Rubrica a cura di Roberta Cannata e Andrea Giostra
#iorestoacasa #andratuttobene #aiutiamochiesolo …
Voce, interpretazione e testo di
Roberta Cannata | “L’Amore al tempo del Covid-19” | Seconda puntata |
Roma, marzo 2020, un giorno di ordinaria quarantena.
Il cielo è azzurro, il sole comincia
ad essere caldo e sogna la sua primavera, il profumo di Amuchina nell’aria mi
ricorda i tempi lontani quando al “primo decreto” emozionata ho comprato la
preziosa bottiglietta su Amazon, una lacrima scende sul mio viso… (faccina con
mascherina).
Nella scorsa puntata vi ho lasciato
Tutti sul mio terrazzo in attesa di sentire la storia piccante che la Milva, la
mia vicina di casa ex modella adesso lady agè, mi stava raccontando con enfasi
alla Barbara D’Urso. Ebbene, parlavamo di Due Innamorati che si baciavano per
le vie della città.
Gossip? Leggenda? Insomma, al Tempo
del Covid-19 un Bacio in pubblico equivale a sfidare il generale cupo di Guerre
Stellari “Dart Fener” con un manico di scopa!
Milva mi guarda fissa negli occhi (mi
chiedo come sia possibile alla sua età portare le lenti a contatto bicolore,
una verde e l’altra azzurra…mah!) le sorrido.
Lei: «Roby giurami che non lo dirai
a nessuno?»
Io: «No Milva, figurati, lo sa solo
mezzo quartiere».
Lei: «Siediti e Sogna» (stavolta
enfasi alla Rossella O’Hara).
Io ero già in modalità La La
Land!!!
Domenica 29 marzo. La città è deserta (preludio al bacio).
Di umani se ne vedono pochi in giro e
per lo più sono i ritardatari dei supermercati, “uomini e donne ombra”
che camminano a passo svelto con guanti e mascherina evitandosi impauriti sui
marciapiedi (faccina a ghostbuster).
Lisa si è svegliata presto questa
mattina, beve silenziosa la sua tazza di caffè doppio, mangia la sua brioche e
pensa ai suoi pensieri. Lisa è bella come il sole perché il sole ce l’ha
dentro, i suoi capelli biondi e mossi le accarezzano appena le spalle, la bocca
ridente, gli occhi nocciola e lo sguardo sensuale, pensa e ripensa a come andrà
la giornata… eh sì, perché è un giorno importante quello.
Da lontano sente le note ovattate
delle percussioni suonate dal musicista del palazzo di fronte, sembrano “tamburi
lontani” citando una canzone del nostro Claudio Baglioni nazionale, le
infondono calma come un effetto zen.
Guarda speranzosa l’orologio ma è
ancora presto, entra in doccia e stacca i pensieri.
Dall’altra parte della città Stefano è
ancora nel letto, lui adora dormire, sembra tranquillo questa mattina ma dentro
è travolto da 50 sfumature di emozioni (faccina alla christian grey, cit.
del famoso libro). La sera prima ha fatto tardi, Netflix in quarantena è come
una droga legalizzata e lui non ne può fare a meno. Si prepara il caffè,
accende la radio, pensa, poi ancora colazione, alza il volume ed entra in
doccia… lei nella sua testa, sospira e Lei è ancora lì.
È bello, Stefano è bello, e la sua
simpatia lo rende ancora più affascinante, le donne si chiedono: “come fa ad
essere ancora single”!? (tante faccine sposami subito).
Ma facciamo un passo spazio/tempo indietro.
Lisa e Stefano si conoscono da sempre
ma si sono ritrovati da poco su Faccialibro (Facebook nostrano), anche se non
hanno più un età tanto social, poi sono subito passati al livello successivo,
insomma il gesto che davvero ti fa capire che gli interessi: “chattare su WhatsApp”
e poi hanno fatto il grande passo: “La telefonata” e al quel punto è that’s
amore! (emoticon cuore rosso che batte). Lisa non ha mai pensato neanche
per un attimo che Stefano poteva essere il suo tipo, non chiedetele il perché
ma il 14 febbraio prese il telefono e lo chiamò, l’idea era quella di salutare
un vecchio amico ma forse in realtà nel suo sub ma molto sub inconscio voleva
assolutamente una data da ricordare, insomma, anche lei voleva il suo “Serendipity”
e se chiami qualcuno il giorno di San Valentino te lo ricorderai per sempre!
Dopo 1 squillo esatto Stefano
risponde: «Ma non ci posso credere che sei Tu»
Lisa pensa: «neanche io posso
credere di averti chiamato…».
Pochi giorni dopo si danno
appuntamento per l’aperitivo, due amici degli anni ‘90 che vanno a bere una
cosa, tutto qui (il Covid-19 era ancora nascosto… quel bastardo!).
