Approfondimenti della puntata in onda sulle frequenze di Radio CRT di Flaviana Pier Elena Fusi con Edoardo Flaccomio.
Preludio di
Flaviana Pier Elena Fusi
Lo specchio appare chiaro, non risponde al desiderio ignaro,
non nasconde l’animo austero e non guarda chi è troppo altero.
Un sé importante e altisonante incide la sua via di
egocentrismo e malattia.
Lo specchio non mente e lo fa egregiamente, non sa cambiare
una realtà e non è banalità. Riflette giustamente e riporta integralmente, così
se hai ingannato ti rimanda un concetto sbagliato. Nell’idolatria si perde la
simbologia e del contenitore non si utilizza l’energia.
Lo specchio contiene buona volontà che è dell’anima
peculiarità. Riluce, conduce e amore produce. Sa raccontare, tutto quello che
vuoi sapere, basta stare a vedere, oltre il velo dell’accadere. Nel futuro e
nel destino lo specchio ti è vicino.
A chi guarda dritto alla vita, la Conoscenza è servita.
Lo specchio è uno strumento magico. Andando a rivedere le
mie esperienze di vita, devo necessariamente soffermarmi, o forse meglio dire
riflettermi, in quello gigantesco della mia sala da aerobica; mi vedo lì, di
fronte alla parete sulla quale risalta, con le allieve schierate alle mie
spalle. Si ballava sulla sincronia di movimenti ritmati che infondevano
fiducia, energia e allo stesso tempo forgiavano il corpo. Materia plasmata
dalla “destra informazionale”: é noto a tutti che i movimenti coreografici non
cominciano mai con mano e piede sinistro.
La destra di Dio produce simmetria nel momento in cui
trasporta l’informazione che detiene dall’altro lato, ove la sinistra
esecutrice la fa propria. Questo “spostamento laterale” dell’energia, completa
il movimento di ogni singola persona producendo armonia sincronizzata. Grazie
agli elementi del corpo di ballo, presenti nella sala, la diffusione del
messaggio è simultanea e istantanea: una sorta di “entanglement quantistico”,
reso possibile proprio dallo specchio. Se un elemento del gruppo perde di vista
il dato ricevuto, il danno si ripercuote su tutti. La distrazione di un solo
elemento provoca disfatta generale e ciò può accadere per una serie di motivi,
tutti riconducibili a un’unica causa. Guardarsi, avendo l’esclusiva percezione
del proprio corpo, non fornisce la visione corretta e quindi si compromette la
totalità. Lo specchio è lì soltanto per facilitare l’esecuzione dei passi, per
agevolare la sintonia con il gruppo unica e indispensabile caratteristica al
fine dell’effetto magico generale. Soffermarsi sulla propria bellezza fisica,
inficia la verità.
Come non pensare alla pandemia, alla provvidenza causale
assimilabile a una sorta di specchio? Il covid sta fornendo le risposte
necessarie all’evoluzione, atte alla creazione di un nuovo mondo fondato
sull’armonia e sull’uguaglianza.
Ognuno faccia appello alla propria coscienza, di ‘lei’ non
si può far senza.
Ciascuno deve agire con un sé inserito nel tutto e per raggiungere un efficace cambiamento tutti siamo chiamati ad agire.
Rifletto nel mio specchio, come sia contenitore di “anima
insegnante”. È proprio la nostra che vediamo rispecchiata, pertanto se ciò che
guardiamo non ci soddisfa, è su di noi che dobbiamo indagare.
La strega cattiva di Biancaneve, parla al suo specchio da
ingannatrice, così che lo strumento stesso le rimanda la sua falsa essenza. Lo
specchio diviene ingannatore.
Il motivo m’induce a pensare che nei camerini-prova dei
negozi, sia impossibile ritrovare la propria dimensione. In questi specchi,
come del resto accade per i luoghi, restano intrappolate le energie di tutte le
persone lì passate. Il falso si mescola al vero e la risultante visione ne è
inevitabilmente compromessa.
Lo specchio è l’immagine dell’anima.
La società è lo specchio dell’evoluzione dell’animo umano.
Indagine di Edoardo Flaccomio
PROLOGO
Già nel II secolo d.C., lo storico greco Pausania affermava
di aver visto in un tempio uno specchio magico. Tale specchio anziché
riflettere il volto della persona, rimandava quello degli dei dell’Olimpo.
Secondo una leggenda locale, a Stonehenge sarebbe seppellito
uno specchio imprigionante un essere potentissimo vissuto 14 000 anni fa. Se
fosse dissepolto e la sua superficie toccata dai raggi del sole, tale
misterioso abitante del suo interno verrebbe fuori per scatenare le proprie
ire.
Si racconta che gli specchi fabbricati secondo un’antica
formula, consentano la sopravvivenza fisica, anche dopo la morte, dell’immagine
di chi vi si è specchiato a lungo.
In un brano inquietante di Carlos Castaneda, uno specchio artigianale costruito da stregoni, immerso in un ruscelletto, attirerebbe esseri informi e permetterebbe la visione tridimensionale degli abissi, stelle comprese. Tale visione sarebbe così potente da succhiare in un attimo le forze vitali di chi assiste alla scena.
Dall’ebraico:
Spe, è costituito da lettere il cui significato è:
contenitore.
Le lettere restanti formano una parola il cui senso è:
interno, nucleo, essenza, ma anche, forza, potenzialità.
Altre indagini sulla parola ‘chio’ dicono: rendere opaco,
appannare.
Il messaggio inserito nella parola “Specchio” è: Contenitore di essenza che può appannarsi e
opacizzarsi.
