Deborah Iurato a Fattitaliani: mi manca cantare su un palco. L'intervista

Fattitaliani
Deborah Iurato ha da poco pubblicato il singolo “Ma cosa vuoi?”, un inedito in cui la giovane autrice canta la sua svolta personale, non solo da una prospettiva artistica ma anche da un punto di vista più emotivo e autobiografico. Il video ufficiale, è stato interamente girato a Comiso, dove, nascosta tra gli scorci della città siciliana, intenta a cantare il brano c’è lei: Deborah Iurato. Fattitaliani l'ha intervistata.

"Ma cosa vuoi?" a che punto della tua carriera si situa?
“Ma cosa vuoi?” così come “Supereroi” nasce in un momento particolare per tutti noi. Durante il lockdown ho iniziato a scrivere ed è stato lì che ho avuto modo di focalizzarmi a pieno sul mio progetto cantautorale. Sto cercando di mettere a nudo me stessa raccontando con semplicità tutto ciò che vivo quotidianamente, facendo sì che vengano fuori tutte le sfaccettature del mio essere.
Voltare pagina a volte può riflettere la capacità di adattamento o il rifiuto di certe strade percorse fino a un certo punto. Nel tuo caso che cosa testimonia il nuovo singolo?
Il singolo in sé parla del conflitto tra uomo e donna, un vero e proprio tira e molla in cui anche chi ascolta può rispecchiarsi. Mi piace pensare che nonostante i conflitti quotidiani se si è davanti ad un vero sentimento tutto si risolve. A volte bisogna perdersi per poi ritrovarsi.
Girare il video a Comiso ti ha fatto riscoprire angoli e volti della tua zona? 
Assolutamente sì! Il videoclip è stato interamente girato a Comiso grazie ad un drone, con la regia di Andrea Occhipinti.
Sono sempre stata affascinata dal drone, da questo piccolo aggeggino che riesce ad andare così in alto tanto da riuscire a riprendere tutto ciò che noi non riusciamo a vedere, scoprendo così la bellezza di una città!

Dopo mesi di "clausura" avverti il desiderio di "scoppiare" e riprendere appieno la tua attività?
Spero presto di tornare su un palco e cantare. È la cosa che mi manca di più in assoluto. Quello che sono adesso lo devo alla carica che mi fanno tutte le persone che mi seguono, e spero che questo in futuro non cambi mai!
Nei mesi scorsi c'è stata una canzone, un artista che ha fatto da sottofondo continuo alle tue riflessioni e al tuo confinamento?
Sì... “Contaminated” di “Banks” è stato il brano che ha accompagnato la mia quarantena.
Che stai pianificando? "Ma cosa vuoi?" prelude a un progetto più ampio? Verso che cosa stai catalizzando le energie finora compresse?
Mi è servito parecchio questo periodo, cercavo sempre di seguire le mie emozioni durante la scrittura, sto acquisendo una maggiore consapevolezza come donna e di conseguenza artistica, sto lavorando molto su questo nuovo progetto cantautorale e vorrei che questo arrivasse al pubblico nella maniera più spontanea possibile. Giovanni Zambito.
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