Cecilia Quadrenni a Fattitaliani: la vera arte è non risparmiarsi su niente e dare al pubblico tutto di sé. L'intervista

Fattitaliani

La cantautrice Cecilia Quadrenni ha pubblicato di recente il suo nuovo singolo “Verso Oriente”, in cui la sua voca delicata e armoniosa fa da ponte tra due mondi, unendo il pop elettronico ad atmosfere orientali. Cecilia racconta in chiave metaforica la fine di un rapporto, paragonandolo ad una vera e propria guerra, sottolineando come questo processo possa trasformare le persone! Ne parla a Fattitaliani: l'intervista.
Il singolo "Verso Oriente" racconta in chiave metaforica la fine di un rapporto: la direzione "Verso" implica comunque un significato positivo, di ripresa?
Il titolo esprime il concetto di meta da raggiungere inteso come cammino e sguardo verso un mondo suggestivo, dove la guerra e la voglia di pace si alternano come in un tormento dell’animo. Può anche essere visto come un segnale di rinascita e di voglia di viaggiare e sentirsi liberi, quindi sicuramente positivo.
Che cosa ti ispira di più quando componi: un dettaglio, una persona, un evento?
Diciamo che mi faccio ispirare dalle emozioni che provo al momento e quindi dalle immagini che mi suscitano. Quindi può essere sicuramente un dettaglio, un luogo, una persona, ma sicuramente deve darmi delle forti sensazioni da crearmi il bisogno di metterle in musica.
Ti capita di mettere anche un po' "troppo" di te stessa nelle canzoni? come trovare un equilibrio fra un racconto personale e il messaggio che il pubblico ascolta?
Diciamo che non ho mai scritto niente “a tavolino” e non potrei mai cantare una canzone mia o di altri autori che non mi rappresenti al cento per cento.
Non posso che mettere tutta me stessa e il mio obbiettivo è quello di mettercene sempre di più perché l’arte, quella vera a cui ambisco, è non risparmiarsi su niente e dare al pubblico tutto di sé stessi fino all’ultima emozione. Poi se sei autentico, il messaggio che arriva è interpretabile, ma è quello che deve accadere in una canzone.
Che cosa ti piacerebbe che chi ascolta il brano potesse cogliere di te come artista?
Mi piacerebbe che gli altri potessero finalmente conoscermi per quella che sono e che potessero capire le contraddizioni e la lunaticitå che mi contraddistinguono. Insomma vorrei che cogliessero la mia voglia di condivisione e la mia semplicità.
L'arte della recitazione e del mimo rientrano in un certo senso nella tua musica? in che modo? nei concerti?
Posso dire che mi hanno sicuramente formato come artista facendomi esplorare nuovi modi di esprimersi, ma rimangono legati alla sfera di crescita intima personale.
Fra poco si rientra dalle vacanze. Che cosa ti auguri per te e per il mondo della musica quando la ripresa sarà avviata del tutto?
Mi auguro che ci sia più musica e più rispetto per i musicisti e chi lavora nel settore dello spettacolo. Mi auguro la normalità di prima e la possibilità di tornare a cantare dal vivo. Giovanni Zambito.

Cecilia Quadrenni
nasce a Siena e si appassiona fin da subito ad ogni forma di arte: studia violino, mimo e recitazione. Si mostra al grande pubblico rivisitando in chiave personale ed acustica hit come “Paparazzi” di Lady Gaga o “Take on me” degli A-Ha: queste ed altre cover vengono raccolte nell’ep dal titolo ironico e provocatorio “Molto Personale”, pubblicato nel 2012. A giugno 2013 Cecilia Quadrenni si propone per la prima volta al pubblico con un ep di inediti scritti e arrangiati da lei, “To Summer”. Le sue origini e la sua passione per la Francia la portano nel 2017 a scrivere, insieme al giornalista scrittore Frederic Maze, il brano inedito in lingua francese “Corsaires”. Nel 2019 pubblica “Esco Nuda” il suo primo singolo in italiano dove racconta le emozioni e le paure più intime riguardo la possibilità di mostrarsi per quello che si è.

Foto di Roberto Covi

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