continuata con “La storia
mia con te”, la cui musica è appunto di Eros Ramazzotti, cantata da Gianni
Morandi. Per Cristiano De André, ha scritto “Dimenticandoti”,
per Marcella Bella nel 1988, tre le altre, “Dopo la tempesta”. Una
delle collaborazioni più importanti della carriera di Alberto Salerno, sia
nella veste di autore che in quella di produttore artistico, è stata quella con Mango.
Dalla collaborazione con l'artista lucano sono nati cinque album e molti grandi
successi tra I quali “Lei verrà”, “La rosa
dell'inverno” e “Il mare calmissimo”, di cui Alberto Salerno ha
scritto i testi, oltre a “Stella del nord”, “Dal cuore in poi” e “Luce”,
presentata al Festival di Sanremo 1998. Come produttore ha realizzato i
primi due dischi di Alberto Fortis, alla fine degli anni Settanta,
contenenti brani come “Milano e Vincenzo”, “A voi romani”, “La
sedia di lillà”. Come autore ha partecipato a molte edizioni del Festival di
Sanremo vincendolo quattro volte: nel 1977 con “Bella da morire”,
degli Homo Sapiens, nel 1984 con “Terra Promessa” di Eros
Ramazzotti, nel 1999 con “Senza Pietà”, cantata da Anna
Oxa per la quale ha scritto tutti i testi dell'album e ancora nel
2003 con “Per dire di no” di Alexia. Alberto Salerno ha
scritto molte canzoni con Zucchero Fornaciari, tra le
quali “Donne”, “Un piccolo aiuto”, “Tu mi piaci come questa
birra”, “Nella casa c'era”, “Senza rimorso”, “Torna a casa” e “Niente
da perdere” più alcuni brani nell'album degli Adelmo e i suoi
Sorapis come “Ballantime mood” e “E così viene Natale”. Ha
collaborato con Claudio Mattone per un disco
di Syria, “L'angelo”, che conteneva “Sei tu”, e per un album
dei Neri per Caso. Con il maestro Ennio Morricone ha scritto due
canzoni contenute nella colonna sonora del film “Aida degli
alberi” cantate da Filippa Giordano. Scrive tutti i testi del nuovo
album delle Orme, prodotto da Roberto Colombo, intitolato “Venerdì” e
contenente Marinai presentata al Festival di Sanremo 1982. Con
la Nisa srl, insieme a sua moglie Mara Maionchi, ha scoperto Tiziano
Ferro e prodotto i suoi primi tre album: “Rosso
relativo”, “111” e “Nessuno è solo”. Successivamente, pur
continuando il suo lavoro d'autore, Alberto Salerno con Mara Maionchi ha creato
la Non ho l'età, etichetta indipendente dedicata alla ricerca di nuovi
talenti. In questi ultimi anni Alberto Salerno si è mantenuto molto attivo nel
panorama musicale italiano, in particolare nel mettere la sua esperienza
decennale al servizio dei giovani meritevoli. Ha intrapreso quindi una serie di
iniziative volte a fornire un aiuto ai ragazzi di talento che cercano di
trovare la propria strada nel mondo della musica. Le principali sono Music on
Stage (MOS) e l'Officina di Musica e Parole.
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