Approfondimento della puntata in onda sulle frequenze di Radio CRT di Flaviana Pier Elena Fusi con Edoardo Flaccomio
LIBER ABBACI, ABECEDARI E RICETTE
PRELUDIO di
Flaviana Pier Elena Fusi
Unicorni e liocorni sono mitologici nei dintorni. Vogliono
riportare un messaggio sensazionale, che riguarda il soprannaturale. Il
pensiero corre a magiche pozioni, a ricettari antichi che parlano di illusioni,
di desideri nel cappello e di Mary Poppins col suo ombrello. Tutto ciò che non
sembra reale, contiene incanto naturale, avventure che toccano il cuore e
rivivono l’afflato primordiale di spiriti infatuati che i misteri tengono
soggiogati. Fino a quando il divenire non riesce a farli fluire, la vita non
prende colore e non si attua il potenziale candore. Oggi nella puntata vogliamo
ribadire che la fantasia non è solo frutto di poesia, ma contiene una memoria
che trattiene il vero di ogni storia. Così degli uomini coraggiosi scopriamo lì
l’apoteosi. Tutti alla passione si sapevano affidare e dentro li faceva bruciare,
avvicinare alla goliardia di un disegno animico lontano dall’ipocrisia,
retaggio di vittoria dove l’amore è sempre al centro della baldoria e non è
certo cosa accessoria. Sapevano amare, lottare e desiderare, anche emozionare e
non si facevano intrappolare nel cliché di un costume abituale. Erano artefici
del destino così che il cielo era loro vicino, poiché nulla appartiene al
passato, è solo la ragione che lo ha allontanato, ma basta riconoscere la magia
e non lasciarsi vincere dalla nostalgia, così ogni istante del tratto
esistenziale riporta un altro incanto da ammirare.
Per credere alla storia, basta aver coraggio di visitare la memoria.
ABECEDARI di Edoardo Flaccomio
Molte storie riguardanti animali mitologici potrebbero
derivare da fiere esistite sulla terra ed estintesi a causa dell’avidità umana.
Tali storie sarebbero sopravvissute sotto forma di raffigurazioni e simboli.
Per deformazione professionale mi preme mettere in luce
subito due parole:
Esistite ed estinte. Togliendo la sillaba ‘SI’ in “esistite”
e introducendo la enne. Otteniamo la parola “estinte”.
Il si, dunque, lo teniamo per ciò che esiste. Un “sì” per la
Vita. La enne la teniamo per il ‘no’, per ciò che si estingue.
È un classico esempio di “trasformazione spaziale” delle
lettere affinché il senso profondo delle cose prenda piede, un pizzico di magia
reale per rendere la vita più bella!
In microbiologia si assiste allo stesso fenomeno. La molecola uracile è scambiata con l’Adenina, dimodoché ha inizio il processo che porterà alla costruzione della proteina, base dell’esistenza.
L’unicorno è inafferrabile, immortale, eternamente giovane,
solitario, non ama le persone eccetto le giovani vergini, quando ne incontra
una le poggia la testa sulle ginocchia e si addormenta.
Il corno frontale, a detta di molti, sarebbe un simbolo
apertamente fallico, inteso come potenza fecondatrice, ma il fatto che sia
presente una vergine, il manto bianchissimo dell’animale e l’aura luminosa che
lo circonda, lasciano ben pensare che simboleggi la penetrazione spirituale, la
virilità trascendente, la capacità di entrare nella conoscenza profonda di ciò
che ci circonda.
Il cavallo altresì è utilizzato spesso per rappresentare il
cavaliere eroe, e nella mitologia templare, l’uomo che conosce i segreti dell’esistenza.
Prendiamo un altro esempio: Don Chisciotte della Mancia.
Egli cavalca un cavallo, mentre Sancho Panza, lo scudiero, è in groppa a un
asino. L’uno rappresenta l’uomo che conosce il Segreto dei Segreti, di cui il
cavallo ne è il simbolo, l’altro simboleggia l’ignorante, chi nutre solo il
ventre.
Il mito del liocorno e della vergine, simboleggia la facoltà
dell’intelletto di attraversare la trascendenza. Esso compare spesso
nell’iconografia sacra cristiana, giacché incarnazione della Parola Biblica. Il
Liocorno rappresenta la virilità ascetica che declina l’amore carnale, il suo
sguardo è rivolto alla conquista di mondi soprannaturali, ciò che gli interessa
è la fecondità dell’animo.
C’è stato un periodo in cui il mito dell’unicorno e della
vergine ha fatto da supporto alla simbologia dell’amor cortese in cui tale mito
rappresentava la facoltà di penetrare con l’intelletto i misteri del
soprammondo, misteri racchiusi in un’imperscrutabile sapienza divina, di cui è
simbolo la Donna Angelicata che il cinquecento francese rappresentò nell’eterea
e verginale ‘Dama del liocorno’.
