Katy Bortolaso: ama il tuo cane, rispettalo come tale e cresci insieme a lui. L'intervista

Katy Bortolaso, Educatore cinofilo e responsabile del Centro cinofilo “Ci vorrebbe un amico” di Due Carrare (Padova) - L'intervista di Alessia Vegro e Andrea Giostra.

«Amo poter essere di aiuto sia per l’umano che vuole trovare nel cane un fantastico compagno di avventure, sia per il cane che ha bisogno di essere rispettato e compreso come essere diverso da noi ma con una capacità cognitiva, emozionale e relazionale degna di ogni rispetto. Proprio per questo la frase che amo sempre ricordare è “ama il tuo cane, rispettalo come tale e cresci insieme a lui!”»

Ciao Katy, benvenuta e grazie per la tua disponibilità. Nel sito web ufficiale del Centro cinofilo “Ci vorrebbe un amico” ti definisci un “Educatore cinofilo”. Ci spieghi, per presentarti ai nostri lettori, cosa significa, cosa fai e qual è il tuo lavoro nel centro cinofilo con i tuoi cani? Insomma, chi è Katy nella sua professione?

La figura dell’educatore cinofilo è una figura molto importante anche spesso sottovalutata. Inizio con il dire che ad oggi non esiste un albo o un elenco che detti le caratteristiche necessarie affinché una persona possa nominati educatore. Detto ciò (cosa molto triste se pensiamo al compito delicato che abbiamo) l’educatore, come io amo definirlo, è colui che si interpone tra famiglia e cane e fa da interprete tra le due parti. Essere educatori ha una grossa responsabilità! Significa poter aiutare la famiglia a comprendere e affiancare al meglio il suo compagno di vita e allo stesso tempo creare delle competenze necessarie nel cane perché possa diventare un soggetto sicuro e ben inserito nella vita di tutti i giorni. Ed è proprio sulla relazione che intercorre tra queste due parti che io vado a lavorare. Amo poter essere di aiuto sia per l’umano che vuole trovare nel cane un fantastico compagno di avventure, sia per il cane che ha bisogno di essere rispettato e compreso come essere diverso da noi ma con una capacità cognitiva, emozionale e relazionale degna di ogni rispetto. Proprio per questo la frase che amo sempre ricordare è “ama il tuo cane, rispettalo come tale e cresci insieme a lui!”. Tutti i servizi che propongo, dall’educazione di base agli sport cinofili, dalla dog sitter al campo ad uso esclusivo, hanno come obbiettivo il benessere della famiglia per intero. Non solo, il centro vanta delle collaborazioni che hanno lo scopo di coprire tutte le necessità che una famiglia con amici a 4 zampe possano avere, staff per altro quasi tutto al femminile. Collaboriamo infatti con 2 medici veterinari, un medico veterinario che ci segue anche e non solo per l’assistenza veterinaria 24h in modo tale da poter garantire il benessere fisico in qualsiasi momento; e un medico veterinario esperto in comportamento; una psicologa, una consulente alle relazioni feline (eh sì, ci occupiamo anche di gatti!), una nutrizionista, una psicologa e un toelettatore, ed un avvocato. Non solo, il nostro Centro dedica uno spazio anche ad un pet shop, anche qui quello che troverete sono prodotti esclusivi, di qualità altissima e tutti made in Italy; dalla gastronomia naturale, all’alimentazione di qualità e ai prodotti naturali per il benessere, l’obiettivo del nostro negozio è proporre marchi non commerciali e senza i quali non potrete più restare. Ho voluto fare di un lavoro una professione e non solo un hobby!

Chi è invece Katy nella sua quotidianità al di fuori dal lavoro?

Beh, Katy fuori è una ragazza semplice che ama l’aria aperta e i rumori della natura. Amo passare tutto il mio tempo libero con il mio più grande insegnate, Zeus il mio Alaskan Malamute. È soprattutto grazie a lui che oggi posso dire di essere felice di ciò che sono diventata. Amo fare lunghe passeggiate nel verde, rilassarmi lungo il mare e apprezzare ciò che la natura ci dà. E il resto del tempo? Lo passo a studiare e a cercare di rimanere attiva e aggiornata sul mio lavoro, sono sicura che non si smetta mai di imparare ed è per questo che leggo libri su libri e continuo a far nuove esperienze anche con Zeus.