L’archetipo femminile è tradizionalmente collegato allo
specchio e alla magia, così come sono interconnessi magia e specchio.
Quest’asserto si spiega dal punto di vista del Modello
Assoluto, chiamato Rosc, in ebraico, Manah in sanscrito, Essenza della Mente
nel Buddismo.
La Destra strutturale è il lato di Dio, di Adamo; la
sinistra, di contro, è il lato di Eva, della manifestazione, della concretezza.
Adamo è l’informazione, dona il dato, Eva costruisce la realtà utilizzando i
‘dati creatori’ ricevuti dal compagno.
Lo specchio è esterno rispetto alla persona che gli è di
fronte, quindi “rende concreto” ciò che riceve; essendo manifestazione, è
associabile alla femminilità.
Se colui o colei che si riflette possiede un difetto o un
pregio, la spazializzazione, cioè l’attraversamento dello spazio (interposto
tra il soggetto e lo specchio) dei raggi luminosi che rilevano la superficie
del corpo della persona, ne amplifica i tratti. Questo vale anche per gli
umori.
Le sensazioni, appartenenti al ‘Dentro’, grazie alla Legge
dello Scambio Orizzontale, si spostano ‘Fuori’, sul viso della persona, di qui,
tali impressioni, vero e proprio imprinting, si trasferiscono sull’astronave
chiamata luce. Giunti sulla superficie di vetro dello specchio, lo
attraversano, depositandosi sul fondo, sulla lastra argentea riflettente, dopo essere stati lievemente ingranditi e
amplificati da una lievissima rifrazione. È proprio questa lievissima
deviazione del raggio luminoso ad accentuare pregi e difetti quando ci
guardiamo allo specchio. Fatto che non accade quando a osservarci, sono gli
occhi di una persona esterna a noi, in questo caso, non essendoci il vetro di
mezzo, l’immagine percepita è reale, non alterata, né accentuata.
Per ricongiungermi al prologo, in virtù del fatto che il Principio è collegato alla Fine, appare chiaro che il Cosmo è lo specchio che rimanda tridimensionalmente ciò che è nell’Oltrecosmo, Aldilà quandanche. La bellezza del Creato è l’accentuazione di quell’inspiegabile, meraviglioso esistere che già c’è di là, indipendentemente da noi.
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Ricetta erboristica di Anna Maria Esposito: responsabile della testata giornalistica di Radio CRT conduttrice del programma “Blaterando”.
La menta
Il nome menta richiama la ninfa Myntha della mitologia
greca. Sfortunatamente era così bella che Plutone, dio degli inferi e signore
dei morti, se ne innamorò a tal punto da trascurare sua moglie, Proserpina. Fu
proprio quest’ultima a tramutare la ninfa in pianta per vendicarsi dell’affronto.
Plutone, non potendo riportarla in vita, come ultimo gesto d’amore, le donò il
caratteristico e fresco profumo che tutti conosciamo. Sono note oltre 600
varietà di menta poiché la pianta tende a ibridarsi. È profumatissima,
rinfrescante e facilita la digestione, ottimo rimedio contro la nausea e il
vomito. Strofinata sui denti combatte l’alitosi. È utile in casi di cefalee ed
emicranie.
Menta
utilizzata in cosmetica: Sali da bagno lenitivi.
Rimedio naturale contro prurito, orticaria e dolori
articolari.
Ingredienti:
140 gr. di sale del mar morto
15 gr. di amido di mais
5 gr. di oleolito di arnica
1 gr. di curcuma
85 gr. di olio essenziale di menta
80 gocce di olio essenziale di eucalipto
40 gocce di olio essenziale di timo
Procedimento
In una ciotola unire l’oleolito di arnica, gli olii essenziali e la polvere di curcuma. Amalgamare e mescolare al sale del mar morto aggiungendo per ultimo l’amido. Conservare i Sali da bagno in un barattolo munito di coperchio.
Versare 4 cucchiai di sale nell’acqua della vasca da bagno immergendosi almeno 15 minuti per trarre migliori benefici dal trattamento.
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Ricetta di
Chefdomenico
Trofie “io e
te”
Trofie alla menta per due persone
Ingredienti:
180gr. di trofie
1 melanzana del tipo dolce di colore rosa
3 foglie di menta
Mandorle tostate
Burro
Pecorino grattugiato
Sale q.b.
Preparazione
Cuocere le trofie nel modo classico, nel frattempo sbucciare la melanzana e tagliarla a dadini. Rosolarla in una padella dove abbiamo sciolto il burro, cuocere a fuoco vivo per alcuni minuti e se necessario aggiungere acqua di cottura della pasta. Scolare le trofie spadellarle col sugo di melanzane aggiungendo mandorle tostate sbriciolate, pecorino grattugiato e le foglie di menta. Il piatto è pronto
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Bollettino radiometeo di Flaviana Pier Elena Fusi
Specchio delle mie brame
Chi è la più bella del reame?
Così chiama la gente
Che intorno non vede niente.
Un sé ingombrante
Da tutto tiene distante
Un riflesso strano
Che attacca all’amo
Della fragilità
Dove prioritaria è la beltà.
Per non sbagliare
Lo specchio è utile attraversare
Guardare al di là
Per trovare altra sincerità
Quella dell’anima antica
Che in questa vita ti è amica
Se la scruti potrai trovare
La strada con lasciapassare.
Consultare la memoria
Traccerà di te nuova storia.
Consiglio radiometeo: lo specchio contiene potenzialità,
guarda dritto e troverai tutto là.