L’amor cortese è considerato la traduzione letteraria e
poetica medievale dei principi e dei valori dell’ermetismo alchemico e della
tradizione esoterica occidentale nella quale il liocorno è il simbolo del
pianeta Mercurio nascente, della luce, dell’alba e cioè della conoscenza
trascendente, nonché dello zolfo: principio virile e attivo.
Per quanto riguarda l’Alicorno, le parole “ali” e “corno”
rimandano subito al cavallo alato: Pegaso, emblema della massima elevazione
spirituale, di fatto, è una costellazione.
Il vocabolo “Ali”, Alef (א), Lamed (ל), iod (י), in ebraico, rimanda al nome: Dio; con l’unicorno si è a un passo dal cielo e dal mistero.
NON SOLO VERDE di Anna Maria Esposito: responsabile della testata giornalistica di radio CRT e conduttrice del programma “BLATERANDO”.
Avena
Pare che lo storico Tacito, avesse attribuito all’avena
proprietà miracolose, sosteneva che le popolazioni germaniche, che ne facevano
grande uso, fossero più longeve e sane. In passato l’avena era conosciuta come
‘erba del diavolo’. Secondo una leggenda francese, al termine della creazione
dell’universo Dio ricevette la visita del Diavolo che reclamava cibi pregiati
quali grano, orzo, segale e avena, per gli uomini ospiti del Paradiso
Terrestre; per se stesso non chiedeva nulla. Sentendo quelle parole, il
Creatore decise di regalargli uno dei cereali richiesti: l’avena.
La coltivazione di questo cereale risale all’inizio dell’era
cristiana. È diffusa soprattutto nelle regioni dell’Europa Settentrionale
perché richiede molta umidità. In certi paesi, l’avena è cibo esclusivo per gli
animali, in realtà è un ottimo e sano ingrediente da usare non solo in cucina.
Dalla sua distillazione si ricava il whisky
È una pianta assai versatile e utile, con la sua farina si
realizzano cure per il viso e il corpo. Fin dai tempi più antichi erano note le
sue proprietà benefiche alla pelle, l’azione decongestionante, delicata e
detergente. Ottimo rimedio naturale per lenire gonfiore addominale, gastrite,
reflusso, nervosismo, stress e sbalzi d’umore dovuti alla menopausa. Indicata
per sportivi e diabetici, è ricca di proteine e ha un basso indice glicemico.
Le sue fibre solubili la rendono un alimento ideale a placare l’appetito, a
regolare la funzione intestinale e a normalizzare il peso corporeo.
Maschera lenitiva per pelli sensibili delicate e arrossate
Ingredienti:
farina d’avena
2 cucchiai di miele
2 cucchiai di olio di mandorle dolci
Mezzo limone spremuto
Preparazione
Mescolare il miele, la farina di avena, il succo di limone e l’olio di mandorle dolci, fino ad ottenere un impasto omogeneo. Spalmare la maschera sul viso, evitando il contorno occhi. Lasciare in posa 15 minuti e asportare il prodotto con una salviettina inumidita. Tonificare con acqua di rose. Si consiglia di eseguire il trattamento in completo relax.
DE GUSTIBUS NON DISPUTANDUM EST di Chefdomenico
Polpette
dell’unicorno
Ingredienti:
10 zucchine piccole
6 fiori di zucca
1 sedano rapa medio
1 cipolla di Tropea
50 gr. di fiocchi di avena
1 uovo
40 gr. di pecorino grattugiato
40 gr. di grana grattugiato
Pane grattugiato q.b.
Prezzemolo
Basilico
Latte di soia q.b.
Farina q.b.
Sale q.b
Olio d’oliva
Preparazione
Tagliare sottilmente la cipolla e rosolarla in olio d’oliva, unire le zucchine e il sedano rapa entrambi tagliati alla julienne e cuocere per circa dieci minuti. Togliere dal fuoco e travasare in una terrina, aggiungere i fiori di zucca tagliati grossolanamente, i fiocchi di avena, il pane grattugiato e amalgamare a questo composto un uovo stemperato, gli aromi, i formaggi e unire del latte di soia q.b., un pizzico di sale. Formare delle polpette con le mani e passarle nella farina. Soffriggere in olio EVO da entrambi i lati per qualche minuto fino a doratura. Asciugarle con carta assorbente e servire.
BOLLETTINO RADIOMETEO di Flaviana Pier Elena Fusi
L’unicorno è il cavallo del buongiorno,
sente e vede tutto ciò che ci sta intorno
quello che teniamo nei pensieri
e se son desideri
aiuta a farli diventar veri.
Sa che l’anima è il nostro potere
E con lei ce la dobbiamo vedere
Se seguiamo la passione
Di fantastici animali troviamo l’attenzione.
Insieme al Pegaso e al liocorno
Siamo protetti notte e giorno.
Il disegno da noi atteso
Sarà non solo sogno compreso.
Basta scrivere a caratteri cubitali
Che ci servono le ali
Per individuare un nuovo percorso astrale.
La bellezza della vita
Sorprenderà con frequenza magica garantita.
Consiglio radiometeo: credere sempre, credere ancora, così
l’unicorno ci consola.