Nel 2015 nasce l’idea de Centro cinofilo “Ci vorrebbe un amico”. L’incipit di presentazione che si legge nel sito web ufficiale recita infatti così: «Tutto nasce da questa scimmietta che vedete qui sopra. È solo per merito suo che ora sono qui a raccontarvi di Ci Vorrebbe un Amico. Dopo anni e anni di richieste per avere un cane tutto mio, nel 2015 arriva questa piccola palla di pelo di nome Zeus. Da subito mi informo e cerco tutto ciò che potrei fare per migliorare il nostro rapporto, cerco informazioni da internet, veterinari e addestratori. Più conosco e più voglio conoscere. Iniziamo un percorso di addestramento insieme, che ben presto però capiamo di non essere quello giusto per noi. Un giorno, per mia fortuna, incontro una scuola che ci aiuta a migliorare la nostra RELAZIONE. Passa diverso tempo, finché mi viene fatta una domanda strana: “perché non inizi un percorso per diventare educatore anche tu?”. Da quel momento per me diventa tutto chiaro. Inizio a studiare come una matta, l’anno di corso passa veloce come non mi sarei mai aspettata. Arriva il fatidico giorno dell’esame e, nonostante la mia agitazione, lo supero. Ma non finisce lì, continuo a seguire lezioni, a studiare finché ad ottobre 2017 organizzo il mio primo evento cinofilo. Un enorme successo! E allora perché non concretizzare il tutto? Perché non poter passare ciò che ho imparato e che ancora sto imparando? Perché non aiutare chi come me vede in un cane un compagno ma ha solo bisogno di comprenderlo meglio? Inizio a cercare un posto dove poter attrezzare il Centro. Ed ora eccomi qui, tutto è stato fatto, ma il grosso deve ancora arrivare! Ogni relazione si basa sulla fiducia e, una volta raggiunta, non si ha limiti su cosa poter fare con il proprio amico a 4 zampe. Ecco il perché anche del logo, una camminata insieme permette di arricchirsi entrambi guardando insieme verso lo stesso orizzonte. Credo davvero di riuscire a farvi vivere questo cammino nella maniera più completa possibile. Buon divertimento!!


Katy e Zeus
» Ci racconti un po’ di questa tua avventura imprenditoriale e di passione per i cani? Al di là della bella ed emozionante presentazione che abbiamo ripotato sopra, non è facile, al giorno d'oggi, incontrare una giovane donna disposta a lasciare un lavoro dipendente per dedicarsi alla propria passione. Nel tuo caso, con coraggio sei passata da commessa a proprietaria di un centro cinofilo. Come mai questo grande passo? Ci vuoi raccontare la tua storia?
 

Ho da sempre desiderato avere un cane per amico, giustamente però il destino ha voluto che potessi occuparmi di lui proprio nel momento in cui avrei potuto impegnarmi nel modo migliore. Dopo anni di attesa è arrivato Zeus, ed è stato proprio con lui che ho messo in discussione il mio modo di relazionarmi. Ho iniziato con un addestramento “vecchia scuola”, il classico seduto-terra-resta per capirci, da lì a poco tempo ho capito che il voler comandare e ordinare su una creatura tanto complessa e meravigliosa come il cane non era la strada giusta, non volevo una macchina telecomandata, volevo un compagno di vita. Ho iniziato a documentarmi su tutti gli approcci di addestramento ed educazione possibili, finché ho trovato una scuola giusta per noi. Io e Zeus abbiamo iniziato un percorso e ad un certo punto proprio l’educatore che ci seguiva mi ha proposto di diventare io stessa un’educatrice vedendo in me ciò che io ancora non sapevo. Mi muovevo tra il lavoro e il corso che una volta terminato ho capito essere la mia vita e un trampolino di lancio da cui avrei potuto far molto. Sentivo che il lavoro in negozio non era il lavoro che avrei fatto per sempre e, dopo averci ragionato molto, il mio pensiero è stato “se non lo faccio ora che sono giovane, quando potrò farlo?” e mi sono buttata. Un grazie speciale lo devo fare alla mia famiglia che, dal giorno in cui la mia vita si è incrociata con quella di Zeus, hanno sempre creduto in me e ad oggi continuano a sostenermi e ad aiutarmi anche nel centro! 

