TENEREZZA E IRONIA NE "GLI OCCHI AZZURRI DI VIKI", PRIMA PER L’INFANZIA DI ADA ZAPPERI ZUCKER, NOTA SCRITTRICE SICULO-TEDESCA

Fattitaliani

di Lucia Russo Racconto bilingue ispirato alla curiosità dei bambini sul perché di ogni stranezza, particolarità e differenza li circondi. La scrittrice (nata in Sicilia e tedesca d’adozione) Ada Zapperi Zucker - dalla ricca produzione letteraria e vari premi all’attivo - declina qui la propria scrittura in favore dei più piccoli, inaugurando una nuova collana per la casa editrice VoG - Verlag ohne Geld, di Monaco di Baviera (Germania).

Una lettura che parla tuttavia anche gli adulti, sia perché ci si riconosce nella difficoltà di dare ai bambini spiegazioni chiare e costruttive, sia per il tema universale qui richiamato, ovvero la diversità, tuttora controverso tra i grandi.   

Protagoniste del racconto sono Lena e Viki, due sorelline tedesche dei nostri giorni.  Lena, la maggiore, ha occhi scuri, capelli castani e lisci, analogamente ai genitori. Già in seconda elementare, sa ovviamente leggere e scrivere, ma soprattutto sa chiedere in modo diretto il perché di ciò che non capisce. E una delle cose che Lena non riesce a spiegarsi sta in quei bei riccioli biondi e negli occhi azzurri di Viki, la sorella minore ancora in età d’asilo. Perché Viki ha occhi azzurri e dei bei riccioli biondi, diversamente dagli altri componenti della famiglia, eccezion fatta per la nonna paterna? Chiede Lena impaziente.
Rispondere a una bimba su ciò che le sta tanto a cuore è una questione sempre molto delicata. Non si sa mai come la prenderà! A voler dare una risposta vera, profonda e comprensibile in giovanissima età, il compito è sempre arduo. E in questa storia l’onere passa dalla mamma, al papà, ai nonni, suggellandosi nelle mani della nonna. Lei che di norma ama narrare loro delle bellissime storie, da abile scrittrice qual è, si presta volentieri, ma la prende un po’ alla lontana. Partendo dai Vichinghi, popolo del Nord Europa poi denominato normanno, prima di arrivare al loro storico passaggio in Sicilia, terrà le nipoti all’amo dello svelamento come in una specie di gioco dell’oca.

Un racconto nato attorno all’allegra scoperta di un importante perché, con le argute osservazioni di bambini impazienti di sapere, e le cautele degli adulti, dove grandi e piccoli sembrano avere un orologio del tempo differente, ma uguale è lo sguardo d’amore che corre tra loro, come dimostra la genesi e l’iter del libro.

Pubblicato dalla summenzionata VoG - Verlag ohne Geld, Munchen, lo scorso settembre, il libro è scritto nella versione bilingue italiano-tedesco, corredato da un CD per l’ascolto orale e da illustrazioni prodotte da bambini e adolescenti della famiglia Zucker, come in merito ci dice l’autrice:

“Circa un anno fa, all’inizio della pandemia, per la prima volta non mi fu più possibile vedere, abbracciare, coccolare i miei nipotini. Mi è stato tolto il sorriso della vita. Così ho cominciato a pensare di mettermi in contatto con loro attraverso la letteratura: l’ultima nipotina ha gli occhi azzurri e i capelli biondissimi e ricciuti, unica in tutta la famiglia. Anch’io ho gli occhi azzurri e in passato i miei capelli erano biondi e ricciuti. Da qui l’origine del raccontino: le due bambine sono figlie di mio figlio, scuro proprio come un siciliano. Con grande entusiasmo tutti e cinque (tre di mia figlia) si sono messi a dipingere per me e così è nato il mio primo libro per bambini. Ne ho altri quattro in cantiere, sempre con gli stessi personaggi, ma temo che li stamperò soltanto in lingua tedesca.”

Questa versione italiano-tedesco de “Gli occhi azzurri di Viki” (Vikis blaue Augen è il titolo tedesco) rende il testo utile anche come ausilio didattico nell’insegnamento linguistico, o alle famiglie con genitori di diversa provenienza linguistica.  

Ai lettori che entreranno nel mondo di Lena e Viki, l’editore Helmut Zucker anticipa che sono già prossimi alla stampa due nuovi racconti: “La vera storia di Mister Bufo”, cui seguirà “2 più 3”.

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