di Francesca Ghezzani - Andiamo oltreoceano, nella soleggiata Los Angeles, per intervistare lo scrittore Leandro Conti Celestini, autore del romanzo “Alle Corde” pubblicato con Eros Cultura Editore del Gruppo Editoriale Brè.
Designer e artista italiano nato a Milano nel 1978, dopo una laurea in Storia dell'Arte l’autore decide di trasferirsi in California per lavorare nella moda e nel cinema. Lì diventa il fondatore del brand di underwear Tigerheat Productions e nel 2020 esordisce come scrittore.
Leandro, che cosa è per te la scrittura?
La scrittura per me
è qualcosa di relativamente nuovo, che ho scoperto l’anno scorso, in cerca di
una nuova attività da esplorare, dopo la pittura, il design e la fotografia. La
mia personalità mi spinge continuamente a cercare cose nuove da fare… non mi
aspettavo però che mi sarei divertito così tanto a scrivere un libro.
Come nasce la storia di Tristan, il protagonista del tuo
romanzo?
La sua storia nasce
da un progetto di underwear che ho creato nel lontano 2017 e che il
protagonista indossa proprio nella foto di copertina; si tratta di una bodysuit
per uomo, la cui novità e unicità (anche se è già stata copiata da diversi
altri brand) sta proprio nel fatto di usare un design tipicamente femminile per
diventare maschile; questo modello era già usato dai lottatori di wrestling
dagli anni 30 fino ai 70, diciamo che io l’ho rimodernizzato e reso un po’ più
sexy. Proprio da questo mi è venuta voglia di scrivere un libro che ruotasse
attorno alle vicende di un giovane wrestler di quel periodo in un mondo un po’
disperato e senza regole.
Come definiresti il tuo stile narrativo?
Sicuramente lo
chiamerei “flusso di coscienza”: mi piace scrivere come se stessi parlando con
me stesso, ad un ritmo fluido, quasi sognante, dove i pensieri escono d’estinto
e con molta importanza a quello che vedono gli occhi e all’ambientazione e
atmosfera in cui si trovano i protagonisti.
Secondo te, che tipo di scrittura oggi dimostra una particolare vitalità?
I miei scrittori
preferiti sono tutti del periodo anni 80 fino ai primi 2000, quindi sono un po’
fuori dalle tendenze attuali, forse perché in quel periodo ho scoperto libri
che mi hanno letteralmente cambiato la vita e che mi hanno ispirato a scrivere
oggi.
So che stai scrivendo il tuo secondo libro. Rimarrai
ancorato al genere del primo o cambierai rotta?
Ho iniziato da
qualche mese il secondo libro, forse anche spinto dall’entusiasmo e dal
supporto ricevuti dai lettori del primo, ma chi lo sa, non sono uno che
programma, vado molto a istinto e anche in questo mi sto lasciando trascinare
dagli avvenimenti, senza sapere come la storia andrà a finire. Non ho ancora un
titolo ma la storia ha qualche punto in comune con il precedente, anche se ci
muoviamo in tutt’altro spazio e tempo: dalle periferie degli stati del Nord
America negli anni 70 adesso siamo a Los Angeles (con qualche tocco della
Milano da bere) negli anni 90 e sarà più un mistery noir nel mondo del cinema
piuttosto che un romanzo di crescita.
In veste di lettore, invece, chi o cosa influenza la tua
decisione di leggere un libro?
Io sono sicuramente
uno di quei lettori che sceglie un libro per la copertina, soprattutto quando
vado a caso in cerca di ispirazione. Oppure seguo i consigli di amici con cui
so di avere gli stessi gusti e con cui ci scambiamo opinioni sui libri già
letti.
Hai scalato la classifica di Amazon con “Alle corde”: da chi vorresti ricevere una recensione o un consiglio letterario?
Mi piacerebbe in
qualche modo connettere la mia storia con il mondo della moda e dello sport.
Come per il mio libro, vorrei sdoganare il mio underwear verso un pubblico
anche eterosessuale e mi piacerebbe che un wrestler professionista leggesse il
romanzo. Durante la scrittura del libro ho parlato con diversi professionisti
del mondo del wrestling anni 70 e 80, facendomi raccontare i retroscena, lo
stile di vita e gli avvenimenti di un mondo che avevano vissuto… mi piacerebbe
che loro leggessero quello che ho scritto e mi dessero la loro opinione!