Irene Losito e “Casi umani, no grazie” il nuovo e-book: si fa presto a parlare d'amore. L'intervista

«Il mio libro vuol essere una chiacchierata tra donne in un pomeriggio tranquillo davanti a un buon caffè … questo libro non è pensato solo per le donne … mi piace pensare che gli uomini attenti sapranno prendere il meglio da questa lettura» - di Andrea Giostra.

Ciao Irene, benvenuta e grazie per aver accettato il nostro invito.Ciao Andrea, come sempre sono io a ringraziarvi, di vero cuore.Hai appena pubblicato il tuo nuovo libro “Casi umani, no grazie”, edito da “YouCanPrint”. Raccontaci qualcosa di questo libro per incuriosire i nostri lettori. Come nasce, qual è stata la fonte di ispirazione, quale il messaggio che vuoi arrivi a chi lo leggerà?Tutto è nato per gioco. Attraverso il Blog e la pagina Facebook, parlo quotidianamente di rinascita consapevole e felice alle mie follower. Le ragazze poi mi scrivono per chiedermi consigli, mi parlano della loro vita, della loro metamorfosi. Molte sono alle prese con rapporti sentimentali infelici. Alcuni addirittura patologici. C’è chi riesce a chiuderli ed a rinascere libera, e chi invece rimane impantanata nell’autopsia dell’amore che fu. Non tutte riescono a farsene una ragione, molte si logorano e si tormentano cercando risposte a domande assolutamente improponibili. Diversi di quei rapporti di cui mi parlano sono nati proprio col piede sbagliato. Le ragazze magari hanno perso la testa per un uomo sposato che aveva “dimenticato” di dire loro che era già sentimentalmente impegnato (e senza alcuna voglia di porre fine al legame) oppure per uno che aveva parallelamente in piedi una tresca con la ex, o per un altro che dai social network sembrava un essere speciale e poi si era rivelato dal vivo come l’incrocio tra Shrek e Winnie The Pooh!? A furia di sentirmi raccontare queste storie, un giorno mi è venuto spontaneo rispondere alla ragazza che tra le lacrime mi diceva: «E ora come faccio senza di lui?? Era l’amore mio!» … «Ma quale amore? Era un caso umano!». Ecco… da lì ha iniziato a balenarmi l’idea dell’e-book. Le storie si ripetevano, me ne raccontavano tante. Io da un lato sentivo il bisogno di sdrammatizzare, fa parte del mio modo di prendere la vita ironizzare tutte la volte in cui è possibile. Dall’altro però facevo loro discorsi seri, sull’importanza di aprire bene gli occhi e comprendere la realtà prima di perdersi nei voli pindarici della fantasia. Il messaggio che voglio far arrivare al lettore è che bisogna stare attenti. Si fa presto a parlare d’amore. Ma non è tutto oro quello che luccica. In giro ce n’è un disperato bisogno, in tanti hanno realmente voglia di innamorarsi. Ma occorre essere lucidi nella fase iniziale della conoscenza, perché ci si può trovare di fronte a chi in mente ha invece tutt’altro. Il libro vuol essere una chiacchierata tra donne in un pomeriggio tranquillo davanti a un buon caffè. Come succede tra amiche, si ride e si ragiona. Perché bisogna sdrammatizzare sempre le delusioni ma anche unire le forze per uscirne più forti. E noi donne, in questo miracolo, credo che siamo imbattibili. Contrariamente a quel che si può pensare però, questo libro non è pensato solo per le donne (a cui si rivolge, chiaramente). Credo che “ascoltare” i discorsi femminili possa essere un’occasione irripetibile per gli uomini che da sempre ci additano come complicate, difficili da comprendere (peggio dei libri scritti in finlandese!) Ecco… mi piace pensare che gli uomini attenti sapranno prendere il meglio da questa lettura. E colgo l’occasione per rivelarti che sto già lavorando al secondo e-book. Che questa volta parlerà delle gatte morte, col consueto stile ironico. Perché ammettiamolo pubblicamente… ce la prendiamo con gli uomini additandoli come casi umani ma… tutti i disastri nascono da lì… dalle troppe gatte morte che ci sono in giro…

