Emanuele Marrocco fra gli autori della colonna sonora di "Quest for Steel". L'intervista di Fattitaliani

Il musicista e compositore Emanuele Marrocco (nato a Fondi nel 1987) parla con Fattitaliani di "Quest for Steel" (trailer) film in uscita il 15 gennaio diretto e prodotto da Simon Roptell che lo vede fra gli autori della colonna sonora assieme a Richie Johnson e Yurie Gore. L'intervista.
Come nasce il tuo coinvolgimento nel progetto "Quest for Steel"? Qual è stato il tuo apporto specifico? 
Sono entrato nel cast da ultimo, quando una parte delle tracce, create da altri compositori, erano già state scelte dal regista. Tuttavia, Roptell, dopo aver provinato oltre 50 compositori, cercava ancora chi potesse scrivere la musica per le scene principali e il tema della protagonista. Dopo aver ascoltato alcuni miei lavori, è stato entusiasta di coinvolgermi. Abbiamo parlato a lungo di questo progetto e fortunatamente si è creata tra noi una forte intesa sin dall’inizio, favorita dal fatto che Simon, oltre ad avere talento in ciò che fa, è non a caso un profondo conoscitore di cinema. Questo ha consentito di fare un lavoro meno stereotipato su un genere, il fantasy, che si presta facilmente a scadere nei cliché. Mi ha stupito la sua abilità nel coniugare l’alto con il basso, il non convenzionale con il pop. Il risultato è stato un lavoro che ha soddisfatto entrambi.
La musica per un film può mai nascere a prescindere da esso? Cosa bisogna conoscere bene per comporre la musica giusta per una storia? 
C’è una storia molto nota agli appassionati di cinema, quella di Kubrick che chiama Sergio Leone per sapere com’è stata realizzata la lavorazione della scena iniziale de “Il Buono, il Brutto, il Cattivo”. Anzi, proprio quest’aspetto è stato argomento delle discussioni avute con il regista di “Quest for Steel”: commentare come un certo tipo di cinema, ancora in divenire negli anni Sessanta/Settanta, abbia sperimentato approcci diversi. Tuttavia, se parliamo di metodi tradizionali, la prima cosa che mi interessa indagare è il punto di vista della storia, della narrazione. Un’inquadratura oggettiva potrebbe avere implicazioni emozionali diverse da una soggettiva. Il colloquio preliminare e la visione delle immagini con il regista aiutano molto a capire i movimenti e i piani dello sguardo. Tutti suggerimenti utili a decidere la direzione da prendere in seguito, ma che di certo non sono mai termini assoluti: ogni lavoro, infatti, non è mai uguale a un altro. 
Quali sono le tappe più significative della tua formazione? 
Sono state varie. Oltre al Master di musica da film, sicuramente i tasselli fondamentali sono stati gli studi di contrappunto con il M° Mignemi e, a seguire, l’ingresso in composizione tradizionale al conservatorio Respighi. 
Il linguaggio del cinema e della musica ti hanno sempre parallelamente affascinato oppure ne hai scoperto e gustato l'interazione negli anni? 
La musica c’è sempre stata. In principio, nell’adolescenza, è stato il rock, poi il folk e la musica d’autore fino ad appagare, con la musica colta, un senso di ricerca dell’assoluto. Ma è sicuramente successiva la scoperta di grandi film che mi hanno appassionato a grandi registi. E qui è stato un ritrovarsi in uno spazio nuovo in cui musica e immagini potevano interagire creando un linguaggio unico. Attraverso le scene iconiche dei capolavori di sempre ho potuto realizzare quanto determinante potesse essere il contributo di una colonna sonora degna di nome. Tutto ciò ha prodotto in me un interesse sempre maggiore e sempre più totale verso la settima arte. 
Domanda difficile: se dovessi scegliere la colonna sonora per eccellenza, quale sarebbe e perché? 
L’hai detto, domanda difficile. Mi avvalgo della facoltà di non rispondere. Giovanni Zambito.

IL FILM
Uscirà il 15 gennaio 2021, in anteprima su piattaforma on demand VOD, “Quest for Steel”, film diretto e prodotto da Simon Roptell che vede nel cast di compositori il giovane musicista Emanuele Marrocco.
Un cammino nel brutale mondo dell’età del bronzo attraverso gli occhi di Tegra, una giovane guerriera alla ricerca della prima spada d’acciaio che la terra abbia mai visto. A fare da sfondo al viaggio che cambierà per sempre il mondo della protagonista e anche il nostro, le suggestive tracce musicali scritte dal compositore italiano.
Le musiche presenti nella colonna sonora del film saranno presto disponibili nei principali store digitali.

Fattitaliani

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