È interessante il nome che hai dato al tuo centro: come mai hai scelto proprio “Ci vorrebbe un amico”?

Credo che la parte più impegnativa sia stata proprio trovare il nome migliore. Ci sono voluti giorni e giorni. Cercavo un nome che spiegasse fin da subito come vedo il cane e qual è il mio stile educativo. Tutto il mio metodo di lavoro si orienta verso il creare una sana relazione lavorando sulla relazione stessa. Non uso comandi, non impartisco regole, non impongo nessun comportamento né tanto meno attuo metodi coercitivi, siano questi vocali e fisici. Baso tutto sul rispetto e la fiducia reciproci e faccio in modo che, tramite esercizi o semplicemente atteggiamenti, il cane possa ragionare da solo e attuare il comportamento migliore per la situazione, questo comportamento sarà diverso per oggi soggetto. Amo rispettare non solo le differenze che intercorrono tra le due specie, quella umana e quella canina, ma anche tra soggetti della stessa specie e della stessa razza. Come per noi oggi soggetto ha le sue caratteriste che lo rendono unico, e perché non apprezzarle? Diciamolo, il mio lavoro poi è più sull’umano che sul cane. (Katy sorride!)

Il legame tra bipede e amico a quattro zampe, quindi. Da quanto ho capito quello che sta alla base del tuo approccio è proprio la fiducia, l'amicizia tra umano e animale. Immagino ci siano diversi modi per crearlo, non solo il classico addestramento che li vede in campo supportati da un addestratore. In che altri modi si può rafforzare questa unione?

Oltre al percorso di educazione di base, che di solito consiglio per chi ha appena accolto nella sua vita un cane, cerco di lavorare sulla relazione in tutte le esperienze che propongo alle famiglie. Il centro offre diversi che puntano alla condivisione di tempo, spazi, impegno mentale, pranzi ecc... Per fare alcuni esempi, tra i servizi possibili si può prenotare il campo ad ore, diverse famiglie hanno sfruttato il campo per far il pic-nic tutti insieme, per festeggiare compleanni o per giocare liberi in completa sicurezza. I diversi sport che proponiamo con cadenza mensile, tra cui dog dance, nosework, treibball, tutti momenti che vanno a rinforzare la relazione e la concentrazione e coordinazione bidirezionale tra cane e umano. Non solo, organizziamo anche corsi e seminari per approfondire la conoscenza riguardo questa specie meravigliosa, questi appuntamenti hanno argomenti e organizzazioni diversi in modo tale da renderli a portata sia di tecnici del settore che per proprietari (non mi piace usare questo termine, il cane non è una proprietà). Settimanalmente, invece, organizziamo delle classi di socializzazione divise per età e taglie, in cui i cani sono liberi di conoscersi, relazionarsi e i loro bipedi possono imparare a conoscere i loro cani socializzando anch’essi tra loro. La novità di questo 2020 è stata la piscina per cani anche questa prenotabile ad uso esclusivo e utilizzabile sia dai cani che dagli umani, adatta a nuotatori quadrupedi più abili ma, grazie alla continua supervisione dell’educatore, anche a chi si approccia all’acqua per la prima volta. E poi molti altri: wedding sitter, dog e cat sitter, consulenze preadozione… E se non dovessero bastare li creiamo su misura delle necessità della famiglia! 

Un cane sano è anche un cane che ha fiducia in sé stesso: come possiamo aiutare i nostri amici animali in questo senso?

La prima cosa che mi sento di suggerire è quello di lavorare non solo sulla fiducia del cane in sé stesso ma anche nella fiducia che prova nei nostri confronti, in questo modo, se si trovasse in una situazione che da solo non riuscirebbe a risolvere, noi risulteremo la spalla su cui appoggiarsi, anche questo è essere in relazione. Più di cane sano parlerei di cane competente; un cane competente conosce sé stesso molto bene e questo gli permette di inserirsi nel contesto sociale (umano e canino) nel migliore dei modi. Come ho già detto, ogni cane è a sé e non c’è mai una risposta standard per tutti però il primissimo passo e il consiglio che vorrei dare per mettere il primo mattoncino verso questa direzione è creare nuove esperienza, sia nel cucciolo ma anche nel cane adulto, che permettano al soggetto di superare piccoli scogli e creare nuove competenze cosi da accrescere la sua autostima e la fiducia in sé stesso. Ricordate però che le esperienze devono essere fatte poco alla volta e devono permettere al cane di venirne fuori sempre con soddisfazione. Prendiamo per esempio il corretto inserimento in acqua, sarebbe facile per tutti prendere di peso il cane e gettarlo in piscina, ma come ne uscirebbe emotivamente parlando? Diverso è lavorare passo passo, anche con tempi diversi dai nostri e da quelli che noi ci aspettiamo, e spiegarli che nuotare può essere una cosa divertente! 


