(scarica qui) “Racconti di Malá Strana e altre storie praghesi” contiene, in una nuova traduzione, i più bei racconti della celebre raccolta, con alcuni testi inediti. A cura di Alena Wildová Tosi. Traduzione dal ceco di Alena Wildová Tosi e Annalisa Cosentino.
«La scrittura nerudiana è sempre attuale perché esito di un processo di fusione operato dal più geniale alchimista. I personaggi rimangono impressi nella memoria, sembra a chi legge di averli conosciuti nella loro concreta esistenza».
Annalisa Cosentino
«È ormai buio. Scendendo dalla Porta dei Cavalli le luci si accendono l’una dopo l’altra e in breve sulla superba piazza San Venceslao risplendono in due lunghe file. La ricca Praga ha indossato uno dei suoi gioielli: un cerchio di fuoco formato di due file di stelline con alcune stelle più grandi al centro. Lungo le due file scintillanti si affolla un’umanità variopinta, ricchi e poveri, signori e servitori; una parte ha abbastanza tempo e pigrizia per intralciare il passo all’altra».
Da Agli angoli delle strade
È un autore tutto da scoprire Jan Neruda, un classico poco conosciuto, che apre la strada a quelli che sarebbero stati gli anni della Praga "magica" di cui parlava Ripellino e già affronta temi che saranno al centro, nel Novecento, di autori del calibro di Kafka, Jaroslav Hašek, Bohumil Hrabal. Sono caratteri che, nel 1982, Claudio Magris così definiva: «I racconti di Jan Neruda sono una lieve e discreta summa dei motivi ricorrenti in tutta la letteratura praghese posteriore: la mescolanza di pietà ed umorismo, la comprensione e l’amore del prossimo nascosti sotto la ruvida battuta, la nascosta e struggente malinconia, l’epopea della piccola vita di ogni giorno che sembra soffermarsi sul modesto o comico dettaglio quotidiano e intanto abbraccia, in quella concretezza, il senso e il respiro della storia».
Fulvio Panzeri - Avvenire
Racconti di Malá Strana e altre storie praghesi contiene, in una nuova traduzione, i più bei racconti della celebre raccolta, nei quali il lettore ritroverà personaggi nerudiani indimenticabili, come i nemici-amici Rysánek e Schlegl, il nobile mendicante Vojtísek, il commerciante Vorel con la sua pipa, la piagnucolosa signora Ruska, dedita ai funerali. Accanto a queste vecchie conoscenze, presentiamo inoltre alcuni altri testi nerudiani finora inediti in italiano: ambientati a Praga, ne esprimono anch'essi l'inconfondibile atmosfera, allo stesso tempo razionale e misteriosa, senza rinunciare a una buona dose di umorismo. Di tutti gli scritti qui selezionati è tratto saliente la maestria stilistica e narrativa, unita a una penetrante capacità di osservazione e di comprensione della vita, storica e interiore. Ne emerge un ritratto vivido e intenso della società e della cultura centroeuropea a metà del xix secolo, raffigurata nella sua prospettiva praghese.