C’è qualcuno che vuoi ringraziare a proposito di questa ultima tua opera letteraria? Se sì, chi sono queste persone e perché le ringrazi?Le mie meravigliose ragazze. Loro mi ringraziano per il tempo che dedico quotidianamente a questo progetto in cui credo con tutta me stessa. Ma non immagini quanto io ringrazi loro. Il confronto è sempre un’opportunità di crescita. Ti permette di allargare gli orizzonti, di rivedere le tue posizioni, di verificare se, in quelli che consideri da sempre i tuoi valori, ci credi ancora sul serio. Ringrazio le mie ragazze costantemente per tutto ciò e perché mi dimostrano che davvero noi donne quando ci uniamo siamo capaci pure di fare i miracoli!Hai previsto degli eventi di presentazione, magari online, sui social, visto il periodo del Covid-19, dove i nostri lettori potranno vederti presentare il libro? Se sì, come e quando pensi di farli?Ci sto pensando e mi piacerebbe organizzarne qualcuno. È un periodo complicato, la gente ha anche bisogno di momenti leggeri in cui provare a distogliere l’attenzione dal bombardamento mediatico che inevitabilmente finisce con lo stordire tutti. Sarebbe bello regalare una parentesi di spensieratezza, poter strappare qualche sorriso e, perché no? Donare semi di riflessione che la sensibilità di ciascuno potrebbe far germogliare nei tempi necessari.Vuoi parlarci delle tue precedenti pubblicazioni? Quali sono e perché i nostri lettori dovrebbero leggerli? Cosa hanno di particolare perché li vadano a comprare per leggerli?Sono presente in diverse antologie legate a premi letterari nazionali ed internazionali a cui ho partecipato ricevendone riconoscimenti. Nel 2013 ho pubblicato la mia prima silloge “Piovimi dolcemente tempesta” edita da Montedit nella collana “Le schegge d’oro” che racchiude i libri dei Premi (mi ero classificata prima al “Giro d’Italia delle poesie in cornice” aggiudicandomi appunto la pubblicazione-premio oltre al trofeo). Protagonista assoluto della silloge è l’amore. Misurato nella dimensione dell’assenza, nella disperazione di un addio, nella ricerca di Dio o nella dolcezza della maternità, nel tormento di un tradimento o dell’abbandono che ne consegue, nell’esplosione del desiderio più intenso, nell’attesa di incontrarlo. Chi non l’ha mai aspettato, come pioggia che arrivi improvvisa, dolcemente pronta a farsi tempesta, per scuotere dal torpore e risvegliare i sensi addormentati da troppo? Di particolare ha l’intensità dei versi. Quelle poesie son state scritte a ridosso dei miei due anni infernali legati all’esperienza dello stalking. C’è la mia vita che va a pezzi in quel libro. Molte delle poesie contenute nella silloge son state premiate. Perché il dolore arriva pungente da cuore a cuore tanto quanto la speranza che qualcosa di buono possa tornare a succedere. Ecco… chi ha sperimentato questo, potrà trovare nel mio libro frammenti d’emozione che gli appartengono da sempre.Come vuoi chiudere questa breve chiacchierata e cosa vuoi dire ai nostri lettori in questo periodo di chiusura in casa forzata?La chiudo innanzitutto ringraziandovi per questo dono. Ai lettori vorrei dire una cosa che mi sta molto a cuore. Nella vita nulla accade per caso. Spetta a noi scoprire il senso di ciò che viviamo. Tocca a noi trasformare in opportunità persino quelle esperienze che verrebbe spontaneo inquadrare come una condanna inflitta, da subire passivamente. Bè… io non ci sto a “subire” nulla. Trasformiamo questo isolamento forzato in un’occasione di crescita personale. Abbiamo tutti più tempo libero, impieghiamolo bene. Passiamo in rassegna la nostra vita, cerchiamo di capire cosa possiamo migliorare. Rivalutiamo i rapporti, consolidiamoli, recuperiamoli se necessario. Prepariamoci alla fine di questa catastrofe. Perché se ha avuto un inizio, ci sarà inevitabilmente anche una fine. Non facciamoci cogliere impreparati. Non perdiamo la connessione col nostro tempo. Individuiamo nuovi ritmi, creiamo una nuova routine. Prendiamoci cura di noi stessi e dei nostri cari, anche da lontano. Inventiamo mille modi per poter abbattere le distanze senza infrangere le regole che ci sono state imposte. Magari sarà la volta buona che prendiamo coscienza di una sublime verità: l’Amore va oltre, sempre.
Irene Losito, “Casi umani, no grazie”, YouCanPrint ed., 2020 | Link della casa editrice per l’acquisto del libro:
Irene Losito
 Andrea Giostra
Fattitaliani

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