Dopo poco più di tre anni di attività, qual è il tuo bilancio in proposito? Quali i successi e quali i fallimenti imprenditoriali considerato che chi vuole fare impresa in Italia, soprattutto quando si parla di tutela e cura degli animali, non trova certo terreno fertile?

Direi che il bilancio è positivo, ho la fortuna di fare un lavoro che mi rende felice ogni giorno e che mi sprona a migliorarmi sempre di più, certo, difficoltà ci sono ma quando vedo umani e cani entrare e uscire dal mio campo con il sorriso vengo ripagata di ogni sforzo. Sapere che oltre al semplice rapporto di lavoro c’è molto di più, qualcosa che a parole non si può descrivere, si può solo vivere, mi fa capire che la strada che ho scelto è quella giusta. Credo la soddisfazione del cliente sia proprio il successo più importante, non nego che aprire un’attività in Italia non è semplice, purtroppo si deve far fronte tutti i giorni a burocrazia e costi molto spesso esagerati. Altro punto debole credo stia proprio nel fatto che l’Italia crede poco nei giovani e li spinge poco a creare qualcosa di importante proprio nel loro territori. Quando invece entriamo nello specifico del mio settore credo che la cosa più spiacevole sia il fatto che non ci sia un albo nazionale ufficiale che dichiari chi possa essere cosa, mi spiego, la cinofilia in Italia è gestita da diverse associazioni e, come è normale che sia, ognuna ha la propria visione, questo non permette l’uniformità della qualifica. Nessuno spiega ai “civili” che c’è una differenza, non solo di tecniche ma anche di formazione, tra addestratore, educatore e istruttore cinofilo. Uno dei miei obiettivi, anche se nel mio piccolo non sono nessuno, è proprio creare informazione (cosa che ho iniziato a portare nelle scuole insieme alla psicologa con cui collaboro) sperando che un giorno si dia la giusta importanza a noi educatori e al nostro ruolo nella famiglia. 

Cosa consiglieresti ai giovani che volessero cimentarsi in una avventura imprenditoriale e lavorativa come la tua? Suggerisci loro tre punti di forza e tre di debolezza del tuo lavoro.

Non credo che spetti a me dare consigli, sono ancora agli inizi della mia esperienza lavorativa ed è giusto che i consigli vengano dati da chi è in questo mondo da più tempo. Quello che spiego di solito a chi mi confessa di voler entrare in questo mondo è di studiare molto, restare sempre aggiornati e pronti a mettersi sempre in discussione. Sono fermamente convinta che nella vita non si smetta mai di imparare, tanto più quando si parla di cani. La cosa più giusta da fare è sedersi e osservare, i cani ci insegneranno molto di più che quello che potremmo mai insegnare noi!

Ti andrebbe di consigliare ai nostri lettori tre film da vedere assolutamente? Quali e perché consigli proprio questi?