Ma poche ore prima dello Spritz
Stefano le dà buca, imprevisto sul lavoro, cose che capitano pensa Lei. Qualche
giorno dopo Lisa rilancia con un tè domenicale ma anche stavolta salta
nervosamente l’incontro e quell’episodio segnò tra i due un silenzio stampa che
durò una lunga e funesta settimana. Come nelle migliori tradizioni del destino
il detto dice “non c’è due senza tre”. Attesa. Dopo la settimana
sabatica un bip su WhatsApp del cell. di Lisa (licenza giovanile
per abbreviazioni tecnologiche alla “scialla”).
Stefano scrive: «Ma non mi dire che
ti sei arrabbiata veramente?»
Lisa pensa: «Puoi rimanere lì sul
mio display fino al prossimo aggiornamento software!»
Stefano scrive: «Oi, ci sei?»
Lisa scrive: «Si, no, cioè si ci sono,
si ero arrabbiata, ma no tranquillo non mi interessa!»
Da lì al “chattiamo h24 come se non
ci fosse un domani” il passo è stato breve.
Si raccontano le loro vite, le loro emozioni,
le risate, gli scherzi, i doppi sensi, le note vocali a pioggia, si mandano
video, si mandano meme, si mandano affa… eh no, scusate, quello ancora no…
Comunque, come solo il potere delle
parole sa fare, quel mix tra il bisogno di avere qualcuno a cui scrivere e la
voglia di essere corteggiati, leggere un complimento (in chat: lui bianco lei
verde) e affermare il proprio ego con sé stessi, sognare che quella sarà la
storia giusta, ma in realtà sabbiamo bene che è soltanto un desiderio
passeggero di sentirsi Vivi! Punto.
E non convincetemi del contrario!
Martedì 17 marzo, il primo incontro.
Nell’aria aleggia lo spettro
dell’ordinanza fresca di una settimana ma nessuno “c’ha capito na’mazza”
(slang romano che traduce lo stato di frustrazione) quindi in giro una metà dei
bipedi indossa le prime mascherine, i guanti in lattice e cominciano con la
campagna promozionale #iofacciolefilealsupermercato mentre l’altra metà
bipede nulla ancora di tutto il suddetto elenco.
L’appuntamento era fissato alle 12 in
una piazzetta di fronte ad una scuola ovviamente chiusa. Stefano arriva
puntuale, parcheggia la macchina ed è un po’ agitato. Lisa arriva di corsa con
qualche minuto di ritardo. Nel tragitto pensa: “no, ma che sto facendo, se
poi non mi piace, non lo vedo da quando i dinosauri si sono estinti, ok niente
panico niente panico come dice la mia amica Rebecca Bloomwood, vado-saluto e
non ci vedremo mai più”.
Poi, alla fine del viale in prossimità
della scuola, i lori sguardi si incrociano da lontano…
Avete presente quando si percepisce
nell’aria il “Magnetismo Cosmico”? Ecco era quel giorno!
Arrivano una di fronte l’altro, 2 mt
di distanza ordinaria, ridono, dicono cose, sorridono, sono agitati, mi sa che
si piacciono i due. Dopo pochi minuti di esitazione Stefano prende coraggio e
si avvicina a Lisa a meno di 1 mt (allarme rosso).
Titolo di quello che sta accadendo: “L’Abbraccio
che vale più di mille parole”. La stringe forte, poi la seconda presa e la
stringe ancora più forte, quella sensazione che fa battere il cuore quando dopo
che ti abbracciano ti tirano ancora di più a sé come a dire “sei mia, sei
mio”.
Lisa è travolta da irrimediabili
emozioni. Ma consapevoli di essere in un luogo pubblico con ordinanze, annessi
e connessi, si respingono ridendo, come a voler sdrammatizzare quello che era
appena accaduto. Ma ormai è Accaduto. Non si torna indietro.
Guardano l’ora, è tardi, quando vivi
al tempo del Covid-19 dopo 5 minuti che incontri qualcuno devi andare, non puoi
trattenerti, sei perseguibile, fai assembramento.
Si promettono di scriversi più tardi.
Lisa va via di spalle, non si volta, e accenna con la mano destra “un alt” (quella posizione delle dita che
vuol dire fermati qui, cosa sta succedendo?! e poi si trasforma in un saluto
sfuggente).
Lui la saluta ad alta voce con “un
ciao Lisy”, i passanti si voltano. I Due hanno rischiato il linciaggio in
pubblica piazza. Ma anche questo è “L’Amore
al tempo del Covid-19”.
…appuntamento
alla prossima puntata su questo stesso canale…
Roberta Cannata
Andrea Giostra