È
Alberto Fortis l’ospite questo venerdì
di
Alberto Salerno in “STORIE DI MUSICA”, il
format che racconta la storia intorno a dischi, autori e cantanti italiani che
si può seguire sul canale Youtube:
http://bit.ly/AlbertoSalerno_yt.
“In questa puntata – racconta Alberto Salerno – incontro con grande piacere Alberto
Fortis e con lui parleremo e racconteremo del suo primo album omonimo,
pubblicato nel 1979, disco che contiene, tra le altre: ‘La sedia di
lillà’, ‘Milano e Vincenzo’, ‘A voi romani’, ‘Il
Duomo di notte’ e che ho avuto il piacere di produrre”.
Dopo gli appuntamenti della
prima stagione che hanno visto protagonista la musica di Mango, Mia Martini,
Mariella Nava, Vasco Rossi, Laura Valente, Ivano Fossati, Rossana Casale,
Roberto Vecchioni, Grazia Di Michele, Gruppo Italiano, Toto Cutugno, Lucio Dalla,
Antonello Venditti, Aida Cooper e tanti altri, torna STORIE DI MUSICA con nuovi
appuntamenti che possono essere seguiti e rivisti sul canale YouTube.
Alberto Salerno inizia ad
interessarsi alla musica intorno ai 15 anni, scrivendo i primi testi di canzoni
e frequentando gli studi di registrazione. Figlio d'arte, il padre, Nicola
Salerno in arte Nisa, lo aiuta in quella che poi diventerà non solo una
passione, ma una vera e propria professione. A diciotto anni ha il suo primo
successo come paroliere “Avevo un cuore” cantata da Mino Reitano (autore con il
fratello della musica). Nel 1969 Salerno nota il gruppo degli Stormy Six e lo
propone ad Alfredo Rossi, proprietario della Ariston. Quando Claudio Rocchi, il
bassista, esce dalla band, Alberto Salerno e il fratello Massimo scrivono per
lui il brano “Indiscutibilmente”. È il 1970 e il brano segna il
debutto da solista di Rocchi, uno dei padri del progressive rock italiano. Un
altro buon successo dello stesso anno è “Un uomo molte cose non le sa”,
scritta con Elio Isola, brano che Nicola Di Bari presenta nel 1971 alla
Mostra Internazionale di Musica Leggere di Venezia. Per i Nomadi ha
scritto “Io Vagabondo”, canzone che ha conquistato i gusti di molte
generazioni; sempre per il gruppo emiliano ha scritto “Quanti anni ho?”,
“Tutto a posto” e “Senza discutere”. Nello stesso periodo collabora
con Roberto Vecchioni, scrivendo il testo di “Alba Corallo” che sarà cantata da
Renati Pareti. Negli anni Ottanta inizia a collaborare con artisti che oggi
sono considerati di fama mondiale: per Eros Ramazzotti scrive “Terra promessa”,
primo grande successo dell'artista romano, collaborazione che è continuata con
“La storia mia con te”, la cui musica è appunto di Eros Ramazzotti, cantata da
Gianni Morandi e sigla, tra l'altro, della soap tv Centovetrine.
Per Cristiano De André, ha scritto il
singolo “Dimenticandoti”. Per Marcella Bella nel 1988
ha scritto tre le altre “Dopo la tempesta”. Una delle collaborazioni più
importanti della carriera di Alberto Salerno, sia nella veste di autore che in
quella di produttore artistico, è stata quella con Mango. Dalla
collaborazione con l'artista lucano sono nati cinque album e molti grandi
successi tra I quali “Lei verrà”, “La rosa
dell'inverno” e “Il mare calmissimo”, di cui Alberto Salerno ha
scritto i testi, oltre a “Stella del nord”, “Dal cuore in
poi” e “Luce”, presentata al Festival di Sanremo 1998. Come
produttore ha realizzato i primi due dischi di Alberto Fortis, alla fine
degli anni Settanta, contenenti brani come “Milano e Vincenzo”, “A
voi romani”, “La sedia di lillà”. Proprio grazie all'intervento di Alberto
Salerno e, successivamente di Mara Maionchi e Claudio Fabi,
Fortis riuscì finalmente a pubblicare i suoi brani. Una delle canzoni del primo
disco di Alberto Fortis, “Sono contento di voi”, fu scritta proprio come
ringraziamento ai tre (Salerno, Maionchi e Fabi) che resero possibile
finalmente la pubblicazione dell'album. Come autore ha partecipato a molte
edizioni del Festival di Sanremo vincendolo ben quattro volte. Nel
1977 con la canzone “Bella da morire”, degli Homo Sapiens, nel
1984 con “Terra Promessa” di Eros Ramazzotti, nel
1999 con “Senza Pietà”, cantata da Anna Oxa per la quale ha
scritto tutti i testi dell'album e ancora nel 2003 con “Per dire di
no” di Alexia. Alberto Salerno ha scritto molte canzoni con Zucchero
Fornaciari, tra le quali “Donne”, “Un piccolo aiuto”, “Tu mi
piaci come questa birra”, “Nella casa c'era”, “Senza
rimorso”, “Torna a casa” e “Niente da perdere” più alcuni
brani nell'album degli Adelmo e i suoi Sorapis come “Ballantime
mood” e “E così viene Natale”. Ha collaborato con Claudio
Mattone per un disco di Syria, “L'angelo”, che
conteneva “Sei tu”, e per un album dei Neri per Caso. Con il maestro Ennio
Morricone ha scritto due canzoni contenute nella colonna sonora del
film “Aida degli alberi” cantate da Filippa Giordano. Scrive
tutti i testi del nuovo album delle Orme, prodotto da Roberto Colombo,
intitolato “Venerdì” e contenente Marinai presentata al Festival
di Sanremo 1982. Nel 1984 scrive insieme a Renato Brioschi “Notte
amarena” singolo di Stefano Sani presentato a Saint Vincent Un
disco per l'estate. Nello stesso anno scrive sempre per Stefano Sani anche il
singolo “Strano sentimento”. Con la Nisa srl, insieme a sua
moglie Mara Maionchi, ha scoperto Tiziano Ferro e prodotto i
suoi primi tre album: “Rosso relativo”, “111” e “Nessuno è
solo”. Successivamente, pur continuando il suo lavoro d'autore, Alberto Salerno
ha collaborato con la moglie Mara Maionchi a creare e a far crescere
la Non ho l'età, etichetta indipendente dedicata alla ricerca di nuovi
talenti. In questi ultimi anni Alberto Salerno si è mantenuto molto attivo nel
panorama musicale italiano, in particolare nel mettere la sua esperienza
decennale al servizio dei giovani meritevoli. Ha intrapreso quindi una serie di
iniziative volte a fornire un aiuto ai ragazzi di talento che cercano di
trovare la propria strada nel mondo della musica. Le principali sono Music on
Stage (MOS) e l'Officina di Musica e Parole.
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