Sinceramente di film che raccontano le storie di cane ce ne sono a bizzeffe, da quando però ho imparato a conoscere queste splendide creature sono sempre attenta sul valutare un film non solo per la qualità della storia ma anche per come hanno trattato i protagonisti durante le riprese. Forse rimarrei sui film di animazione, così sappiamo che non è stato fatto del male a nessuno! Il primo che mi viene in mente è un cartone, buffo ma che descrive bene come se la vivono i nostri animali, e questo è “Pets – vita da animali” un simpatico cartone che racconta soprattutto inizialmente ciò che gli animali fanno non appena l’umano non c’è! Consiglio un cartone anche per insegnare ai bambini i primi approccio con un animale diverso da noi. Il secondo è Balto, beh chi non l’ha visto? Anche se la storia riportata non è fedelissima alla realtà, mi è sempre piaciuto. Ricordo che da piccola rimanevo incantata da queste creature splendide che riuscivano a solcare la neve e portare la slitta così lontano nonostante le difficoltà. Che sia per questo che ho desiderato Zeus? (Kary sorride!). L’ultimo è “Alpha – un’amicizia forte come la vita”, sì, è un film ma sono certa che sia stato usato il pc per le scene più strong! Un film bellissimo che racconta di come l’amicizia tra cane e umano sia lunga di secoli e, sebbene inventata, la storia ti prende fino ad immedesimarti nella coppia di protagonisti. Forse la cosa più bella che insegna è che si può convivere ma rispettando le diversità delle due specie! 

Se invece volessi consigliare tre libri? Quali e perché?

1. “Piacere di conoscerti” di Elena Garoni. Un libro che mette in risalto le caratteristiche delle razze più frequenti, un libro che fino a 2 anni fa nessuno aveva mai pensato, di una Dottoressa che ho avuto il piacere di conoscere ed ospitare proprio quest’anno presso il mio centro. Libro adatto a tutti e che consiglio per chi volesse capire quale razza fa più al caso suo e per chi volesse imparare qualcosa di più su di loro. 2. “Come parla il tuo cane” di Simone dalla Valle. Un educatore cinofilo che ospiterò a breve come seminarista. Un libro a portata di tutti che mette in risalto, anche con delle foto descrittive, momenti salienti di comunicazione tra cani, comunicazione che spesso viene ignorata o fraintesa dall’umano. 3. “Un cuore felice” di Angelo Vaira. Un libro che spiega in maniera molto semplice concetti molto importanti e da spunti particolari su come poter giocare con il proprio cane tenendo contro delle sue preferenze. 

Quali sono i tuoi prossimi progetti e i tuoi prossimi appuntamenti? A cosa stai lavorando in questo momento che vuoi condividere con i nostri lettori?

I miei prossimi progetti? La mia mente è sempre in movimento e cerco sempre di proporre qualcosa di nuovo e divertente. Al momento, oltre a gestire gli ultimi mesi di quest’anno alquanto particolare, sto organizzando i seminari da tenere l’anno prossimo, sono orgogliosa di dire che anche l’anno prossimo vanterà nomi davvero noti tra i seminaristi. Per quanto riguarda gli appuntamenti del 2020, a breve riprenderanno le nostre passeggiate di gruppo al mare, appuntamento fisso che gode di un discreto interesse da parte di umani e cani; ad ottobre, come ormai è tradizione, festeggeremo il compleanno di Ci Vorrebbe un Amico con torta per cani; e i mesi di settembre, ottobre e novembre saranno dedicati a seminari sulla comunicazione dei cani e su un argomento spesso sottovalutato, la masticazione, che verrà redatto dalla nostra Nutrizionista. Per il 2021 sto cercando di ampliare la gamma di sport cinofili che proponiamo e sto valutando altre strade per sfruttare al meglio la nostra piscina per cani. Ma visto che le idee sono continuamente in divenire il mio consiglio è di seguirci per non perdere nessuna novità!

Dove potremo seguirti?

Mi potete trovare su Facebook e Instagram cercando @centrocinofilopadova, e sul sito www.centrocinofilopadova.it . Lì potrete trovare anche i miei contatti più diretti!

Come vuoi concludere questa chiacchierata e cosa vuoi dire ai nostri lettori?

Vorrei dire a tutti di apprezzare e fruttare ogni momento con i vostri animali, imparate da loro ad assaporare la gioia anche delle cose piccole; credetemi non riuscirete più a farne a meno! 

Katy Bortolaso

https://www.facebook.com/katy.bortolaso

Centro cinofilo “Ci vorrebbe un amico”

http://www.centrocinofilopadova.it/

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https://www.instagram.com/Centrocinofilopadova/

Alessia Vegro

https://www.facebook.com/lex.ve

 

Andrea Giostra

https://www.facebook.com/andreagiostrafilm/ 

https://andreagiostrafilm.blogspot.it 

https://www.youtube.com/channel/UCJvCBdZmn_o9bWQA1IuD0Pg

 

 


Fattitaliani

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